14.

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"Andiamo in Thailandia! Non l'abbiamo mai visitata."

"Thailandia? Non vuoi andare a Dubai?"

"Nah, ho voglia di visitare la Thailandia."

Dopo tre giorni di riposo, Marta si era svegliata e stava aspettando con ansia di poter tornare a casa. Ma oltre al tornare a casa, la ragazza, stava aspettando l'arrivo di Niall e questo Oliver Gunt l'aveva capito.

Ci aveva impiegato un po' di tempo, il generale, a collegare il volto del ragazzo al nome che gli era tutt'altro che sconosciuto, ma poi cercando un po' in rete aveva capito ed era riuscito a mettersi in contatto con chi gli era più vicino: Mark. Chiamare Mark, e dirgli dell'incidente della figlia gli era sembrato così strano, ma le continue chiamate del cantante ed i messaggi ancora di più. Purtroppo il telefono della ragazza era praticamente distrutto a causa dell'incidente: lo schermo era tutto rotto, ed essendo touchscreen, non rispondeva ai comandi impartiti con le dita. Quando l'aveva visto Oliver, si era appuntato di andar a comprare a Marta un telefono nuovo. Insieme al telefono, la polizia aveva riconsegnato al padre della ragazza la sua borsa con gli effetti personali all'interno, gli avevano anche riferito che stavano continuando con le indagini sull'incidente, ma, al generale poco importava: l'importante era che Marta stava bene.

"E Thailandia sia! Allora quando torno in Italia prenoto, tu hai già programmato qualche viaggio con le tue amiche?"

"Non ancora papà, hai carta bianca."

"Perfetto bocciolo, ci vediamo fra qualche ora."

La ragazza ridacchiò felice, mentre il padre le si avvicinò dandole un bacio sulla fronte per salutarla e andare a casa. Anche se non voleva lasciare la figlia, necessitava di tornare all'appartamento, di farsi una doccia e di cambiarsi. Inoltre, c'era Dante da portare a spasso che, da quando non vedeva la sua padrona era diventato un po' irrequieto.

"Si può?" Una testa bionda sbucò dalla porta della stanza della ragazza dopo aver bussato.

Marta, sentendo la voce si era girata con un gran sorriso.

"Certo Niall entra." Piano piano si spostò verso il lato sinistro del letto per far un po' di spazio per il cantante.

"Come sta la mia ragazza?" Disse il giovane dopo essersi seduto al fianco di Marta e averle dato un bacio.

"Un po' rotta ma sta." Rispose la ragazza accoccolandosi meglio al cantante.

"Mi hai fatto spaventare lo sai? Nei tre giorni in cui non ti ho sentito stavo impazzendo."

"Scusami, ma il mio telefono si è rotto, e essendomi svegliata da poco, ci ho messo un po' per riprendermi."

"Sì, immagino ma non farlo mai più." Ridacchiò il ragazzo, mente le passava una mano sul fianco da sopra alla coperta.

"Con chi sei venuto Niall?"

"Con Mark, ma si è fermato a parlare con tuo padre in corridoio. E meno male direi." Niall sussurrò le ultime parole alla giovane.

"E perché?" Rispose la ragazza guardando il cantante con un piccolo sorriso beffardo.

"Perché altrimenti non avrei potuto fare questo." E dicendolo si avvicinò alla giovane per darle un'altro bacio. La ragazza le era mancata troppo: le sue labbra, il suo sorriso, il suo profumo di rosa. Le era mancata in ogni sua piccolezza, e riaverla fra le braccia lo aveva finalmente reso tranquillo e felice.

"Walking in the wind."  NJH.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora