Sento la testa scoppiarmi, il dolore è talmente forte che mi costringe ad aprire gli occhi, per pochi secondi non vedo molto, cerco di mettere a fuoco la prima cosa che vedo e alla fine riesco a vedere la stanza, i ricordi della notte precedente si fanno strada nella mia mente e cerco di ricordare come ho fatto a tornare dentro, mi guardo attorno, ci sono alcuni ragazzi a terra che dormono e bottiglie di alcool buttate ovunque, Dan è al mio fianco,probabilmente è stato lui a portarmi dentro. Mi alzo e la testa mi gira leggermente, merda, sono sbronza. Mi avvio alla cucina, ho davvero bisogno di un caffè. Cammino lentamente sembrando uno zombie e improvvisamente lo vedo, i capelli biondi sono spettinati, ma gli donano, alza la testa e i suoi grandi occhi verdi mi fissano, merda. Sospiro, probabilmente dirà che é stato uno sbaglio, che era ubriaco e io farò finta di niente. "Ehi" dico accennando un sorriso. "Ciao" risponde passandomi accanto e continuando a camminare, restò lì immobile spiazzata, probabilmente non ricorda nulla, sono stata così stupida da pensare che lo facesse capendo qualcosa, mi sento in colpa, una parte di me ci aveva sperato, avevo davvero sperato che Lucas mi avesse baciato perché lo voleva e non perché era ubriaco. Ingenua. Stupida.
Il rumore della porta che sbatte mi riporta alla realtà, preparo del caffè e ritorno da Dan, mi siedo accanto a lui e ne bevo un sorso, lui apre leggermente gli occhi e mi fissa, accenna un sorriso e allunga la mano verso la tazza di caffè, gliela porgo e lui mi guarda confuso prima di berne un sorso, "sembra che tu abbia appena visto un fantasma, che succede?" Chiede scrutandomi il volto, riesce sempre a capire quando qualcosa non va, ma non ho voglia di parlarne così scuoto la testa e lui mi fissa accigliato, "deve essere seria la cosa se non vuoi parlarne" continua sorridendomi, sbuffo, odio quando fa così ma non ho nessuna intenzione di parlarne. Dan continua a fissarmi per alcuni minuti poi si alza e mi fissa " devo tornare a casa, ho bisogno di una doccia e anche tu... Stasera ci sarà un festone" annuisco, vorrei dire qualcosa ma le parole non hanno intenzione di uscire dalle mie labbra. Restiamo in silenzio per tutto il tragitto e quando lui scende dalla mia macchina mi sento peggio di prima,appoggio la testa sul sediolino e sospirò non ho voglia di tornare a casa ma devo.
Pochi minuti dopo aver lasciato Dan mi ritrovo avanti casa mia, fissò la grande villa e penso che non sarà mai casa per me. Mia madre ha sposato da qualche anno un uomo molto ricco e mi ha costretta ad andare a vivere con loro e i due figli di lui. Kaya ha la mia età ed è completamente il mio opposto, la solita figlia perfetta che non delude mai nessuno, Jhon invece ha un anno in più ed è molto simpatico, insieme ci troviamo bene e passiamo spesso del tempo assieme delle volte usciamo anche insieme, infine c'è Katy la mia sorellina che ha solo tre anni e che io adoro più di tutti in quella casa, sospiro sperando di non trovare nessuno. Purtroppo le miei preghiere non sono state ascoltate, sento la voce di mia madre provenire dalla cucina, cazzo, faccio del mio meglio per non fare rumore ma so che non potrò sfuggire alla sua furia, infatti eccola lì avanti a me, gesticola freneticamente le mani e urla arrabbiata, non ascolto nessuna delle sue parole e facendo finta di non vederla salgo le scale e mi chiudo in camera. Io e mia madre non siamo mai andate molto d'accordo, probabilmente siamo troppi simili o semplicemente io non la sopporto. Mi avvio in bagno e dopo essermi spogliata vado sotto la doccia, l'acqua calda che mi scorre sulla pelle mi fa sentire molto meglio è come se stessi cancellando i peccati della notte precedente, sospiro cercando di non pensare a niente, esco dalla doccia e mi asciugo meccanicamente, indosso una maglietta e con i capelli ancora fradici mi butto sul letto, chiudo gli occhi e inizio a pensare, penso a mio padre, mia madre dice che è andato via prima che io nascessi, quindi tecnicamente io non l'ho mai conosciuto, eppure la mia memoria mi gioca brutti scherzi, ricordo perfettamente il viso di un uomo che chiamavo papà che mi portava a cavalluccio, sulle giostre e che mi raccontava le storie, scuoto la testa come per cacciare via quei pensieri e mi addormento.
Sento uno strano ronzio nelle orecchie, il mio corpo non ha nessuna intenzione di muoversi, i miei occhi non vogliono proprio aprirsi, mi sento così calma e rilassata, ma quel dannato ronzio non vuole proprio smettere, sono costretta ad aprire gli occhi, la stanza è buia e ci metto poco a capire che è il mio cellulare, sul display c'è il nome di Dan, lo afferro e premo il tasto rispondi, " dove cazzo sei? Sono le 11! La festa è iniziata" urla il mio amico infuriato. Saltò giù dal letto e mentre lui continua a urlare infilo un pantalone nero a vita alta tutto strappato e una maglietta bordeaux corta, spazzolo i capelli, lavo i denti e infilo le scarpe, metto un leggero strato di mascara e un po di rossetto, urlo a Dan che sarò lì a minuti e senza guardarmi allo specchio esco dalla mia stanza, in casa c'è il silenzio probabilmente dormono tutti, meglio così penso uscendo dalla villa infernale e salendo in macchina.
