Il segreto della regina - 2

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La regina dopo aver salutato il vecchio rientro' nelle sue stanze tenendo con tutte e due le mani la piccola preziosa bottiglietta. Il suo desiderio covato per oltre un decennio era tornato in un baleno ad urlarle nella testa. Che fare? cosa direbbe il re se lo sapesse? decine di domande scorrevano vorticosamente nella sua mente e una frenesia cominciava ad impossessarsi di lei. Non poteva rinunciare all'unica possibilità che il destino le stava offrendo, anche se richiedeva un prezzo da pagare. Un prezzo che sembrava alto, ma che forse poteva pagare. Dunque, a cosa rinunciare? E cominció freddamente a ragionare: vista, udito o parola? Pensa e ripensa alla fine la decisione è presa: voglio vedere e sentire il mio bambino, si disse tra sè e sè, perché lo voglio veder crescere e sostenere anche con uno sguardo, e voglio poterlo sentire se chiama in caso di bisogno di aiuto e voglio sentire e provare la gioia di quando la sua voce mi chiamerà mamma. Sì, disse a se stessa, posso rinunciare alla mia voce. vivrò una nuova dimensione, ma troveró il modo di esprimermi, si fece coraggio.
E così decise.
Segui le istruzioni date dal vecchio, espresse il desiderio, disse a voce alta a cosa rinunciava e bevve i tre sorsi della boccettina a distanza di un'ora l'uno d'altro, e dopo senza dire nulla a nessuno, andò dal re.
Il re la vide arrivare radiosa come un tempo, e innamorato come sempre comincio a baciarla.
Dopo qualche mese le forme della regina cominciarono a modificarsi e divenne chiaro a tutti a corte che la regina era finalmente in dolce attesa. Tutti erano felici. La regina toccava il cielo con un dito, trascorreva giornate serene canticchiando dolci canzoncine. stranamente la sua voce era sempre lì , tanto che cominciò a pensare che forse il vecchio si fosse sbagliato.
Passano i nove mesi ,
Si rompono le acque ed arrivano le doglie. La regina sistemata nel suo letto regale comincio il suo travaglio. Urla di dolore e spinte ed ecco apparire tra le mani del dottore di corte una piccola creatura. Una piccola bambina di quasi tre chili, con i capelli neri e bagnati. La regina era esausta ma felice. Il dottore appoggiò la bambina sulla pancia della regina e la regina tra le lacrime di gioia cercó di dire qualcosa ma la voce non usciva più . La magia si era completata, quello che aveva detto il vecchio le tornó subito in mente.
Il re era fuori dalla stanza. Nervosamente andava su e giù nel grande corridoio. Aspetta di avere notizie e di poter entrare a vedere la sua amata. Dopo aver sentito lo strillo di un bebè avvertì dalle voci l'agitazione del dottore e delle ancelle di corte che erano dentro. Non capiva . Impaurito ed impaziente entrò dentro. Vide quella magnifica creatura, una piccola bambina tra le braccia della sua amata, con gli occhi felici ma velati di una piccola ombra, la stanchezza pensò. La regina allargò un braccio per accogliere in un abbraccio più grande anche il suo amato sposo. Il re piangeva dalla gioia, ma ci volle un attimo per capire che la regina aveva un problema alla voce. La Regina fece un segno come a voler dire non è nulla e il dottore un pò agitato e fingendo di sapere disse: a volte capita maestà. Sarà lo sforzo del parto. Vedrà tutto andrà a posto fra qualche giorno.

Continua.....

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