Theo e Steph erano passati a prendermi per andare alla festa della 'cara' Lexy. Sinceramente non avevo così tanta voglia di andare, ma era sabato e volevo svagarmi, fare qualcosa di diverso,che alla fine tanto diverso non era benché ormai era una routine andare ogni settimana a una festa diversa, per festeggiare qualcosa, divertirsi, fare caos, ubriacarsi, pomiciare e tutte le cose pazze e non che potevi fare in queste feste.
Questa, però, era una delle mie prime volte negli ultimi quattro anni di college, che andavo a festeggiare in una delle così dette 'multicase' o meglio confraternite, ovvero una grande villa, dove vi erano numerose camere da letto, ognuna appartenente ai membri di essa. In questo caso i membri della confraternita erano i giocatori di football, le ragazze cheerleader e anche ragazzi molto conosciti a scuola,in poche parole i ragazzi popolari, o meglio ragazzi che vogliono solo 'divertirsi'.
Uno di questi? Calum Hood.
Anche detto 'The King', soprannominato così, poiché era considerato il re delle feste e soprattutto della confraternita. Non faceva parte della squadra di football, era semplicemente un ragazzo molto, e accentuo molto conosciuto.
Era presente in ogni festa e quando se ne stavano svolgendo due contemporaneamente lui faceva avanti e indietro dall'una all'altra. Le uniche volte in cui si assentava era perché aveva da fare con qualche ragazza.
Come ragazzo era carino, ma non di certo il mio tipo. Troppo arrogante, si approfittava della gente, usava le ragazze e la cosa che proprio odiavo di lui, faceva uso di sostanze stupefacenti. Se c'era qualcosa che odiavo dei ragazzi era proprio questa, proprio non riuscivo a sopportare che le persone facessero ciò, che cosa raggiungevano una volta fattosi di quella robaccia? provavo solo disgusto per questo tipo di persone.
Certo, non dico che alla nostra età non bisogna provare nuove cose, o altro, parlo io che per prima al primo anno di college ho fatto uno spinello, del quale non ho un ricordo molto piacevole, visto le conseguenze che ebbi il giorno dopo,me è meglio non trattare questo argomento.
La confraternita, però, non veniva quasi mai considerata, dato che la casa di Lexy era quasi sempre a disposizione e siccome veniva vicina a tutti, compresi i ragazzi dei dormitori che si trovavano dentro la scuola, era ormai quella la vera casa delle feste.
Durante il tragitto per arrivare lì, avevo un pensiero continuo che continuava ad assillarmi e farmi attorcigliare lo stomaco :
Harry sarebbe venuto?
Al solo pensiero di Harry, iniziai a sorridere quasi spontaneamente, ricordandomi delle giornate passate assieme, iniziai ad arrotolarmi ciocche dei capelli tra le dita e guardare fuori dal finestrino dell'auto , e sentivo dentro me una sensazione strana, quasi un miscuglio di tante emozioni che ne formano una sola, un emozione difficile da esprimere a parole, ma abbastanza percepibile.
Smettila di far finta di essere innamorata, non lo sei.
Come poteva mancare l'intervento della mia cara amica coscienza, era ovvio che non ero innamorata di Harry insomma ci conoscevamo soltanto da un mese, una persona non si può innamorare subito, prima bisogna conoscere bene quella persona e il resto si vedrà.
Cominciai a schiaffeggiarmi piano la testa, in modo tale che potessi mandar via la domanda che mi assillava e soprattutto il suo maledetto sorriso, che si presentava ogni qual volta che lo pensavo.
"Abigail, stai bene perché ti picchi?" Mi chiese Steph ridendo, guardandomi con un sorrisone in viso e io non feci altro che cercare di giustificarmi con qualcosa, per non sembrare stupida. Ah no.. ero stupida. Di certo non potevo dirle che Harry continuava ad essere presente in tutti i miei pensieri.
STAI LEGGENDO
I NEED YOU.||H.S||
FanfictionHarry Styles,un ragazzo diciannovenne descritto come menefreghista e stronzo, si trasferisce in un college dove incontra Abigail Smith. Abigail è una ragazza ribelle , ma allo stesso tempo dolce e amichevole con il suo gruppo di amici e con le perso...