<Natalino, ma perchè non l'hai detto subito?> cominciarono a rimproverarlo i vari maghi<ma, .. io .. veramente...> cercava di difendersi il piccolo Natalino. Il Grande mago, prese subito la parola e disse <non abbiamo tempo da perdere> e continuò ad analizzare.
<dunque, la cosa buona è che Stregata, è una strega un po' burlona, quindi non avrà fatto un incantesimo maligno, la cosa non buona è che bisogna conoscere l'incantesimo per poterlo scioglierlo e andare sul posto> disse il grande mago,
<allora, bisogna chiamare Corvus, così possiamo interrogarlo>, disse il babbo di Natalino superato l'imbarazzo e con un fare pieno di orgoglio, perchè era stato il suo bambino, quello che disturbava, a fornire l'informazione più importante!!I maghi si concentrarono e con il mago-messaggio-pensiero ( è un messaggio che viene mandato via telepaticamente, ma bisogna essere almeno 10 maghi insieme a farlo) chiamarono Corvus lo gnomo. Corvus immediatamente arrivò. Lo gnomo, che era uno gnomo famoso per essere impiccione disse quello che sapeva. Ma purtroppo non sapeva dove era il posto dell'incantesimo e non conosceva neanche l'incantesimo. Tutti sembravano un po' delusi, ma a un certo punto a Corvus venne in mente qualcosa. Gli brillarono gli occhi, ed esclamò: <ma perhcè non ci ho pensato subito, si certo, bisogna chiamare Modelas, la fata - parrucchiera del bosco!> . Modelas , era la fata parrucchiera di tutte le fate, faceva delle bellissime acconciature con un colpo di bacchetta. Modelas di sicuro sapeva o poteva scoprirlo in un batter d'occhio, poteva riuscire a sapere i particolari di qualsiasi storia in un baleno. Tutti andavano da lei per gli ultimi aggiornamenti del reame. Era un luogo di scambio di notizie vere e poco vere il suo salone di bellezza.
I maghi si concentrano e lanciarono un nuovo mago-messggio- pensiero e dopo una manciata di secondi ecco apparire nel centro del salone, la fata più fascinosa dei mondi incantati, alta, bella e formosa, con un vestito verde e dorato, e capelli lunghi e rossi.
I maghi in silenzio e con gli occhi brillantosi la guardarono apparire.