Marilú era follemente innamorata, e come spesso accade a quel l'età, si diventa un po egoisti e disubbidienti. La principessa cominciava a fare tanti capricci a tal punto che il re e la regina perdevano a volte la pazienza. Era molto presa dalla sua bellezza,voleva essere desiderata a tutti i costi e voleva vedere Joseph tutti i giorni Approfittando del l'impossibilità della regina di parlare, Marilú sfuggiva furbescamente al controllo e agli ordini della regina. Ma per la regina Marilú era tutto, era come il sole che riscalda e illumina una bella giornata, era la forza, la gioia e il senso della vita.
E così accadde che in una giornata di fine gennaio, il tempo minacciava tempesta ma Marilú pretese di essere accompagnata a cavallo nel parco. La regina visto le insistenti richieste acconsentì e con la principessa uscirono a fare questa passeggiata perché Marilú voleva passare accanto al campo di esercitazioni di joseph per farsi ammirare. Ma mentre si apprestavano a raggiungere il campo di esercitazioni il tempo peggiora e si scatena un forte temporale. Le due donne cercano di accelerare il rientro, e cominciano a spingere i cavalli. Ma erano proprio nel centro del temporale, i tuoni e fulmini erano fitti fitti.bagnate avanzavano il più veloce possibile quando improvvisamente un fulmine cade proprio sul loro cammino , ci fu un forte schianto, un albero prende fuoco accanto a loro , il cavallo della regina si alza su due zampe e la regina viene scagliata a terra e sviene. Marilú subito scende dal suo cavallo e si precipita da lei ma la regina sul terreno fangoso non riprende i sensi. Arrivano le guardie reali, arriva anche una carrozza reale, la regina viene con cautela messa dentro e portata subito al castello dove il dottore era già pronto per intervenire. Il re, le dame di compagnia, il personale del castello tutti accorsi e in ansia per le condizioni della regina. Il re accoglie tra le sue braccia la principessa in lacrime che singhiozzando ripeteva continuamente 'è tutta colpa mia'.Dopo qualche ora il dottore esce finalmente dalla stanza della regina e comincia a spiegare al re e a Marilú la grave situazione.
la regina nella caduta si era fratturata varie parti del corpo. Ci sarebbero voluto mesi prima di riprendere una quasi totalità delle varie funzioni. Ma nella caduta la regina si era fratturata anche le mani e si erano lesionati diversi tendini. Probabilmente la regina non avrebbe ripreso l'uso delle mani.
La regina non parlava più dalla nascita di Marilù e si esprimeva come meglio poteva, ma soprattutto per esprimersi scriveva i suoi pensieri. il medico disse che molto probabilmente la regina non avrebbe potuto più scrivere. Le funzioni della mano sembravano seriamente compromesse.
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superato il primo momento di rabbia e dolore, il re coccolava la sua amata, e cercava in tutti i modi di consolare la povera Marilù che si sentiva molto in colpa a tal punto che non aveva più voluto rivedere Joseph. Dopo l'incidente trascorreva molto tempo accanto al letto della madre.
era ormai quasi primavera, la tristezza la dominava ed aveva bisogno di un po' di solitudine. decise allora di "travestirsi" , coprendosi un po' il viso con una sciarpina a mezzo viso e si allontanò per una passeggiata nel bosco accanto al castello. Ad un certo punto mentre era a sedere su un tronco le si avvicinò un vecchio signore, che le disse:
<ciao Marilù>
La ragazza s'alzo di scatto, un po' impaurita, ma il vecchio facendo un cenno con la mano come per tranquillizzarla prosegui <non aver paura, sono un vecchio amico di tua mamma>.
<non ti ho mai visto a corte> -replicò la ragazza, e anche se tentata di andare subito via, c'era qualcosa in quel signore che la inchiodava ferma lì. Il vecchio continuò:
<sono stato ospite a corte tanti anni fa, l'anno prima della tua nascita. tua mamma è stata molto buona con me, si è presa cura di me in un momento di bisogno e io per ricambiare le ho fatto un dono. una pozione magica per avverare un desiderio, ma con un sacrificio necessario , e lei è andata avanti ed ha espresso di avere una figlia>
<ma nessuno me l'ha mai detto>
<nessuno lo sa, tranne tua mamma. lei doveva tenere il segreto e così ha fatto. nessuno lo sa. E per questa sua discrezione, le è concesso di avere in cambio oggi, che ne ha veramente bisogno un nuovo dono a mezzo di una persona che la ama davvero, di un amore forte, di qualcuno che è disposto a sua volta a rinunciare a qualcosa di importante pur di ridare a lei quello che a suo tempo sacrificò, e lei sacrificò la sua voce per avere te, marilu!>
marilù ascoltò attonita le
parole del vecchio, era confusa. non capiva.
La sua mamma aveva rinunciato a parlare pur di darle la vita!!!
<io amo mia mamma, posso essere io a sacrificare qualcosa? posso essere io a ripagare mia mamma del suo amore?> disse subito di getto Marilù al vecchio.
il vecchio la guardò dolcemente e le disse: <se il tuo amore per lei è vero e forte e lo dimostri rinunciando
a qualcosa, potrai farlo> < lo voglio> disse Marilú senza esitazione, e il vecchio allora disse <ti darò una boccettina, che dovrai bere perché il tuo desiderio si avveri. il sacrificio richiesto è di perdere subito tutti i capelli. non dovrai raccontare a nessuno perché li hai persi, la regina guarirà dalle ferite della caduta, riprenderà l'uso delle mani e al tuo diciottesimo compleanno tornerà a parlare, e solo allora, se avrai veramente custodito il tuo segreto, anche i tuoi bellissimi capelli torneranno a crescere belli come prima. Ma attenta, non dovrai dirlo a nessuno altrimenti i tuoi capelli non ricresceranno mai più > e continuò < può sembrare un prezzo alto ad una giovane e bella principessa, ma la bellezza non è tutto, è l'amore quello che conta >
Marilú accettò la boccettina e ringrazió il vecchio abbracciandolo fortemente. Bevve tutto d'un fiato, un forte calore le prese allo stomaco, quasi un dolore, poi lo sentì diffondersi in tutto il corpo come una grande e repentina fiammata per poi subito dissolversi. Rimase immobile in piedi e con le braccia aperte lungo il corpo un po' e immediatamente senti come se uno scialle scivolasse giù dalle spalle: i suoi bei lunghi capelli neri si erano staccate come foglie d'autunno ed erano lì tutti ai sui piedi! era apparsa una testina bianca e tonda, liscia e lucida come una bolla di sapone, e nel mezzo due grandi occhi un po' impauriti e pieni di speranza e di amore.
Prese la sciarpina che aveva usato per la sua fuga alla ricerca di solitudine, se l'avvolse sul capo, salutò nuovamente il vecchio e si diresse verso il castello. Durante il cammino pensava a quale sarebbe stata la reazione del re nel vederla senza capelli. <Penserà che ne ho combinata una delle mie? Che cosa penserà la mamma? >soffriva all'idea di dargli un altro dolore ma doveva tenere assolutamente il segreto . Era importante sì! Non per i suoi capelli. Voleva ridare la voce a sua mamma. L'unica cosa da fare era tenere il segreto fino al suo 18º compleanno e la mamma sarebbe guarita e avrebbe riavuto la voce. Ma chissà se il vecchio aveva detto il vero, di sicuro l'aveva detto sui capelli, questi non c'erano più.
doveva tenere il segreto. Anche sotto tortura. Ma come spiegare la sua testa calva?