Titan High School♡[Eren×Mikasa] COMPLETA

Capitolo 4

MIKASA'S POV

Dopo il pranzo insieme al gruppo mi dirigo verso la palestra dove si tiene la lezione di ginnastica.
Annie mi accompagna nello spogliatoio femminile dove ci sono già molte ragazze che si stanno cambiando.
Mi cambio velocemente anch'io, ma non mi tolgo la sciarpa che ho indossato tutto il giorno.
Esco dallo spogliatoio e mi ritrovo in una grande palestra con il pavimento di parquet e molti attrezzi sparsi in giro.
Alcuni ragazzi sono seduti su una panchina a lato del campo e un gruppo di ragazze sta facendo dei passaggi con una palla.
Appoggiato ad una parete c'è Eren, o almeno il ragazzo che si è presentato a me come tale, ma è diverso da questa mattina, sembra un'altra persona.
I suoi grandi occhi verdi sono nascosti da un paio di spessi occhiali da lettura, sul sopracciglio e il labbro porta dei piercing ed a differenza degli altri non ha la divisa da palestra. Ma anche il suo sguardo è diverso, é quasi spento, senza vita.
Mi faccio coraggio e decido di andare a ridargli la sciarpa che mi ha prestato.
Non faccio in tempo a fare nemmeno un passo quando mi si para davanti la ragazza dai capelli corvini di questa mattina insieme alle sue due amiche che sembrano quasi le sue guardie del corpo da come le stanno alle calcagne.
"Forse,carina,non te l'hanno detto ma Eren è off limits" sibila lei. Ho avuto la conferma che lui è Eren, lo sapevo che non stava mentendo.
"Off limits?"ripeto incredula.
"Si, ciccina, Eren è solo mio e nessuno lo può toccare!! E ora vai con le altre ragazze a palleggiare!!" ordina lei con tono perentorio.
"Hey Sophie, stai di nuovo dando noia a qualche ragazza?"chiede una voce maschile, a me nota, da dietro la ragazza.
Lei si gira e saltando va ad abracciare Eren che cerca di allontanarla schifato ma non riesce nel suo intento.
Quando incrocia il mio sguardo la sua espressione da duro, che ha tenuto per tutto il tempo e che non lo faceva sembrare il ragazzo di questa mattina, diventa più cupa.
"Hey, giappominchia cos' hai da guardare con il tuo sguardo ebete?"mi ringhia lui.
Cosa? Cos'ha detto? Vi prego ditemi che ho sentito male!! Lui non può aver detto una cosa del genere!! Non me lo aspettavo proprio!! Almeno non da lui...
Per tutta la mia misera vita mi hanno preso in giro con quell'assurdo nomignolo, ho sempre fatto finta di niente e me ne sono fregata, ma ormai non riesco più a incassare e stare zitta...
Con passi pesanti e i pugni stretti lungo i fianchi mi dirigo verso la coppietta.
Con una manata spingo via Sophie che cade a terra con un tonfo.
Tutti i ragazzi in palestra iniziano a guaradarci.
Prendo Eren per il colletto della felpa che indossa e sollevandolo da terra lo spingo verso il muro.
"Come. Hai. Osato. Chiamarmi!?"sibilo con il mio viso a pochi centimetri dal suo.
La sua espressione annoiata non cambia neanche di un millimetro.
"Giappominchia. Perchè? Ti dà noia?"sibila a sua volta avvicinando la sua faccia ulteriolmente alla mia.
Calde lacrime iniziano a rigarmi il volto, mollo la presa e corro via piangendo.
Mi chiudo nel bagno dello spogliatoio femminile e mi copro il volto con la sciarpa che Eren mi ha dato cercando di convincermi che quel ragazzo non é lui.
Non può essere lui.
No, no, no e poi no!!
Non posso essermi innamorata di uno come lui... possibile che questa mattina stesse recitando!? Possibile che Jean e gli altri abbiano ragione?! Possibile che il ragazzo che mi ha rubato il cuore me l'ha appena distrutto!?

POV'S JEAN

Quel Jaeger, come ha osato chiamare in quel modo Mikasa!! Argh, non gliela farò passare liscia, gliela farò vedere io!!
Prima però sarà meglio andare a vedere come sta Mikasa.
Per fortuna il professore non è ancora arrivato e non ha visto lo scontro fra Mikasa e Eren.
Mikasa è corsa via piangendo nello spogliatoio femminile, non me ne frega niente se io non ci posso entrare, ci vado lo stesso!
Mi dirigo dentro lo spogliatoio sotto gli sguardi sorpresi di tutti.
Sento dei shinghiozzi provenire da uno dei bagni, apro la porta e trovo Mikasa seduta con la schiena contro una parete, rannicchiata con le gambe fra le braccia e la sciarpa che le copre gran parte del viso.
Mi si stringe il cuore a vederla in quello stato, é stato amore a prima vista questa mattina e non voglio che lei soffra a causa di uno sbruffone come Jaeger!
L'aiuto ad alzarsi e la stringo in un forte abbraccio.
Lei, confusa dal vedermi lì, non ricambia subito l'abbraccio ma poi anche lei mi stringe forte a se ed inzia a piangere sulla mia spalla.
Non dovrei essere felice, ma mi sento il ragazzo più fortunato al mondo a poter tenere fra le braccia una pietra preziosa come lei.
"Non ti preoccupare, ci penserò io a sistemare quella carogna, non sprecare le tue lacrime per uno come lui" le sussurro prendendo il suo viso fra le mani e asciugandoli le lacrime.
Lei diventa rossa come un peperone, è davvero adorabile.
Si scosta velocemente ed esce dal bagno.
"Ora sarà meglio andare a fare lezione o gli altri penseranno cose strane" osserva Mikasa uscendo dallo spogliatoio, esco anch'io dal bagno e la seguo dentro la palestra dove gli altri stanno correndo e il professore li incita ad andare più veloci.
"Ci scusi per il ritardo" diciamo al professore che ci dice di inizare a correre se non vogliamo una nota sul diario.
Iniziamo a correre e dopo svariati esercizi finalmente la lezione finisce.
Aspetto fuori dalla palestra con Armin e Marco che arrivino Annie e Mikasa, ma arriva solo Annie.
"Guardate che Mikasa è già uscita da una decina di minuti" ci informa lei.
"Ma come, non l'abbiamo vista!"esclama Armin.
"Sarà tornata a casa da sola" ipotizza Marco.
"Beh, sarà meglio andare si sta facendo tardi" dico io iniziando ad incamminarmi sulla via di casa.

Continua nel prossimo capitolo....

*spazio autrici*
Una domanda: preferite capitoli corti ma aggiornamenti più frequenti o capitoli lunghi ma un aggiornamento a settimana?

~Mikasa e Armin