Follow me and don't look back

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Senza neanche rendermi conto, mi addentrai in mezzo al gigante labirinto formato da alberi comunemente chiamato foresta.

Anche quando ero a Inghilterra ricordo bene che poco lontano dalla casa dove risedevamo vi era una foresta molto vasta, non ricordo molto di quel posto dato che dopo il mio sesto compleanno i miei decisero di trasferirsi al centro di Londra, probabilmente perché era più comodo ecc...

Marie, mia madre si raccomandava sempre con me, non dovevo neanche pensare di avvicinarmi alla foresta.

Ed io non disobbedivo.

Mentre inseguo quella bambina che ogni tanto perdo di vista mi sembra addirittura di sentire la sua voce severa dirmi di tornare indietro, peccato che lei non sia qui.

Dei rami mi colpiscono il viso, e mentre mi faccio strada con le mani porse in avanti spostandone alcuni sento la risata divertita di quella bimba.

Ad un certo punto si ferma.

La raggiungo, sono a pochi metri da lei.

Mi da le spalle, ed ora posso vedere la pelle bianca come la neve ed un vestitino rosa pallido in alcuni punti sporco di fango e strappato.

Un ondata improvvisa di vento freddo le fa smuove i capelli.

Si gira verso di me mostrandomi finalmente il suo viso, che riconobbi immediatamente.

Era la stessa bambina che avevo visto qualche giorno prima al parco.

La guardo stranita, mentre lei mi scruta coi suoi occhi verdi incorniciati da delle occhiaie.

<Puoi ridarmi il cellulare per favore?>
Le chiedo mentre per sembrare gentile sorrido, nella speranza che non incominci a correre.

Lei sorride ancora di più, e sposta lo sguardo sul mio cellulare che si trova nella sua mano destra.

Poi mi guarda.

<Sì che posso, ma soli se giochi con me!>
Dice con una voce molto squillante e giocosa.

Sospiro, incrocio le braccia ed il sorriso dal mio viso scompare.

<Come ti chiami?>
Le chiedo con tono calmo, la situazione è strana.

<Sally!>
Dice accompagnando il tutto da una risatina.

<Va bene Sally io mi chiam>
Non mi fa continuare la frase, dato che mi interrompe dicendo

<Madison lo so come ti chiami!>
La guardo a bocca aperta e con lo sguardo sbarrato dallo stupore...come fa a sapere il mio nome?

<Okay Sally, vuoi giocare giusto?>
Le dico velocemente, lei fa un saltino mentre annuisce.

<Sì! Devi riuscire a prendermi, se ci riesci io ti restituirò il cellulare!!!>
Dice quasi urlando.

Oh no! Come faccio a prenderla è velocissima!
Ma non potevo arrendermi, anche perché volevo scoprire come mai sapesse il mio nome.

<Va bene Sally. Vuoi giocare? Giochiamo!>




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