I NEED YOU.||H.S||

9.Maybe one day

Quando varcai la soglia dell'appartamento di Niall, trovai il biondino impegnato a guardare qualche programma in Tv, e nel mentre mangiava ali di pollo -che sicuramente aveva comprato da Nando's-. Ma di Harry nessuna traccia.

Niall continuava a guardare la Tv senza accorgersi che ero arrivata.Per cercare di attirare la sua attenzione, mi schiarì la voce e feci un colpo di tosse. Lui sembrò confuso, risi alla scena. Non appena mi vide con un salta fu subito giù dal divano, poi come suo solito venne verso me e mi abbracciò e io ricambiai immediatamente. Per ora non amavo tanto il contatto fisico, ma è come se all'improvviso, in quel momento avessi bisogno di qualcuno che riuscisse a farmi star bene, e lui era una di quelle persone che ci riuscivano.

Gli devo molto, perchè lui mi ha sempre, e dico sempre, dato tutto ciò che aveva e io lo prendevo senza dargli nulla in cambio, ed è proprio per questo che mi sento una cattiva persona. Lo strinsi più forte a me, volevo cercare di farlo sentire bene, proprio come lui faceva sentir bene me. Pensai tutte le cose belle che aveva fatto per me, mentre lo abbracciavo e questo bastò per far si che le mia guance iniziassero a rigarsi col le lacrime che avevano iniziato a scendere nel mio viso. Odiavo non saper trattenere le mie emozioni, quando ce n'era bisogno.

Tirai su col naso, cercando di non fargli capire che stavo piangendo, ma ovviamente solo dopo mi resi conto che facendolo attiravo la sua attenzione, e infatti fu quello che successe. Sono una stupida.

Mi allontanò dall'abbraccio per guardarmi in faccia, mentre io cercavo di non fargli notare le mie lacrime. Lui era uno dei pochi che mi aveva visto nei miei momenti anche peggiori, mi aveva visto più volte con le guance rigate e gli occhi rossi, ma in un certo senso non mi piaceva che le persone, anche a me intime, mi vedevano in questi momenti di debolezza, dove le emozioni negative erano quelle che si facevano avanti, stimolando le tue ghiandole lacrimali.

Fanculo a questi momenti di debolezza.

Certo, adesso non ero nel bel mezzo di un pianto isterico o altro, ma così come ero messa , mi sentivo inferiore, anche difronte a Niall.

"Ab qualcosa non va?" Chiede preoccupato, alzando la sua mano per sfiorarmi la mia guancia rigata dalle lacrime. C'era qualcosa che non andava in me sicuro, perchè era strano come un solo ricordo, pensiero possa causare un reazione su di me. Reazione negativa, che è riuscita a scatenare un pianto, sebbene in quel momento ero felice, e avevo voglia di un solo abbraccio che alla fine era stato proprio quello che mi fatto crollare. Ecco un dei miei difetti: un secondo prima felice, il secondo dopo depressa. Lunatica, proprio come lei

"Niall, va tutto bene, è che io non ho mai fatto nulla per te e tu... be' tu continui a starmi vicino, senza che io ti costringa e non riesco lo stesso a darti nulla...non capisco il perché continui a sopportare." Singhiozzai, e mentre parlavo si faceva sentire sempre di più una fitta nel petto. Lui in un primo momento sorrise e continuava ad accarezzarmi la guancia e io lo guardavo confusa. Come riusciva a sorridere, quando io gli ho detto che sono un casino che lui continua a sopportare?

"Abigail vuoi sapere il perché ti sopporto?" Sorrise, e io annuì debolmente alzando piano, piano lo sguardo verso lui, fino a quando non incrociai i suoi occhi. "Abigail, io ti sopporto perché, anche se siamo migliori amici, tu rimani lo stesso quella ragazza di cui mi sono innamorato tre anni e mezzo fa, e so che questo amore non è corrisposto, ma al cuor non si comanda, e poi sinceramente preferisco essere il tuo migliore amico, mi fa sentire più vicino a te." Mi sorrise, e dai suoi occhi si poteva capire che era deluso, dal fatto che l'amore non fosse corrisposto. Questo è uno dei discorsi che riesce a lasciarmi senza parole e per lasciarmi senza parole devi essere davvero bravo a esprimerti o a dichiarare qualcosa. Non dissi nulla, solamente mi sporsi ad abbracciarlo e dopo esserci staccati, mi tolsi la giacca e l' appesi nel appendi panni.