C.3

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"Che palle, pure i posti vicini sull'aereo!"

Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti mentre gli altri passeggeri ci guardavano male. Sascha si sedette accanto a me.
"Non cercare di fare amicizia!" sibilò, poi si mise le cuffie.

Il pomeriggio lo passammo sull'aereo a dormire.
Quando mi svegliai era notte fonda. Ero appoggiata al finestrino a guardare le stelle, mentre i miei pensieri viaggiavano insieme alle nuvole che vedevo.
"Se fai una foto dura di più" sussurrò qualcuno dietro di me. Mi voltai e con mia grande sorpresa notai che era Sascha.
"Mi rivolgi la parola?" chiesi alzando un sopracciglio. Lui ignorò quella mia frase e guardò fuori dal finestrino.
"Bello eh?" sussurrò assorto.
"Si..." risposi confusa da quel suo cambio improvviso di comportamento.
"Così bello e così doloroso" disse poi. Lo guardai senza capire.
"Doloroso?"
"Si. Il cielo è stupendo, ma ci divide dalle persone che amiamo. Tra noi e l'altra persona ci sarà sempre un pezzo di cielo. A volte anche troppo grande..."
Lo guardai negli occhi.
"Hai qualcuno lontano?"
Lui non rispose subito. Rimase fermo in silenzio a guardare le stelle.
"Si."
C'era qualcosa nel suo tono che mi diceva che non voleva parlarne... ma sentivo anche che infondo era l'unica cosa che voleva fare, buttare fuori tutto. Non lo faceva per paura di non essere capito, forse. Lo facevo anche io.
"Io ci sono" sussurrai. Lui mi guardò negli occhi e per un attimo mi sentii come un libro aperto. Mi sentivo come se con il suo sguardo potesse leggermi dentro, come se gli stessi mettendo in mano il cuore per fargli vedere tutto quello che avevo passato e tutto quello che provavo e pensavo. Era come se mi avesse spogliata con lo sguardo senza neanche farlo apposta. Non mi ritrassi subito da quello scambio di sguardi, ma lo feci dopo qualche secondo, come se volessi chiudermi a riccio e tenerlo lontano da ciò che poteva vedere nei miei occhi.
Con la coda dell'occhio vidi che anche lui spostava lo sguardo da un'altra parte. Quella conversazione sprofondò nel silenzio più totale. Mi sentivo come se avessi detto tutto e allo stesso tempo niente.
Possono due occhi che non hai mai guardato veramente farti provare queste sensazioni?
Sospirai e appoggiai la testa contro il sedile. Chiusi gli occhi e lasciai che i pensieri e le emozioni volassero via, per lasciarmi vuota a dormire.
Non sogniai nulla.
Come sempre.

Una scossa improvvisa mi fece aprire gli occhi. Per un attimo pensai che l'aereo avesse avuto un guasto, ma per fortuna no. Era solo Sascha che mi scuoteva violentemente per farmi svegliare.
"Finalmente! Bella addormentata, siamo arrivati" sbuffò. Dov'era finito il Sascha che avevo conosciuto la notte? Mezza intontita presi i bagagli e lo seguii fuori, dove una donna bionda in carne ci aspettava accanto ad un'auto molto bella e di sicuro costosa.
Un altro viaggio in silenzio. Era assordante.
Non ci volle molto per arrivare in hotel, per fortuna.

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Grazie mille per il supporto che mi state dando❤cercherò di aggiornare più spesso💗bacini

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Lovin' you ain't easy || Sascha Burci-LaSabriGamerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora