Capitolo 5

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Ci sedemmo sugli sgabelli del "Melody", davanti la scuola,la giornata era peggiorata,il cielo era cupo e minacciava una pioggia infinita.

Io e Alex eravamo seduti uno accanto all'altro,lui con un braccio sulle mie spalle.Il mio migliore amico mi sussurrava frasi divertenti sul tizio-probabilmente ubriaco-che mi sono ritrovata accanto,provocando risatine che a gli occhi degli altri sembravano di sicuro insensate.

Andiamo,come si fa ad essere sbronzi all'ora di pranzo e neanche? Avrà fatto colazione con due gin tonic.

Un ragazzo con i capelli blu si avvicinò a noi da dietro il bancone sorridendo, aveva un sorriso bellissimo,di quelli che ti fanno ridere a guardarli.

Guardó prima Alex e poi me,e soffermandosi su di me disse con voce cordiale
"Ciao ragazzi sono Michael,cosa posso portarvi ?"

Entrambi ordinammo un succo e osservammo il ragazzo blu tinto allontanarsi per prendere ciò che avevano ordinato.

Mi guardai attorno,era un bar carino,anche se non me lo ricordavo così.Probabilmente mentre ero via quest'estate avevano fatto ristrutturazioni varie,il bancone era di un legno lucido e c'erano ripiani di cui non ricordavo l'esistenza.

Dopo due minuti il giovane barista si avvicinò nuovamente con i nostri succhi in mano,diedi uno sguardo all'orologio rosso che si trovava alla parete e decisi che saremmo dovuti rientrare il prima possibile.

"Sbrigati razza di bradipo,è tardi"

Dissi Mentre ero intenta a guardare Alex che beveva con lentezza per prendermi in giro,in quel momento sentii una voce conosciuta.

Ashton sbucó fuori dal retro del bar,salutò Michael con un sacchetto bianco in una mano e una bottiglietta d'acqua nell'altra.

Appena mi vide a fissarlo mi fece l'occhiolino e uscì con disinvoltura,bastó quel gesto a farmi morire sullo sgabello.

Nonappena Alex ebbe finito ci alzammo, pagammo,salutammo il simpatico barista e tornammo in classe giusto in tempo.

La lezione di letteratura inizió un minuto dopo il nostro arrivo,e a quella seguirono Inglese e Arte .

La giornata passò piuttosto in fretta e quando io e Alex arrivammo a casa mia non era nemmeno troppo tardi,aspettammo mio fratello e mia sorella e mangiammo insieme.Alex rimase a pranzo da noi in modo da studiare insieme durante il pomeriggio,e aiutarmi a scegliere i vestiti per la festa.

Avevo già chiesto ai miei genitori il permesso,non essendo in città avevano esitato un po',ma riuscii a convincerli.

Ignorammo completamente lo studio e Alex iniziò a tirarmi in testa roba dal mio armadio dicendomi di provarla,portandomi così a provare vestiti per tutto il pomeriggio.

Il mio armadio non era pieno di roba costosa e vestitini di lusso,anzi si potrebbe dire il contrario.

Alla fine optai per dei jeans e un top con un classico blazer,il tutto completato da un paio di converse,che stanno bene con tutto.

Alle 7:30 il mio migliore amico se ne andò,dicendomi che mi sarebbe passato a prendere mezz'ora dopo per accompagnarmi alla festa.

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Alex,come promesso,venne a prendermi in tempo e arrivammo sul posto.Una lunga via colma di villette a schiera.Entrando notai subito un tavolo stra colmo di alcolici circondati da una ventina di ragazzi già mezzi ubriachi,Alex mi lasciò sola per andare a salutare una certa "Alice" quindi telefonai alle mia amiche in cerca di compagnia.

Mary era seduta su uno sgabello di fronte a Ellie che,apparentemente poco sobria,era seduta sulle ginocchia di un ragazzo che avevo l'impressione di aver già visto.

Poco dopo Alex arrivó accanto a noi dicendo con un tono quasi interrogativo alla fine,

"Scusa Molly se ci ho messo tanto,ciao ragazze e ehm...Calum"

Calum,ecco come si chiamava.Dopo il saluto di Alex il tutto fu seguito da un lungo bacio,dolce e assurdo nello stesso tempo.Assurdo per me,non li avevo mai visti insieme.

Due minuti dopo aver chiacchierato un po' con i miei amici mi alzai e andai a prendere un drink,tutto questo il più lentamente possibile dato che la conversazione con loro si stava facendo un po' troppo personale.