"Sei la solita" mi urla Dan salendo in macchina, gli sorrido e lui cerca di fare l'arrabbiato senza però riuscirci.
La festa è identica a quella della sera precedente, stasera però ci sono più persone e la musica é diversa, vedo Lucas con un bicchiere in mano appoggiato alla porta, mi avvicino a lui sorridendogli, "ehi!" Senza neanche guardarmi fa un cenno del capo e resta a fissare il vuoto, "che hai? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiedo ridacchiando, per tutta risposta si gira verso di me, mi squadra da capo a piedi con uno sguardo carico d'odio " devi lasciarmi in pace cazzo!non l'hai ancora capito? Mi disturbi e non ti sopporto, stammi lontana" sussurra queste parole con rabbia e poi mi lascia lì come una stupida sparendo fra la folla. Sento che le lacrime tentando di uscire, le caccio indietro e so che l'unica cosa da fare è bere fino a dimenticare le sue parole, quelle parole così amare che mi hanno fatto male, più male di quanto pensavo, bruciano ancora nella mia mente.
Mezz'ora dopo sono ubriaca fradicia, non so quanto ho bevuto e non mi interessa, ho anche fumato ma va bene. Non so dove sono né tantomeno chi sono, forse quello non l'ho mai saputo. Sono Lily. Entro nel grande salone e la musica mi entra nelle orecchie, barcollo leggermente e ho la mente annebbiata, adoro questa sensazione. Iniziò a ballare e alcuni ragazzi si avvicinano a me, uno in particolare mi cinge la vita e mi avvicina a se, non so chi è ma non mi importa, il ragazzo tenta di baciarmi ma mi sposto, non so perché ma non mi va, senza arrendersi il ragazzo ci prova insistentemente e improvvisamente mi ritrovo contro il muro, mi afferra i polsi quando cerco di scappare e mi guarda divertito, mi guardò attorno,nessuno si è accorto di nulla, vedo Lucas parlare con Beth la sua ragazza e ridere, sento una fitta strana al petto ma poi le gelide dita del ragazzo che scorrono sotto la mia maglietta mi riportano alla realtà, cerco di scansarmi ma la sua presa è troppo forte, chiudo gli occhi sperando in un miracolo ed eccolo, " c'è qualche problema qui?" Apro gli occhi di scatto e vedo Dan, il mio angelo custode, ha una mano poggiata sulla spalla del ragazzo, lo spinge lontano da me e mi prende la mano, mi guardo attorno, quasi nessuno ha assistito alla scena, i miei occhi incontrano quelli di Lucas, ha la mascella contratta e stringe i pugni, appena i nostri sguardi si incontrano ritorna a guardare Beth, mi sento come se qualcuno mi avesse dato a calci nello stomaco, ma cosa posso farci le cose stanno così,sospiro mentre Dan mi trascina fuori al balcone a prendere aria.
"Grazie" sussurro a Dan dopo minuti interminabili di silenzio, siamo fuori al balcone e lui sta fumando una sigaretta, fa un cenno del capo e poi mi guarda "dovresti stare più attenta Lily" appena finisce di pronunciare quelle parole sentiamo un urlo, ci precipitiamo nella stanza principale e vediamo la maggior parte dei ragazzi in cerchio intenti a guardare qualcosa o meglio qualcuno, mi faccio largo tra la folla e vedo Beth che urla disperata, la mia attenzione si sposta nel punto in cui tutti guardavano,per terra ci sono due ragazzi che si stanno prendendo a pugni, quello sopra, ovvero colui che sta vincendo continua a colpire l'altro ragazzo che ormai è stremato, riconosco Lucas, quello sopra, e ho una stretta al cuore, per Beth sarebbe disposto a uccidere penso, "avvicinati ancora a lei e sei morto" gli sussurra. Dan si fa strada fra la folla e si avvicina a me,alla vista della scena si butta su Lucas e lo sposta dal copro del ragazzo, qualcun altro prende il ragazzo per tenerli separati, finalmente penso."non l'ho neanche sfiorata la tua cazzo di ragazza" urla il tizio pulendosi il viso sporco di sangue, Lucas e Dan si voltano a guardami e in quel momento lo fa anche il ragazzo, lo riconosco subito, lo stesso ragazzo che aveva cercato di baciarmi. Improvvisamente sento le gambe cedermi,la vista si annebbia e la testa mi diventa pesante. Merda. Ho esagerato,ancora. L'ultima cosa che ricordo sono delle mani che mi afferrano prima che tocchi il pavimento, poi il buio.*spazio autrice*
Vorrei ringraziare tutte coloro che hanno letto il capitolo precedente e mi hanno fatto i complimenti, grazie davvero,spero di non avervi deluse con questo capitolo.
STAI LEGGENDO
Who is her.
RomanceLei era impossibile,sgarbata,acida e diffidente.Era tempesta. Lei era un maremoto, ti lasciava senza fiato.Era una guerra, vincerla sarebbe stato impossibile per chiunque. Lei era così e nessuno sarebbe riuscito a cambiarla, mai. Non importava. Lei...