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Aprii gli occhi e non sapevo minimamente dove mi trovassi in quel momento. Mi guardai un po' intorno per orientarmi, ma tutto era a me sconosciuto, come se avessi improvvisamente perso la memoria.
Ero completamente bagnata da testa a piedi perche mi trovavo sulla riva di un fiume.
Come ero riuscita ad arrivare li? Non riuscivo a ricordare nulla che potesse rispondere a questa domanda.
OK. Ero persa nel bosco in un luogo che nemmeno conoscevo, come avrei potuto trovare una via di fuga?
Continuavo a farmi domande a cui non potevo rispondere, sarò diventata pazza e mi sto immaginando tutto? A volte una brutta caduta o la perdita dei sensi può giocare brutti scherzi.

Guardai in alto per poter scrutare qualcosa in più di questo luogo misterioso e sopra la mia testa vidi un ponte di legno.
Improvvisamente ebbi come una visione di una ragazza che cadeva, che per giunta era vestita come me, e sopra il ponte c'era una figura nera di cui non si potevano distinguere chiaramente i contorni.
Ok. Forse ero davvero pazza, pure le visioni ora? Non mi bastava aver perso la memoria?

Mi guardai le mani per vedere se qualcosa era cambiato in me, anche se non avrei potuto definirlo visto che non mi ricordavo niente di come ero prima, e scorsi sotto la mia felpa dei tagli che facevano ancora fatica a cicatrizzarsi, forse a causa dello spessore con cui erano stati incisi. La vera domanda però è, come me li sono procurata?
Ormai mi sono arresa a rispondere a ogni domanda che mi facevo perche tanto conoscevo la risposta e cioè 'Non lo so'.

L'unica maniera per trovare un modo di andarmene da questo posto era trovare una via d'uscita da sola, quindi iniziai ad arrampicarmi su per il burrone.
Non appena arrivai in cima rimasi come a bocca aperta, il bosco che si mostrava davanti a me era enorme, ma bellissimo. I raggi del sole mattutino trasparivano attraverso i rami degli alberi creando un bellissimo effetto luminoso, potrà sembrare stupido, ma in realtà era davvero uno spettacolo magnifico.

Continuai a camminare fino a che non mi appoggiai a un albero per cercare di capire un po' dov'ero e avere la possibilità di osservare un po' ciò che mi stava attorno. Guardai poi verso le sue radici e notai che c'era una sigaretta spenta vicino a un pacchetto che era vuoto per metà. Probabilmente la persona che era stata qui prima di me avrà avuto bisogno di rilassarsi un po' e non c'è modo migliore di questo. Io lo sapevo per certo, anche se, a quanto ricordavo, non avevo mai fumato, eppure lo strano gusto in bocca che sentivo mentre guardavo quel pacchetto potrebbe sembrare lo stesso che si sente quando una persona che ha appena fumato parla con te. Ci sono troppe cose strane che mi stanno accadendo...
Sarà tutto un sogno?

Decisi di non stare troppo in quel luogo perché se mi fossi persa nei miei pensieri non sarei più riuscita a uscire da questo bosco e, benché fosse magnifico, non sarei comunque potuta restare lì per sempre. Avrei dovuto trovare casa mia il più presto possibile, il problema era ricordarsi dove fosse. La mia memoria risultava offuscata completamente.
Riuscii a trovare l'uscita della foresta e non potevo esserne più entusiasta. Non molto più in là distava un paesino, magari la mia casa si trovava la e sarò probabilmente caduta dopo aver fatto un giro nel bosco. Poteva essere una delle ipotesi migliori, di certo avrei scartato la visione che mi si è mostrata prima, era assurda.

Mentre camminavo per le vie tutta la gente che passava al mio fianco mi guardava di storto, quasi fossi una marziana. Posso capire che ero bagnata fradicia da testa a piedi ma non mi capacitavo comunque di cosa avessero tutti da guardarmi in quel modo. Poi ricordai che forse, a causa della caduta, avrei potuto avere in faccia qualche bernoccolo, ma poco importava, non era comunque nulla di sovrannaturale.
Arrivai improvvisamente davanti a una casa che suonava famigliare ma che non avevo comunque mai visto prima, provai ad avvicinarmi e a bussare alla porta ma sembrava che dall'altra parte non ci fosse nessuno che avrebbe potuto aprirmi. Decisi allora di provare a entrare e notai con mia grande sorpresa che la porta era aperta.
"C'è nessuno?" dissi piano non sapendo quale sarebbe stata la risposta se ce ne fosse stata una.
Infatti, come immaginai, non rispose nessuno così esplorai un po' la casa, ma non appena arrivai in cucina una vista orribile mi si mostrò davanti agli occhi. C'era una pozza di sangue che allagava pressoché tutto il pavimento, sarà stato sangue vero oppure è soltanto uno stupido scherzo fatto da dei bambini che saranno passati di qua, considerando che la porta era aperta? Non volevo saperlo, avrei fatto finta di niente considerando che una casa in questo stato non poteva di certo essere la mia.
Salii al piano di sopra e nel lavandino del bagno c'era di nuovo del sangue, questa volta proveniva da un coltello che era stato appoggiato sulla mensola dello specchio. Inoltre c'era un'impronta di una mano, forse femminile stando a guardare le forme magre del palmo, anch'essa fatta con il sangue. Se questo era uno scherzo era stato progettato in modo molto intelligente, ma anche questa ipotesi stava iniziando a farsi molto meno probabile anche perché di certo in questa casa sarà successo qualcosa di brutto.
Provai anche a curiosare nelle altre stanze per vedere se riuscivo a trovare qualche altro indizio. L'unica cosa che vidi era una lama insanguinata appoggiata sul letto di una camera, che poteva sembrare essere appartenuta a un'adolescente come me, coperto anch'esso di sangue. L'unica cosa che ho potuto dedurre da quest'ultimo oggetto è che la ragazza che probabilmente ne ha fatto uso soffriva di depressione o una tristezza molto forte, forse anche rabbia molto vorace. Insomma si arriva a fare una cosa del genere solo se si ha un vero motivo di compierla... lo so bene. Anche in questo momento mi capitò la stessa sensazione di quando guardai quel pacchetto di sigarette. Come se avessi già provato quella sensazione. Come se tutte le cose che stavo osservando in realtà fossero capitate proprio a me. Come se le avessi fatte io in prima persona.
Non era comunque possibile una cosa del genere, me lo ricorderei.
Poi subito mi ricordai dei tagli sotto la felpa che avevo notato poco dopo essermi svegliata dalla caduta, e se invece tutto questo fosse davvero capitato a me? Come me li sarei procurata quei tagli altrimenti.

Decisi di non pensarci più e di andarmene immediatamente da quella casa che stata causando alla mia mente solo brutti scherzi, non volevo più essere vittima di questo stupido gioco a cui la mia memoria stava facendo parte.

Uscii subito dalla casa che era quasi buio. Il sole stava tramontando da dietro una montagna e il cielo si stava piano piano facendo sempre più roseo. Era uno spettacolo magnifico vedere le nuvole con tutte le loro forme che incominciavano a diventare da bianche a rosa e poi da rosa a arancio fino a ridiventare di nuovo azzurre e poi scurirsi del tutto lasciando lo spazio alle tenebre della notte.
Dovevo trovare assolutamente un posto dove stare, ma dove avrei potuto andare? Decisi di camminare ancora un po' fino a che avrei trovato un posto dove sdraiarmi e dormire fino a che sarebbe arrivato il nuovo giorno.

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