Aprì leggermente gli occhi, dalla finestra proveniva una luce molto intensa. Mi accorsi solo dopo del sottofondo che c'era in quella stanza: le onde del mare.
Ah già, ieri sera eravamo venute a casa di Lucy.
Ieri sera c'è stata la festa, ma non ricordo esattamente nulla.Allora, aprì gli occhi e quando cercai di alzarmi, mi accorsi che qualcosa o meglio dire il braccio di qualcuno mi bloccava.
Il suo braccio mi teneva stretta, e la mia schiena aderiva al suo torace mentre le nostre gambe erano intrecciate.
Cosa cazzo era successo ieri sera?
Merda merda e merda, non potevo esserci realmente andata a letto, non con lui almeno.Mille pensieri iniziarono a passarmi per la testa, finché lui non si svegliò, a differenza mia però era tranquillo.
"Buongiorno." disse sorridendomi.
"Ehm...buongiorno a te."
Notando chiaramente il mio imbarazzo con uno sguardo comprensivo e abbastanza titubante mi disse:
"Fammi indovinare, non ti ricordi nulla di ieri sera eh ?"
Annuì, impaurita di quello che avevo potuto fare, avevo seriamente bevuto così tanto da non ricordare nulla."Fine del racconto." disse ridendo.
"Mi vuoi seriamente dire che ho combinato tutto ciò ieri sera?" chiesi a mia volta ridendo.
Infondo non avevo combinato nulla di che, oltre ad aver insultato alcune ragazze che mi lanciavano delle occhiatacce, aver detto a una vecchia "amica" che l'ho sempre trovata una persona disgustosa e ho vomitato sulla t-shirt di un ragazzo che ci stava provando con me a quanto mi ha detto Sammy."Una cosa sola non ho ancora capito."
"Chiedi pure Vic."
"Prima di tutto non chiamarmi Vic, odio quel nomignolo."
"Lo so bene, me lo hai detto ieri sera." mi interruppe.
"Chi ti ha detto cosa?" chiesi sconvolta e preoccupata.
"Tu, sai abbiamo parlato molto ieri sera."
O mio Dio, chissà cosa gli avrò mai detto, se solo avessi bevuto meno nulla di tutto ciò sarebbe successo."Tranquilla, hei.
Non hai detto nulla di male, semplicemente mi hai parlato di te, e un pò della tua vita." disse lasciandomi un leggero bacio.
Ma ora come ora non mi interessava molto quel bacio.
"Quanto un pò della mia vita ?" dissi ormai quasi urlando.
Sembrava deluso e arrabbiato a quella mia domanda ma non rispose, continuò solo a osservarmi con disprezzo.
Fantastico, proprio adesso che iniziava a interessarmi un ragazzo che tra l'altro non sapevo nemmeno cosa ci avevo combinato la sera precedente, se ne sarebbe andato via.
Mi avrebbe abbandonata e giudicata, come tutti.Lui però non disse nulla, ma continuava a fissarmi negli occhi.
"Vattene." furono le uniche parole che riuscì a pronunciare.
"Perché dovrei scusa, Victoria cazzo fermati e rifletti un' attimo.
Non puoi dirmi di andarmene, parliamone cazzo.
Me lo hai detto ieri sera, sei ferita, senti la necessità di qualcuno al tuo fianco, ma hai paura di soffrire ancora.
Lo so, so anche bene come ci si sente.
Ma non puoi creare una corazza appena qualcuno cerca di starti vicino, non fa bene a te e nemmeno a chi ti circonda.""Aprirmi per cosa? Per farti capire che persona sono? Così che tu capisca i miei punti deboli?
Oh andiamo, sei come tutti gli altri, vi credete tanto speciali ma alla fine siete tutti fottutamente uguali.
Fate finta di voler capire, fate finta di innamorarvi, arrivate ai vostri scopi, fante finta di essere ancora innamorati e una volta stufi o che sapete la verità su di me ve ne andate da dove siete venuti, perché non sono quello che volete."
"Pensi seriamente questo? " mi chiese incazzato.
"Ti risparmio la fatica di provare a starmi accanto, ho una figlia.
Sono una madre single con una figlia da crescere.
Ora penserai che sono una puttana e così finirà questa storia."
"Lo so e questa cosa di far finta di capire, di innamorarsi ecc me le hai già detta ieri sera. Non sei una puttana e questa storia non finirà, non così almeno. " disse con tono impassibileCazzo, ieri sera avevo davvero parlato tanto.
"Non sono come gli altri." disse.
"Cosa ti importa di me, andiamo mi conosci solo da ieri sera." dissi con un filo di voce, forse più per convincere me che lui.
"Te l'ho detto, mi sento a mio agio con te, e per questo ho intenzione di conoscerti, cercare di starti accanto. Non so quanto ti ricordi di ieri sera ma dopo un po' che ballavamo siamo usciti, poi mi hai detto che avevo qualcosa di speciale secondo te, e poi..""Poi che cosa?" chiesi curiosa, con ormai un tono di voce basso. "Ti ho baciata, perché ero stufo di mantenermi lontano dalla tue labbra. Dio mi mandi in tilt." disse. "Così abbiamo continuato a baciarci finché non hai deciso di andare in camera di Lucy. Ci siamo quindi distesi e mi hai raccontato di te fino a quando non ti sei addormentata tra le mie braccia. Non mi sentivo così bene con una ragazza da tempo Victoria. L'ultima cosa che voglio è ferirti, credimi. Non so come, ma già ci tengo a te."
Sembra sincero, ma ho detto sembra.
"Non sei la solita ragazza, hai qualcosa di diverso.
E Dio se quel qualcosa mi piace."Potrei dargli una possibilità infondo.
È un bel ragazzo, sembra quasi del tutto sincero e poi vabbè già da ieri sera qualcosa in lui mi attirava.
"Al primo passo falso che fai, ti castro."
A quella mia affermazione mi sorrise, venendomi in contro per abbracciarmi dolcemente."Il primo giorno libero che hai, io te e Alexandra usciamo."
Sorrisi, gli avevo appena dato il via libera e lui aveva già pensato di portare anche Alex con noi.Che ne pensate di questo nuovo capitolo? 😏
Spero vi piaccia, e come sempre lasciate una stellina se così è stato!
Grazie mille per le visualizzazioni.
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Forget Me. (Sospesa)
FanfictionNon c'è cosa migliore e straziante allo stesso tempo di vedere il sorriso di mia figlia, quel sorriso preso dal padre. L'unica persona di cui io mi sia mai veramente innamorata, e solo Dio sa quanto sento la mancanza di lui e di tutto ciò che lo rig...