Ma che cazzo sto facendo? Piango? Io? Mai. Mi alzo immediatamente da terra e mi guardo allo specchio, gli occhi sono un po rossi e il mascara é leggermente colato, le occhiaie, causa la mia insonnia, sono più profonde e marcate, prendo dalla borsa i trucchi e mi piazzo avanti lo specchio, in due minuti sono come nuova, non sembra che stia male o che io abbia pianto, sorrido compiaciuta mentre metto un leggero strato di rossetto Bordeaux sulle labbra. Guardo l'ora e so che ho un po di tempo, prendo dalla borsa filtri, cartine e tabacco, le mie mani si muovono meccanicamente mentre preparo la canna, ricordo quando al inizio ero così incapace, Dan rideva di me, lui ha avuto pazienza e mi ha insegnato come fare, smetto di pensare a lui e guardò la mia opera conclusa, so che nessuno entrerà in bagno, ma se mai qualcuno dovesse farlo e mi vedesse farebbe dietro front, non sono proprio la persona più raccomandabile del dipartimento, il college è molto grande ma devo dire che la maggior parte delle persone mi conosce, sarà per la mia pessima reputazione o per i guai in cui mi caccio di solito, ma mi diverte la cosa, sorrido sedendomi sul bordo del lavabo e accendendo la canna, faccio un paio di tiri e dopo un po la mia testa è leggera, le gambe sembrano leggere, il mio corpo è leggero, sorrido, amo quella sensazione, faccio un'altro tiro e sento la porta aprirsi due ragazzine mi fissano sbiancando "fuori" urlo minacciosa e le due escono immediatamente. Continuo a fumare e una volta finita butto la cicca nel water, scarico e mi guardo allo specchio, sorrido ed esco. La prima lezione che ho è letteratura, sono in ritardo come al solito ma non mi importa, il professore è abbastanza giovane ma noioso, quando apro la porta i suoi occhi e quelli di tutti gli studenti si puntano su di me, cammino decisa senza badare a loro e mi siedo al solito posto infondo a tutto, sola come al solito. Butto la borsa sul banco facendo rumore, qualche ragazza si gira per fulminarmi con lo sguardo ma vedendomi ci ripensa, le guardo divertita. Il professore mi guarda e comincia la sua lezione. "Oggi parleremo di Shakespeare" annuncia guardando le ragazze ai primi banchi che lo fissano adoranti, " Romeo e giulietta" annuncia e io sento i leggeri sospiri delle ragazze che pensano che quella sia una storia d'amore, che stronzata. Uccidersi per un idiota. Che grande idea hai avuto Giulietta! Il professore inizia a parlare chiedendoci alcuni parere, le ragazze sospirano sognanti e la maggior parte di loro sogna di avere un amore come il loro. " che stronzata" le parole escono dalla mia bocca senza che io me ne renda conto, gli occhi di tutti sono puntati su di me, come al solito, il professore mi fissa " sembra che oggi lei stia seguendo la lezione signorina Morgan" che cazzo? Mi sta prendendo in giro? Questo fottuto bastardo. Resto allibita per la sua affermazione e non ribatto, così lui riprende la parola " prego dica a me e alla classe come la pensa" mi guarda ridendo, non sa con chi ha a che fare, sposto lo sguardo, tutti mi stanno fissando, merda, senza che me ne accorga mi alzo e fissò il professore, " La storia è una stronzata. Lui è uno stupido e lei una cretina. Quale essere umano sano di mente si ucciderebbe per amore? Si conoscevano anche da poco! Scommetto che se non si fossero uccisi uno dei due avrebbe tradito l'altro, la vita è questa,ma cosa ci insegna questa stupida storia ? Meglio morire ? Beh se fossi stata in Giulietta non mi sarei uccisa, sprecare la propria vita per un uomo?! Che stronzata!le storie d'amore non esistono"le parole escono a raffica, chiare, precise, sicure,la mia voce è tagliate e i miei occhi sono puntati sul professore mentre esprimo il mio pensiero, tutti sono in silenzio, anche lui, nessuno prende parola, sorrido trionfante e mi siedo.
