|10|Heartless Chief|

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Sono rimasta impressionata dal racconto di Hiccup.
Ha avuto un passato così oscuro e tormentato... come ha fatto ad andare avanti?

Sono immersa nei miei pensieri quando mi accorgo che la terra ha iniziato a tremare leggermente.
Poi molto più forte.
Il panico mi attanaglia e faccio per chiedere spiegazioni ad Hiccup, quando esplode un fischio assordante.
Il ragazzo si porta subito le mani alle orecchie, gridando, piegato in due dal dolore.

"Astrid! Nas-nasconditi e non farti vedere per NESSUN motivo!!"

"Ma tu-"

"HO DETTO VAI!"

Mi guardo velocemente intorno.
Vedo un cespuglio poco distante da me e mi ci tuffo dentro.

Guardando attraverso i rami e le foglie vedo Hiccup barcollare, cercando di restare in piedi.

"PADRE, BASTA!!" Grida.

"E perché mai?" Risponde una voce profonda dal nulla.
"Io non prendo ordini da nessuno." Aggiunge, sottolineando l'ultima parola.

"In fondo sono il vostro unico erede, mi conoscete fin meglio di me stesso, e se mi uccidete ora chi starà a capo del villaggio?"

"Conosco molta gente che saprebbe fare meglio di te alzando semplicemente un dito."

È assurdo quanto l'ex Capovillaggio sappia essere spietato.... in questo momento vorrei poter saltar fuori e difendere il ragazzo, perché nonostante non lo dia a vedere, so che si sente distrutto...

"Dove siete, padre?" Chiede il ragazzo-drago.

"Proprio davanti a te."

Vedo gli occhi verdi del ragazzo spalancarsi e subito si mette in ginocchio tenendo la testa bassa, come se aspettasse di essere giustiziato.

"Ma che bravo il mio ragazzo, hai imparato il rispetto...
Vedo che la lezione è servita a qualcosa."

Vedo Hiccup sfiorare con una mano la sua protesi metallica.

'Non ci posso credere...'
Non era abbastanza ammazzare il suo migliore amico e affogarlo nel suo sangue?
Ma ovviamente no.
Doveva anche privarlo di metà della sua gamba sinistra.
E non voglio sapere cosa sarebbe capace di fare pur di ottenere la sua completa sottomissione e la sua obbedienza...

"Hiccup, lo senti anche tu?" Dice ad un tratto Stoick, guardandosi intorno.
"C'è odore di Angelo."

"N-no padre... io non sento nulla..."

"Tsk, non avevo dubbi: anche una formica avrebbe più fiuto di te..."

Noto che Hiccup abbassa gli occhi.
Sono così dispiaciuta per lui...

"Sì, è sicuramente un Angelo..." Continua l'ex Capovillaggio, come se annusasse l'aria.
"...ed è vicino..."
Sorride.
Poi si volta nella mia direzione e inizia a camminare lentamente.
Nella sua mano inizia a crearsi dal nulla un'ascia a doppio taglio con entrambe le lame affilate come rasoi e macchiate di sangue.

Sento il mio cuore battere all'impazzata, e ho paura che Stoick possa sentirmi a causa del suo TUM-TUM incessante e veloce.

Un istante dopo mi ritrovo a mezz'aria, con la grande mano dell'ex Capovillaggio intorno al collo.
Faccio fatica a respirare e lo sguardo dell'uomo sembra dirmi 'muori.'... e molto probabilmente è davvero così.

"Chi è lei?" Dice ad alta voce Stoick.

"Lei è... uhm..."
Hiccup sembra andare in panico interiormente.
Poi abbassa lo sguardo e chiude gli occhi. Quando li riapre le sue pupille sono strette e affusolate come quelle di un rettile, le labbra piegate in un sorrisetto sbieco, e ha un'espressione degna di un maniaco.
"Lei è la mia prigioniera, padre."

Spalanco gli occhi a quella affermazione, ma anche perché inizia a mancarmi l'aria.

"Una prigioniera, eh?"

"Sì, ma ora ti prego di lasciarla andare, altrimenti morirà strozzata."

"E allora?"

"È la mia unica fonte di informazioni rispetto ai piani degli Angeli, e se muore lei tutti gli altri ci attaccheranno in massa."

Stoick sbuffa e molla la presa.
Cado a terra tossendo e respirando affannosamente.

"Dove sono le sue ali?" Chiede sospettoso l'uomo.

"È una novellina, non sa ancora volare."

"E cosa sei riuscito a scoprire finora?"

"Nulla. Non si decide ad aprir bocca."

Stoick mi rivolge uno sguardo pieno d'odio, rancore e disprezzo.
Uno sguardo più che truce.

"Torturala."

"Cosa?!"
Hiccup punta i suoi occhi su di me.

"Feriscila, affogala, dalle fuoco, non mi interessa.
Voglio quelle informazioni.
E se la prossima volta che incrocierai la mia strada non vedo nemmeno una cicatrice o una scottatura sulla sua pelle, considerati morto."
Stoick si gira verso il ragazzo.
"Letteralmente." Sibila.

(Sospesa) Il Mio Incubo Personale ~ HiccstridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora