Il cuore mi martella nel petto, non so per quale assurda ragione tremo,ho paura ma di cosa? Quando è abbastanza vicino al mio viso mi guarda, il suo sguardo è strano, mi colpisce internamente, come se con un solo sguardo potesse aprirmi dentro e strapparmi tutto. Prova Disprezzo, è questo il significato del suo sguardo. Poi gli occhi tornarono inespressivi, due grandi sfere color ghiaccio, la bocca si curva in un ghigno e quando le sue parole escono dalle sue labbra sono aspre e taglienti. " è proprio vero che sei solo una Troia" detto questo si volta e sparisce dietro l'angolo. Resto lì impalata per un paio di minuti,stringo le mani formando un pugno, come diavolo si permette quel lurido bastardo ed io che mi sono mostrata vulnerabile avanti a lui, stupida. Quando entro in macchina Dan mi guarda confuso, devo avere un pessimo sguardo, alza un sopracciglio come per chiedermi cosa sia successo, scuoto la testa e gli sorrido poggiando una mano sulla sua, "sono stanca" sussurro appoggiando la testa al finestrino, lui fa un cenno del capo e mette in moto.
Appena arrivata a casa faccio una doccia e mi stendo sul letto, sono molto turbata e sembra che la mia giornata non voglia concludersi in pace. Sono le sei del pomeriggio e mi ritrovo a fissare lo schermo del cellulare le parole "rispondimi cazzo" sono le stesse del messaggio precedente, se ho contato bene sono venti in tutto, li ho ignorati tutti ma non so per quanto resisterò, il primo era un semplice "dobbiamo parlare" seguito da un " è importante" ed da un " ti prego lily" gli altri non li ho neanche letti, non voglio sapere cosa vuole, non voglio saperne più niente di lui. Mi stiracchio sul letto allungando braccia e gambe e poi mi rannicchiò su me stessa, mi copro la testa con le coperte e stringo il cuscino, chiudo gli occhi e cerco di riposare anche se i continui messaggi lo rendono difficile alla fine la stanchezza ha la meglio. La suoneria del mio cellulare mi sveglia dal mio sonno, senza controllare il mittente rispondo sussurrando un "pronto" biascicato, ho ancora la bocca impastata e sono mezza addormentata, un urlo mi perfora il timpano e di scatto mi alzo dal letto " cazzo Lil tra 10 minuti sarò lì fatto trovare pronta" urla Dan dal altro capo del telefono, riattacca subito e io guardo l'ora sono le nove e mezza, quanto cazzo ho dormito?! Mi alzo rapidamente dal letto e corro sotto la doccia, non pensavo di essere così veloce ma in meno di dieci minuti sono riuscita a lavarmi,vestirmi e truccarmi, prendo le chiavi e esco di casa, nel preciso istante in cui esco Dan arriva con la sua auto, mi sorride mentre salgo in macchina. " ci siamo messe in ghingheri?" Chiede guardandomi e ridendo, mi prende in giro come al solito, guardo i miei vestiti indosso una semplice gonna a vita alta nera e stretta, sopra un top oro con lo scollo, degli stivali neri fino al ginocchio e sopra un cappotto rosso, ho lasciato i capelli sciolti e mi sono truccata leggermente, " che ho che non va?" Chiedo irritata, lui ride mantenendo lo sguardo sulla strada, non so neanche dove stiamo andando, lo odio. Dopo alcuni minuti parcheggia avanti un locale e mi guarda serio " stai benissimo,su andiamo Aly ci aspetta e anche gli altri" dice scendendo dalla macchina, arrossisco per il suo complimento anche se non ne capisco il motivo. Scendo dal auto e lo seguo, arriviamo avanti il locale e appena mi vede Aly mi salta addosso e mi abbraccia forte, ridacchio e la stringo baciandole la fronte lei sorride divertita, mentre ci abbracciamo sento uno sguardo fisso su di me, sembra mi stia penetrando la pelle, come se mi stesse bruciando, mi volto di scatto e due grandi occhi verdi mi paralizzano, Lucas, cazzo. Deve essere davvero arrabbiato, non l ho mai visto così, sarà perché non ho risposto a nessuno dei suoi messaggi, improvvisamente mi chiedo perché non l ho fatto ma la risposta arriva subito, mentre sta per avvicinarsi qualcuno gli tira il braccio, Beth ecco perché, la sua ragazza lo tira a se e lui sembra irritato, senza dire una parola si volta verso la ragazza accennando un sorriso, mi sale il vomito, che rabbia. Aly fortunatamente mi tira a se e insieme a Dan entriamo dentro, la musica é assordante e sembra voglia uccidermi i timpani, dopo pochi minuti però mi ci abituo, purtroppo non siamo gli unici ad essere entrati anche gli altri ci hanno seguito, compresi Lucas e Beth, gli sta appiccicata al braccio come una zecca, che nervi, non posso tollerare quella scena. Mi faccio strada fra i corpi sudati e accaldati di vari ragazzi e finalmente raggiungo il bancone, mi faccio spazio e il barman mi nota, il ragazzo accanto a me mi fissa mentre picchietto nervosamente le dita sul bancone, " due rum forti, la signorina ne ha bisogno" urla il tipo, lo guardo accennando un sorriso, dopo due secondi i bicchieri sono sul tavolo, li butto giù uno dopo l'altro e i due mi guardano sbalorditi, lecco le labbra umide e mi concentro sul barman, ho bisogno di non pensare, posso farlo solo così ubriacandomi, " dammi qualcosa di forte, molto forte" dico sottolineando le ultime parole, il ragazzo annuisce e dopo due minuti mi porge un bicchiere, non chiedo neanche cosa sia lo bevo in un sorso e gliene chiedo ancora, devo smettere di pensare a quegli occhi.
