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"Tu mi stai dicendo che da due mesi ti senti con il biondino degli One Direction e che ti ha invitato al concerto di questa sera?" Emily non poteva credere alla rivelazione che le aveva fatto Marta.

"Non è che mi sento, ci inviamo qualche messaggio ogni tanto." Rispose la giovane stringendosi nelle spalle.

"L'hai invitato a pranzo! E quando non è troppo tardi ti chiama su facetime."

"È stata una casualità dai. E poi non ci chiamiamo sempre. "

"Se se, questa cosa mi puzza Marta."

"Oh, come sei drammatica Emily, che c'è di male?"

"Non c'è nulla di male, solo che è strano. Secondo me gli piaci."

"Io? No di certo. Mi scrive solo perché gli faccio pena."

"Gli fai pena? E perché dovresti?"

"Sono una ragazza di 18 anni e mezzo, che studia all'università, ha amiche in Italia e oltre alla sua ormai coinquilina e al suo cane non ha niente nella città in cui vive, ecco perché."

Così Marta raccontava la sua vita anche se in realtà non lo era. Dopo aver conosciuto Emily in quel piccolo negozio di dolciumi ed aver passato un po' di tempo insieme, le due ragazze quasi convivevano, perché con la scusa che Marta aveva un appartamento abbastanza grande e viveva da sola, Emily non  rifiutava mai di dormire dalla piccola italiana e a Marta non dispiaceva per niente.

"Comunque ci andrai?"

"Sì credo, questa sera non ho nulla da fare e non li ho mai visti cantare."

"Uhuhuh hai deciso cosa metterti?"

"Dovrei?"

"Sì certo Marta! Vai ad incontrare il tuo futuro fidanzato!"

"Dio Emily non ci metteremo insieme, smettila dai."

"Se se." Disse la giovane, e con un lieve cenno della mano si fece vedere dal cameriere affianco al loro tavolo e gli chiese il conto.

"Oggi offro io, che questa sera si sboccia Marta! Forza vatti a far bella per il tuo cantante."

"Tu sei tutta fuori." Rispose la giovane e dopo aver salutato l'amica prese la borsa e si diresse a casa.

***
"Quiiindi questa sera viene qualcuno di speciale a vederci Nì?" Affermò Liam dopo essere entrato nella camera del biondo che era appena uscito dal bagno.

"Non lo so, non mi ha dato una risposta certa."

"Uhuh alla piccola piace fare la misteriosa."

"Non chiamarla piccola, Liam." Risposte Niall marcando con il tono della voce il 'non'.

"Siamo già gelosi? Già ti immagino quando dovrai tenerla a bada dai gossip e dalle fan."

"Dio smettila Liam, non le piaccio nemmeno."

"Mh, e chi te lo dice?"

"Fammi pensare? Io. Ne sono sicuro."

"Sei sempre così positivo eh?"

"Sì, e ora fammi vestire ci vediamo dopo nella hall amico." E detto questo Niall cacciò, letteralmente, fuori dalla stanza Liam, per poi stendersi sul letto e fare un lungo respiro profondo.
Era cambiato qualcosa da due mesi a questa parte. L'essere entrato in contatto con Marta gli aveva fatto scaturire qualcosa nel cuore. Se inizialmente si era interessato a lei con superficialità, adesso, chiederle come stava, cosa faceva, era quasi diventato un bisogno necessario. Ma era in crisi, il giovane cantante non sapeva se quello che provava per la piccola ragazza fosse lo stesso che la giovane provava per il cantante. Era un fascio di nervi, sapere che forse quella sera ci sarebbe stata anche lei al concerto lo metteva sotto pressione, ma soprattutto sapere che non le aveva ancora dato una risposta certa lo agitava ancora di più.
I suoi pensieri erano fin troppi che lo portarono a non accorgersi della vibrazione del suo telefono se non verso la fine. Era una chiamata in arrivo. Marta lo stava chiamando.

"Walking in the wind."  NJH.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora