Mi sono innamorata del mio primo bacio. Riviverlo nel pensiero mi fa venire i brividi. Eravamo stesi sul divano di casa sua entrambi in pigiama, la sera del Pantheon. Alla tv davano un documentario sugli orsi polari. Lui aveva il braccio intorno alla mia vita e io la testa sulla sua spalla. Cominciò a respirare pianissimo con forti sospiri.
- Perché respiri così male ? -
- Che ? -
- Perché respiri così male ?-
Un altro respiro profondo
- Perché sono vicino a te -
- E questo ti rende nervoso? -
- E questo non mi ricapiterà più spesso. -
Non ricordo se poi dicemmo qualcos'altro. Fatto sta che girai lo sguardo e lui gia mi stava guardando. Aveva gli occhi socchiusi ma la luce era la stessa di sempre, la luce che ti trapassa, che ti attraversa e guarda ogni centimetro di te senza lasciarsi sfuggire nulla. Mi avvicinai a lui e le nostre labbra combaciarono perfettamente. Ricordo che all'inizio pensai solo "È fatta, Noemi, è fatta". Entrambi cercavamo di catturare anche il più piccolo respiro e di conservarlo con cura affinché durasse il più a lungo possibile...perché non volevamo staccarci nemmeno un secondo, lo avessimo saputo che ci saremmo staccati per sempre. Lui aveva messo per primo la lingua e ora le nostre si cercavano in una danza complessa. Cominciai ad indietreggiare con la schiena verso il letto perché lui stava avanzando verso di me.
- Hai visto? Ce l'hai fatta. - sussurrò con dolcezza e mi accarezzò i capelli
- Anche tu. -
Riprendemmo a baciarci ancora più forte e mi accorsi solo in quel momento della mia mano nei suoi capelli ricci. E pensai a Gennaio a quando avrei dato tutta me stessa pur di rimettergli a posto il ciuffo sempre scompigliato e in quel momento invece potevo spettinarlo ancora di più. Non ce la feci e mi staccai un secondo
- Riccardo-
- Ei -
Sussurrato come sempre, con la rabbia dei lunedì mattina a scuola, con la tristezza delle mie lacrime sulle sue spalle, con la sorpresa di scoprire me e la mia rabbia improvvisa, con la gioia nel vedermi vincere contro di lui alla play. EI ! CAZZO! EI!
- Ti amo... -
Risi mentre lo dicevo perché suonava davvero strano con la mia voce, anche se sussurrato. Lui rispose
- Anche io -
E continuai a ridere. Perché sono fatta così. Rido mentre dico il mio primo ti amo e mentre do il mio primo bacio.
Quella notte fino alle tre del mattino io e il mio migliore amico continuammo a parlare del nostro primo bacio e a ridere di quanto fosse stato ridicolo, anche se dentro tremavamo entrambi.
- Domani...posso baciarti di nuovo?-
E pensai che quella notte non aveva soffitti, solo cielo nero pieno di stelle bianche e rosse.Il giorno dopo ,in stanzione, capii che Dio esisteva quando sua madre si ricordò all'ultimo momento di aver lasciato il caricatore che le avevo prestato nel bar.
- Ok, vieni qua-
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò piano, poi mi prese tra le sue braccia e mi tenne stretta a lungo
- Non fare troppe cazzate senza di me-
Io non lo rividi più, il treno partì e il caricatore rimase a loro, forse ancora lo conserva, magari nel suo cuore o magari lo ha donato al cielo e una stella lo sorveglia rapita, e si chiede tutt'ora MA COME PUÒ TUTTO QUESTO FINIRE?
STAI LEGGENDO
Where Is My Happy Ending?
RandomLa musica ha del grande. Un giorno mi venne raccontato che coloro che ballavano venivano creduti pazzi da coloro che non sentivano la musica -