Quella volta Luke non fu stupito di svegliarsi nel letto di Michael, ormai conosceva bene quelle lenzuola verde acqua e quei cuscini neri conoscevano fin troppo bene il volto addormentato del biondo. Tutto quello succedeva da quasi una settimana, dopo la notte della festa Luke per non disturbare sua madre alle quattro del mattino, aveva deciso di dormire in camera di Michael che era più distante. Solo che poi tutto quello era diventato abitudine, la seconda notte Luke aveva usato la scusa di non riuscire a dormire perché papà russava e Mikey da bravo fratello gli aveva fatto spazio, la terza notte invece gli aveva detto di aver fatto un brutto sogno dove moriva, la quarta il ragazzo aveva aperto le coperte senza chiedere né se e né come. Solo che quella mattina c'era una differenza, era stato svegliato da Michael che intonava le note di Drown, quando si girò il sole si rifletteva debolmente sul volto del ragazzo alla chitarra, lasciando che quei raggi dessero al suo volto una luce completamente diversa, quasi angelica. Fece finta di dormire quando Michael alzò lo sguardo, non voleva che smettesse di suonare quella melodia –Lo so che sei sveglio- Luke sorrise senza aprire gli occhi –Sei bravissimo, sai?- il ragazzo con i capelli blu sorrise –Grazie...tu sai suonarla, vero?- l'altro annuì, mentre si metteva a gambe incrociate, vide Michael avvicinarsi al letto e sedersi ai piedi –Suona tu- Luke ne fu ben lieto, sorrise afferrando la chitarra di ciliegio adagiata sul grembo del più piccolo. In realtà non aveva la più pallida idea di cosa potesse suonare, c'era solo uno spartito che conosceva bene, così decise di suonare quella canzone. Michael lo guardò incuriosito mentre ascoltava, non la conosceva, eppure era bellissima si sentiva come se gli stesse scavando dentro, come se la missione di quelle note era trovare il cuore e i pensieri più remoti di ogni singola persona lì dentro. Lo faceva sentire un casino e consapevolmente anche un perfetto disastro. Dopo un po' alle note strimpellate solitariamente si aggiunse un sussurro di Luke, iniziò a cantarla anche, perché un testo ce l'aveva in realtà. –Più forte, Rob- il biondo sorrise aumentando il volume della voce.
Il ragazzo con i capelli blu rimase spiazzato, perché le parole della canzone lo descrivevano maledettamente bene e non voleva che fosse così. Non voleva che una singola canzone descrivesse il casino che aveva dentro, era sbagliato e confortante allo stesso tempo, forse. Quella canzone lo facevano sentire esposto, troppo, così tanto da fargli portare la testa tra le mani e iniziare a piangere. Soprattutto per quella strofa , perché anche il suo sangue era fatto di sbagli e voleva davvero dimenticare chi fosse per ricominciare. Luke si accorse dello stato di Michael solo quando intonò l'ultima parola –Di chi è?- disse continuando a tenere la testa intrappolata nella sua presa –Una band newyorkese- . Lo aveva ridotto in quel modo solo con una canzone, Michael era così fragile e nemmeno lui stesso se ne accorgeva. –Come si chiama? La canzone dico.- il biondo sorrise avvicinandosi al fratello –Jet Black Heart, ti piace?- l'altro annuì –troppo- aggiunse poi in un sussurro, prima di alzarsi asciugandosi le lacrime e scappando fuori da quella casa.
Dire che Luke fosse preoccupato probabilmente era un eufemismo. Era da quella mattina che non vedeva Michael, lo aveva aspettato in camera, aveva detto alla madre di stare male pur di rimanere a casa ad aspettarlo. Gli aveva mandato un sacco di messaggi, gli aveva chiesto scusa, per cosa poi non lo sapeva nemmeno lui. Niente, era sparito. Per quanto volesse ancora rimanere alla finestra aveva promesso ad Ashton che sarebbe andato alle prove della band, prove inutili oltretutto. Decise che per quel giorno ci sarebbe andato solo, prese la macchina e prima di raggiungere la scuola setacciò tutto il quartiere, arrivò più sconsolato di prima, perché di Michael non c'era alcuna traccia. Si illuminò solo quando vide il riccio, probabilmente era a casa sua –Ashton!- urlò in mezzo al corridoio principale, l'altro ricambiò con una gesto della mano –Robert, tutto okay?- scosse la testa –No, Michael è sparito da stamattina. Tu sai se è con Calum?- anche quella volta il ragazzo di fronte a Luke si irrigidì –No- il biondo si grattò il mento perplesso –Ne sei sicuro?-
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Il posto dei santi; Muke
FanfictionCoraggio e paura. Voglia di vivere e voglia nascondersi. Le stelle e la terra. Il verde e il blu. Due protagonisti, due storie diverse, tanti fraintendimenti. Troppi baci. //Michael Clifford- 20 Luke Hemmings- 21 Robert Clifford- 18 Gwen - 21//