"Giulietta amava così tanto Romeo da sapere che non poteva vivere senza di lui, per questo lo ha fatto,perché sapeva che senza di lui il mondo non aveva senso per lei" non so chi abbia pronunciato queste parole ma è classificato come gran coglione nella mia lista, presumo sia uno sfigato che crede nel grande amore, la voce proviene da dietro di me, mi volto per trovare l'idiota e restò a bocca aperta. Mi fissa divertito, ha i capelli biondi, da lontano non riesco a distinguere il colore degli occhi, ha un grande dilatatore sul orecchio destro, indossa una maglietta a mezze maniche bianca con il collo a V, che mette in evidenza i suoi pettorali e i muscoli bel braccio ben scolpiti, entrambe le braccia sono ricoperte da tatuaggi e sospetto che anche il resto del corpo lo sia, mi fissa divertito come se volesse sfidarmi e ciò mi irrita, non so chi è né da dove viene ma non sa con chi ha a che fare. " è ancora più stupida di quanto pensassi allora! Pensare che non può vivere senza un uomo che idiozia!" Esclamo guardandolo stizzita, lui mi fissa confuso, che diavolo pensava di fare? Io non sono come le altre. Sta per dire qualcosa quando il suono della fine della lezione lo interrompe, prendo la borsa e mi alzo avviandomi al uscita, non voglio un confronto ora, ho solo bisogno di un caffè . Dopo aver passato ben 10 minuti a maledire la macchinetta del caffè riesco finalmente a prenderlo, mi siedo sulla mia solita panchina e ne bevo un po "sembra che tu abbia dato spettacolo oggi a letteratura" dice una voce ridendo, si piazza avanti a me e mi fissa, i suoi occhi blu sono puntati su di me , lo osservo cercando di sembrare il più arrabbiata possibile, " senti Lil sono un coglione va bene? Ho sbagliato. Mi dispiace, perdonami. Non dirò mai più niente del genere... Non penso a quelle cose, non so come ho potuto dirle" dice molto velocemente, abbassa la testa e poi mi fissa supplicandomi con gli occhi, rido perché è l'unica cosa che riesco a fare e annuisco, non potrò mai arrabbiarmi sul serio con lui "va bene Dan ma dillo ancora e giuro che ti uccido" lui ride e mi stringe forte a se, " calma su! Stasera festa,andiamo?" Annuisco ho bisogno di cambiare aria. La giornata passa velocemente, le lezioni sono noiose,ogni tanto mi guardo intorno per cercare lo strano ragazzo ma non lo trovo mai, vorrei tanto sapere chi é per prenderlo a schiaffi. Finite le lezioni ho appuntamento con Dan al parcheggio, andrò a casa sua e poi li diretti alla festa, non voglio tornare a casa non sopporterei una sfuriata di mia madre. Mi dirigo verso l'uscita immersa nei miei pensieri, chissà se Lucas sarà alla festa? Scuoto la testa per scacciare quel pensiero, non devo pensarci. Non posso.
" perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione." riconosco la voce irritante del ragazzo che ha torturato la mia mente tutto il giorno, mi volto di scatto "non è Shakespeare " esclamo irritata, mi guarda divertito e si avvicina, cammina lentamente e posso studiarlo, è molto alto, più di quanto immaginassi, ha un fisico a dir poco perfetto, il classico palestrato montato penso, quello che attira la mia attenzione sono i tatuaggi, sono tanti, troppi, ma sono belli e hanno un loro fascino, infine il mio sguardo ricade sul suo viso ,ha un accenno di barba che gli dona e due occhi, cazzo sono azzurri , ghiaccio? Si sono ghiaccio e sono meravigliosi. " non sei poi così stupida allora" esclama divertito. È irritante, lo odio. Sarà bello quanto vuole ma non lo sopporto già, mi maledico per avergli fatto dei complimenti, non è neanche il mio tipo. Lo incenerisco con lo sguardo e gli faccio il dito medio,mi volto ed esco fuori, mi prudono le mani e vorrei avergli spaccato quel suo faccino perfetto, sbuffo e salgo in macchina. Dan mi guarda confuso e gli faccio cenno di partire. Arrivati a casa sua non c'è nessuno come al solito, andiamo in camera e mi tuffo sul suo letto, lui ride e io chiudo gli occhi distrutta.
Siamo appena arrivati alla festa, il suono della musica penetra in ogni singola cellula del mio corpo, i miei timpani chiedono pietà, non so di chi sia questa gigantesca villa, per fortuna non è mia, ci sono troppi ragazzi ubriachi per terra, faccio lo slalom fra di loro e sento l'odore del fumo, come un segugio lo seguo con Dan al mio fianco, giriamo l'angolo e l'odore mi invade le narici, vedo tutti i miei amici che mi chiamano e io e Dan li raggiungiamo, la maggior parte di loro mi abbraccia, qualcuno mi fa un cenno e qualcun altro mi fissa. Cazzo i miei vestiti. Indosso solo un maglione di Dan grigio, mi arriva qualche centimetro sotto il sedere, non so come ma ho trovato delle calze in borsa e infine le mie amate Dr. Martens. I ragazzi mi tartassano di domande e continuano a fare battutacce sul mio abbigliamento, non ci do molto peso, quando la canna arriva a me i miei occhi si illuminano, iniziò a fumarla e la sensazione di leggerezza mi invade, mi sento bene, senza pensieri ed è così che vorrei stare sempre. " tre su tre oggi sono fortunato? "La sua voce irritante, cosa ho fatto di male oggi? Alzo lo sguardo e lo vedo che mi fissa trionfante, come se avesse vinto alla lotteria. Coglione. " oggi è il mio giorno fortunato eh?" Dico acidamente conquistando l'attenzione di tutti,lui mi guarda divertito, i suoi occhi mi penetrano la pelle, quel ghiaccio ha qualcosa di strano e non riesco a distogliere lo sguardo. Lo odio già.

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Who is her.
RomanceLei era impossibile,sgarbata,acida e diffidente.Era tempesta. Lei era un maremoto, ti lasciava senza fiato.Era una guerra, vincerla sarebbe stato impossibile per chiunque. Lei era così e nessuno sarebbe riuscito a cambiarla, mai. Non importava. Lei...