Titan High School♡[Eren×Mikasa] COMPLETA

Capitolo 26

EREN'S POV

È tutto nero intorno a me.
Navigo in questo buio pastoso per non so quanto tempo, quando sento delle voci femminili e una luce si fa sempre più grande nel mio campo visivo.
Non mi sento più gli arti, provo a stringere a pugno una mano, ma non ci riesco, è bloccata da qualcosa.
Finalmente riesco ad aprire la pesanti palpebre e vedo davanti a me una ragazza dai capelli corvini.
Il mio cervello addormentato da giorni fatica a riconoscerla subito, ma non potrei mai dimenticare quei fantastici occhi grigi.
La mia Mikasa sta tenendo la mia mano fra le sue, sembra che stia pregando.
Quando sente il mio corpo che prova a muoversi guarda verso di me e finalmente i nostri occhi si incrociano.
"E-Eren!" esclama lei fra le lacrime "Eren, sei vivo!"
Senza pensarci mi abbraccia con tutte le sue forze.
Ancora scombussolato dal mio strano risveglio fatico a ricambiare l'abbraccio, non ho la forza per farlo.
Mentre Mikasa continua a piangere sulla mia spalla e ad accarezzarmi i capelli continua a ripetere un flebile "sei vivo!" come se stesse toccando un sogno con le proprie mani. Intanto io mi guardo attorno.
Sono in una stanza d'ospdale, che ci faccio qui?
Un flashback scorre velocemente nella mia testa.
Ora ricordo... è colpa sua se sono finito qui.

-INIZIO FLASHBACK-

"Sono quasi riuscito a portarmela a casa" a quelle parole scoppio dalla rabbia e con tutta la forza che ho in corpo gli tiro un pugno.
Purtroppo però non va a buon fine, infatti Lucas con una rapida mossa mi blocca prima che lo possa colpire.
"Hey! Che stai facendo?!" esclama lui sorpreso dal mio atteggiamento.
"Non sarà per caso che volevi fartela prima tu?" continua lui con tono malizioso.
"Tu! Non hai il diritto di far quel che ti pare con le ragazze!" gli sibilo in faccio, cercando di nascondere dietro questo pretesto la mia relazione con Mikasa: non vorrei che per causa mia si cacciasse nei guai...
Ma poi, perchè non mi ha detto quello che le ha fatto Lucas? C'eravamo promessi che ci saremmo detti tutto!
Che non si fidi di me?
No, magari me lo voleva dire questa mattina, ma non ne ha ancora avuto il tempo. Non devo subito pensare male.
"Io posso fare quello che voglio! Poi non mi pare che ti abbia mai interessato quello che faccio alle ragazze. Dilla tutta: te la volevi fare tu l'asiatica, vero?" dice lui con tono arrogante.
"E se anche fosse?!" Lo affronto io.
"Questo è contro le regole del gruppo! Ricordi? Terza regola: mai interferire con le relazioni amorose degli altri membri del gruppo. Ecco quel che ti meriti per averla infranta!" esclama lui prendendo un grosso sasso dal terreno e lanciandomelo in testa.

-FINE FLASHBACK-

"D-Devo andare a chiamare un'infermiera!" esclama Mikasa alzandosi di colpo e uscendo dalla stanza.
Ritorna qualche minuto dopo accompagnata da una donna in camice che chiede gentilmente a Mikasa di lasciarci soli e poi inzia a fare vari test su di me per vedere le mie condizioni sia fisiche che mentali.
Dopo un'oretta arriva una squadra di poiliziotti che mi chiede di raccontargli quello che è successo quel giorno e io obbedisco, senza tralasciare nemmeno un dettaglio, gli racconto anche della promessa fatta fra me e Mikasa.
"Okay, ho capito cos'è successo. Non ti preoccupare figliolo, quel ragazzo non darà più noia ne a te ne alla tua ragazza. Vi auguro di vivire felici insieme" dice il caposquadra quando ho finito il mio racconto.
Poco dopo escono lasciandomi finalmente da solo per riposare.

Continua nel prossimo capitolo...

*spazio autrice*
In questi giorni ho molta voglia di scrivere, mi é presa così!
Più che altro sono sempre piena di verifiche ed interrogazioni e scrivere mi rilassa.
Oggi ho avuto tutto il giorno pieno di verifiche (non sto scherzando: in cinque ore di scuola ne ho fatte cinque di verifiche)!!
E domani mi tocca stare a scuola fino alle 8 di sera, stupido concerto di strumento!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

~Mikasa e Armin