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Era già da un po' che stavo piangendo quando mi ricordai di avere nel cassetto una lama di metallo che mia madre mi ci aveva messo dicendomi che sarebbe servita nel caso i ladri sarebbero entrati in casa (avvertimenti che le madri fanno alle proprie figlie per rassicurarle a trasferirsi in una stanza propria).
La presi e cominciai a premerla sulla mia pelle candida, che fino ad allora non aveva ancora mai visto nessun taglio o spelatura. Questo si mise a sanguinare fino a che il dolore non mi fece smettere da se. In quella lama riuscii a vedere il mio riflesso e nella mia mente mi ripetevo Cosa stai facendo?, ma in quel momento non lo capivo perche tutto di ciò che stava accadendo non aveva un senso logico preciso a cui avrei potuto dare un ordine.

All'improvviso sentii squillare il telefono. Era mia madre che sicuramente avrà ascoltato il mio messaggio e presa dall'ansia mi ha richiamato.

"Ciao tesoro, ho ascoltato il messaggio che mi hai lasciato in segreteria, hai bisogno?"
"Si mamma, ma vedi è difficile da spiegare..." dissi singhiozzando ancora per le lacrime versate prima e per il dolore provocatomi dai tagli incisi sulle mie braccia. Non sapevo minimamente come avrei potuto dirle cosa era appena successo, ma in qualche modo avrei pur dovuto parlare.
"Perche stai piangendo?" a queste sue parole rimasi impacciata piu di prima, cosa le avrei detto per non farla stare in pensiero? Anzi no, doveva stare in pensiero...
"Vedi è successa una cosa parecchio triste di cui avrei bisogno di parlarti."
"Dimmi pure, sai che ti ascolto." mi disse con voce quasi incerta.
"Ecco, papà sta sera mi aveva proposto di vedere un film, ma io come al solito ho detto di no, lui effettivamente l'aveva previsto, ormai la mia risposta è sempre quella, cosi sono andata in camera ad ascoltare della musica.
Poi mi è venuta fame cosi sono andata a prendermi in cucina qualcosa da mangiare e visto che la camera tua e di papà è vicino al frigo ho sentito dei rumori strani che venivano proprio da li cosi ho deciso di andare a controllare.
Ho aperto la porta e non ti immagini cosa ho visto..." non riuscii a continuare che scoppiai subito a piangere.
"Lizzie dimmi immediatamente cosa è successo! Dalle tue lacrime posso presupporre sia una cosa grave" da qui non sapevo assolutamente come far uscire le giuste parole dalla mia bocca. Stavo troppo male per parlare, ma comunque avrei dovuto dirglielo prima o poi quindi decisi di vuotare il sacco e di liberarmi da questo peso sullo stomaco.
"MAMMA HO TROVATO PAPÀ A LETTO CON UNA PERFETTA SCONOSCIUTA!" dissi praticamente urlando forse per sopprimere le lacrime dalla mia voce.
"Cosa?!"
"Lo so che magari ti può sembrare strano perche tu e papà vi amate tanto, ma non è altro che la verità. Non potrei esserne piu disgustata!" chissa come avrebbe reagito lei. Non bene di sicuro presuppongo.
"Sto arrivando a casa tesoro, non ti preoccupare, ci penso io..."

E riattaccò.

Le lacrime non cessarono più per la mezz'ora seguente. Non so perche continuavo a piangere, forse perche non volevo credere a quello che avevo visto o forse perche poteva anche non essere la prima volta che questo fatto accadeva, ma comunque non mi sentivo affatto bene in quel momento.
I tagli oltretutto continuavano a farmi male e non smettevano di sanguinare, ormai avevo macchiato la mia felpa di rosso che se qualcuno mi avesse vista in quel momento avrebbe dedotto che abbia appena ammazzato qualcuno, ma no di certo.
Non avevo mai provato una cosa simile visto che ero sempre stata convinta che quella lama servisse per i ladri e non per tagliarsi le braccia.
Questo dolore era tutto provocato a causa di mio padre e sarebbe dovuto vergognarsi e pentirsi di quello che aveva appena fatto. Ma vedendo il sangue che lentamente colava dai tagli incisi sulle mie braccia e leggermente le colorava di rosso sembrava che il dolore piano piano inprovvisamente sparisse, non so descrivere precisamente come questo possa accadere, ma sapevo che mi sentivo un po' meglio, anche se non del tutto.

Sentii mia madre che arrivò a casa perche non appena sbattè la porta per chiuderla tremarono tutte le pareti. Dopo sentii un urlo piu di disgusto che di paura e non esitai ad andare a vedere cos'era succeso.
Non appena arrivai davanti alla stanza dei miei genitori vidi mia madre che aveva appena subito sotto i suoi occhi la stessa orribile scena che avevo dovuto guardare io stessa poco prima e sentiva le stesse parole dette un attimo fa da mio padre anche a me "Amore posso spiegare".

Il fatto era che non c'era niente che lui potesse spiegare per sistemare il casino che aveva fatto nella sua relazione con mia madre perche ormai era troppo tardi.
Non solo, io l'avevo scoperto e quindi una persona con un minimo di subconscio avrebbe detto "Per non cacciarmi di nuovo nei guai è meglio che la finisca qui". NO! Ha dovuto rifarlo in modo che lo potesse vedere anche mia madre e che le parole che io le dissi poco prima al telefono potessero essere vere anche ai suoi occhi.
A volte gli uomini sono senza cervello, non capiscono quando si raggiunge il limite. Penso che una volta sia potuta bastare, ma evidentemente non basta mai. Questo mi arriva a far credere che non sia la prima volta che capita a insaputa mia e di mia madre.
Ma basta, non voglio piu sentir ragioni.

Ero li immobile, senza capacità di parola a guardare mia madre che in qualche modo stava reagendo alla scena che le era toccato guardare.
Mamma se ne andò in cucina correndo e mio padre, dopo essersi rivestito con i vestiti lasciati per terra e dopo aver lasciato quella povera donna nuda nel letto che probabilmente non sapeva nulla di ciò che stava accadendo, la seguì.
Quella povera donna aveva un'aria spenta, quasi non capisse cosa le stava accadendo, mi sarebbe quasi dispiaciuto per lei se non fosse parte della causa di tutto quello che successe in seguito.

Mia madre una volta arrivata in cucina prese un coltello molto affilato da uno dei cassetti dove tenevamo le posate e non appena arrivò anche mio padre gli disse "Questo è tutto ciò che si merita un uomo come te".
"Linda cosa vuoi fare?"
"Vendicarmi Patrick. VENDICARMI!"
Portò in alto il coltello e senza che mio padre ebbe modo di difendersi glielo conficcò nel petto causando una pozza di sangue che allagava buona parte della cucina. In quel momento quasi non riconobbi mia madre, aveva uno sguardo a mio parere inquietante, aveva appena fatto una cosa davvero orribile.

Non sapevo se tutto quello che si era ripetuto davanti ai miei occhi fosse reale. Mia madre aveva appena conficcato un coltello nel petto a mio padre perche l'aveva tradita!
Che genitori mi ritrovo ad avere?!
Ok, avrei potuto credere che mia madre in quel momento fosse presa dall'ira piu funesta ma in un certo senso la reazione è stata la piu sbagliata possibile.
L'unica reazione che avrei potuto avere in quel momento sarebbe stata piangere e infatti fu quello che feci.

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