Il tavolo degli alcolici era coperto da una tovaglia di carta rossa,ero sicuramente l'unica non ancora ubriaca che si avvicinava alle bevande.

Presi un bicchiere di semplice coca-cola e mi fermai a berlo guardandomi attorno,la cosa era piuttosto carina.

C'era un parquet di legno scuro che sembrava appena lucidato,le pareti erano bianche e accanto alle scale c'era un pianoforte bellissimo,rovinato dai tanti bicchieri di carta posati al di sopra dagli ospiti.

"Ciao"
Sobbalzai,un ragazzo biondo con un piercing sul lato sinistro del labbro inferiore mi aveva appena fatto prendere quello che mi sembrò lo spavento più grande della mia vita.

"Ehm...ciao"dico un po' insicura
"Sono Luke,tu sei?"
"Molly"
"Ti stai divertendo?"
"Abbastanza"
"Non sembra, sembri così sobria con quella Coca Cola in mano in mezzo a tutto questo alcol"
Touchè
Il suo tentativo di fare conversazione mi mise un po' a disagio e finito il mio bicchiere cercai di tirar fuori una scusa tentando di non sembrare troppo scortese.
"Bene beh...io dovrei tornare dai miei amici"
Lui non si mosse,rimase a fissarmi come se avessi detto chissà cosa. Mi voltai ma mi fermai dopo un passo,dal niente dissi la cosa che sembrava più sensata,un po' per cortesia,non mi aspettavo certo una risposta
"se vuoi puoi venire anche tu"
Cercai di svincolarmi,ma lui non sembrò contrario e mi rispose con un tranquillo
"Va bene"

Non Appena ebbe accettato Luke mi tenne per un polso per non perdermi tra la folla e lo diressi lì in mezzo ad altri ragazzi,ero assolutamente in imbarazza davanti alla sua noncuranza.

Notai subito Alex accanto a quella che mi sembra di aver capito che si chiamasse Alice. Ellie era ancora tra le braccia di Calum,lui sembrava più ubriaco di prima e lei sbronza, tra le braccia di un ragazzo che non aveva visto più di un paio di volte.E infine Mary (futura gattara)sola soletta.

Alzando lo sguardo vidi Michael-il barista della mattina-farsi spazio tra la folla seguito da Ashton.

Menomale che dovevo distrarmi.

Ashton sembrava già brillo e si trascinava dietro l'amico,Michael no.

I due ragazzi si unirono al cerchio insieme ad altri,forse amici di Calum o forse solo finiti lì per caso. Una voce da dietro uno di loro propose di giocare al gioco della bottiglia perché "di bottiglie vuote ce ne sono tante" e,davanti all'approvazione generale,in pochi minuti il gioco iniziò.Io ero seduta accanto a Luke che ad ogni obbligo mi faceva morire dal ridere con i suoi commenti.

Nel giro di pochi minuti Ashton era già stato protagonista di svariati obbligo: mi sentivo come un bersaglio per freccette.

Alex mi lanciava occhiatine preoccupate,e io scrollavo le spalle per non farlo preoccupare,ciò che stava dietro a quel semplice movimento era tristezza,forse anche un po' di disgusto.

Ero sul punto di chiedere a Alex di riaccompagnarmi a casa quando una voce spezzò i miei pensieri: era Michael,ma le sue parole non erano rivolte a me.

"Ashton"
"Dimmi amico"

Si capiva che l'alcool si era impossessato di metà del suo cervello,lo sentivo nella sua voce.

"Verità o obbligo"
"Obbligo"

"Bacia la ragazza alla tua destra,20 secondi"

I miei occhi piombarono sul mio migliore amico instintivamente e dopo aver sfiorato il suo sguardo,abbassai il mio.

Inizialmente pensai che non dovevo farmi problemi,ma quando i miei occhi caddero su Ashton qualcosa esplose in me,e quel conto alla rovescia mentre si baciavano peggiorava la situazione. Avevo visto fun troppo ed ero stanca e piena.

Mi alzai in piedi e Luke-ancora seduto dov'era da quando eravamo lì-mi prese la mano come a chiedermi dove stessi andando,non arrossii perché avevo altri pensieri per la testa,ma mi lasciò perplessa la sua attenzione. Ad ogni modo staccai la mia mano da quella del biondo e mimai un "niente",poi con passo veloce presi una lattina di coca-cola dal tavolo dei drink e uscii.

Welcome back smile||l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora