Capitolo 13

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Hilary spuntò un nome dalla sua lista: stava facendo proprio un ottimo lavoro; se avesse continuato così, avrebbe preso tutti i regali di Natale senza ridursi all'ultimo momento.

"E anche la mamma è sistemata! Mi restano solo il regalo per Serena, mia cugina Mary e papà! Idee per quest'ultimo?"

Laura gli mostrò una boccetta in metallo. "Un dopobarba?"

L'altra alzò gli occhi. "Mio padre è nella fase sono vecchio ormai per passare ore della mia vita a farmi la barba!" sospirò. "Sembra Babbo Natale ormai!"

"Il periodo è quello giusto!" e indicò i festoni Natalizi che decoravano ogni angolo di Westfield Stratford City, il centro commerciale più grande e famoso del mondo.

"Dov'è finito Marc?"

Laura alzò le spalle. "Non lo so, mi aveva detto che prendeva il regalo per i suoi e arrivava, ma è più di mezz'ora ormai che manca!"

Hilary le diede un colpetto con la spalla. "Secondo me sta scegliendo un bel brillante per te!"

"Ma smettila! Che poi, con quanto sto pagando di avvocati, il massimo che potrei fare di un brillante è ipotecarlo!"

L'amica si spruzzò il tester di un profumo sul polso e lo annusò.

"Bah! 125£ per acqua putrida! No, seriamente, deve esserci un modo per fermare Cassandra!"

Laura rimestò tra alcune matite occhi Chanel. "In questo momento ha tutto a suo favore. Ha un testamento valido, una buona storiella e il procuratore dalla sua parte." Swatchò, sul dorso della mano, i tester di tre kajal in stick dal packaging pratico e accattivante marrone, nero e viola scuro. "E se non mi faccio venire in mente la genialata del secolo, quella stronza si prenderà il mio ufficio! Quale?" mostrò a Hilary i prodotti che aveva appena provato.

"Ma che carini!" Hilary si fiondò sullo stand: "C'è in blu? O in grigio? Eccolo!" ‒ la ragazza era felice con poco! ‒ "Tu... Beh, il nero ti serve, il marrone ti sta, il viola sarebbe nuovo! Acchiappali tutti!"

Laura si lasciò convincere. "Massì, curiamo il malumore con lo shopping!"

"Dai! Cassandra è stupida! Sbaglierà! E tu e il tuo super galattico Q.I. sarete pronte a farla fuori! Male che vada, c'è sempre l'omicidio! Non credo la cercherebbero!"

"Scherza, Hil, ma quella ce la farà vedere nera. Cosa ci manca ancora?"

"Zara Home, Nike e Foyles. Oh! E anche Victoria's secret!"

"Che devi fare da Victoria's secret?"

"Non penserai che mi faccia il capodanno con un reggiseno sportivo, vero?"

Laura preferì non rispondere, e andò a pagare alla cassa della profumeria, per poi dirigersi verso Zara, dove riuscì a trovare un vaso di cristallo viola che sarebbe stato perfetto nell'appartamento dei suoi, a Bath.

Quasi quindici anni prima, sua madre aveva messo fine alla carriera di ballerina, apposto un cartello vendesi sulla porta della loro villetta a Kensington e, non appena Laura aveva finito la scuola ed era andata a stare al college, aveva chiuso ogni trattativa e comprato un appartamento lussuoso a Bath, nel Somerset, per coronare finalmente il suo sogno di vivere in una delle cittadine più celebrate da Jane Austen. Quella di Linda Leanne era una fissa: aveva visto tutti i film, letto quattro diverse biografie della scrittrice e tutti i suoi romanzi, obbligando Laura a fare lo stesso. Ragione e Sentimento era il suo preferito, per questo la figlia non aveva mai avuto il coraggio di dirle che non era mai riuscita ad arrivare oltre pagina dieci. L'ultima volta che era stata nella nuova casa (per lei restava nuova, nonostante fossero passati tredici anni dal trasferimento), era stato appena dopo aver scoperto di essere la principale ereditiera della zia, ma da lì a poco avrebbe preso la macchina e si sarebbe fatta una bella guidata tra le campagne inglesi.

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