Sono completamente persa, ma era quello che volevo. Barcollo nel locale e mi faccio strada fra i corpi sudati, alcuni ragazzi cercano di afferrarmi ma li spintono, ho la testa pesante e non sento le gambe e ogni parte del mio corpo, mi sento così leggera, non riesco a pensare o a parlare e amo questa sensazione. Vedo Dan e Aly parlare, mi avvicino a loro ridendo " cazzo! Quanto hai bevuto?" Non so neanche chi dei due me lo abbia chiesto, non so quanto ho bevuto, ho perso il conto dopo il decimo bicchiere, rido semplicemente e levo la canna dalle mani della mia amica, faccio alcuni tiri e poi mi dirigo in pista. Mi muovo lentamente, a ritmo di musica, sto sudando, ho caldo e ho i capelli appiccicati al collo, ma la sensazione mi piace, li sposto con una mano e continuo a ballare in modo sensuale, rido senza motivo e lancio sguardi ammiccanti ai ragazzi che mi stanno attorno, mi sento così libera e senza pensieri mentre mi dimeno nella folla e inizio a saltare e ad ancheggiare velocemente. Mi manca l'aria e mi sento vuota, sono circondata da corpi sudati, da mani appiccicose che mi toccano ma resto ferma, non mi importa, infondo amo farmi del male. Senza rendermene conto una mano mi afferra e sento il freddo metallico contro la schiena nuda, due mani mi stringono i polsi tenendoli fermi contro il muro, scuoto la testa di scatto e sento un respiro caldo sul viso, apro gli occhi di scatto e ne incontro due verdi, quelli che ho cercato di dimenticare tutta la serata, sono dilatati, rossi e pieni di rabbia, appoggia la sua fronte sulla mia e posso sentire il suo respiro sulla pelle, sa di alcool deve aver bevuto anche lui, rabbrividisco per quello strano contatto. " perché diavolo non mi hai risposto?" Chiede a pochi centimetri dalle mie labbra, sembra disperato " perché avrei dovuto?" Biascicò, la mia voce suona peggio di quello che pensavo, merda. " perché dovevo dirti una cosa" sussurra guardandomi seriamente, " sentiamo" dico raddrizzandomi con la schiena e guardandolo negli occhi, sussulta come se non se lo aspettasse e mi guarda, sembra davvero disperato, come se avesse bisogno di qualcosa e io fossi l'unica in grado di dargliela. "Le cose non vanno più bene, devi sapere solo questo" lo guardo confusa, senza capire cosa intenda, cosa voglia dire con queste parole " non capisco, cosa c'entro io?" Chiedo inclinando la testa, l'alcol si sta facendo sentire, sospira come se non sapesse cosa dire " io te lo sto dicendo, ora sta a te decidere" sussurra guardandomi e io continuo a non capire, l'alcol mi sale al cervello, non riesco a controllare il mio corpo, come la prima volta, sembra come se una forza esterna mi attirasse a lui, come se i nostri corpi fossero due calamite che si cercano, che si desiderano, che si fanno male. I miei occhi si spostano dai suoi e fissano le sue labbra, non so se sia stato l'alcool o la mia voglia inconscia di baciarlo ma non resisto, lo faccio. Le nostre labbra si scontrano, si cercano voraci, la sua lingua trova la mia, si toccano per un breve minuto e poi sembra che si rincorrano, fa dei piccoli cerchi, sussulto mordendogli il labbro e lui lascia andare le miei mani, senza rendermene conto gliele porto al collo e gli afferrò i capelli, lui porta le mani sul mio fondoschiena e mi stringe forte il sedere, le nostre lingue continuano ad intrecciarsi, mi spinge contro il muro e i nostri corpi aderiscono perfettamente, lo sento mio, voglio che sia mio, lo voglio con tutta me stessa, lo stringo ancora più forte e mi perdo nel nostro bacio. La musica si fa sempre più lontana, anche se siamo circondati da corpi sudati ci siamo solo noi, sembra che tutti siano spariti, anche la musica, non la sento più, sento solo i nostri respiri e le sue mani su di me e vorrei non finisse più. Le nostre labbra si staccano per riprendere fiato,Lucas mi bacia il collo e inizia a mordicchiarlo, inclinò la testa e apro gli occhi, dovrei fermarlo o dovrebbe fermarsi lui, so che questa volta nessuno dei due lo farà, so che mi farò male, so che lui mi farà del male ma non riesco a rinunciare a questa sensazione, lo sento dentro, come se il mio stomaco prendesse fuoco, il caldo, le gambe che tremano, mille sensazioni mai provate prima mi pervadono, tremo sotto il suo tocco, le nostre labbra si trovano, la mia mente torna a perdersi in quella sensazione e non mi sono mai sentita cosi fragile come ora, potrebbe spezzarmi, strapparmi il cuore dal petto e schiacciarlo e io glielo lascerei fare, solo per sentire le sue labbra su di me, lo voglio, voglio sentire le sue labbra sul mio corpo, voglio che le sue mani mi tocchino, mi sfiorino, voglio che mi facciano sentire sua, voglio sentirmi sua per una notte, mi basta questo.
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Who is her.
RomanceLei era impossibile,sgarbata,acida e diffidente.Era tempesta. Lei era un maremoto, ti lasciava senza fiato.Era una guerra, vincerla sarebbe stato impossibile per chiunque. Lei era così e nessuno sarebbe riuscito a cambiarla, mai. Non importava. Lei...