Da quella sera, nonostante il dolore, decisi di allargare sempre di piú il mio mondo. Francesca era la solita ragazza dura, che se ne frega di tutti. Ma che poi, quando la scopri e le tocchi l'anima, ti accorgi che ha un cuore caldo. È il cuore di chi forse, nonostante gli anni, ne ha viste troppe. Di lei mi colpí che, mentre le parlavo e le raccontavo di me, mi strinse forte la mano. Sempre piú forte. E neanche in quel caso io riuscii a trattenere il pianto, che si uní al suo. Era davvero dura raccontare quella storia che mi aveva fatto cosí male. Ma col tempo, ci riuscii. Il primo sorriso che incontrai fu quello di Rossella. Lei sospettava qualcosa, ma aspettava fossi io a parlarle. Quello sguardo cosí sereno mi trasmise un equilibrio che mi mancava. Quel sorriso e quel suo abbraccio, mi fecero capire quanto giusta fosse stata la mia scelta di farla entrare nella mia vita. Anche lei aveva visto il dolore in faccia, riuscí a comprendere il mio. E se ne prese una parte per alleviare il mio. Con lo stesso sorriso di sempre. Non ero certo della reazione che avrebbe potuto avere Irene, ma mi sorprese. Rimase in silenzio per tutto il tempo, poi si girò, mi guardò negli occhi. Poche furono le parole. Uno fu il gesto. Ma valse quanto l'oro. Fu un abbraccio dolce. In silenzio. Tra le onde del mare che si andavano a infrangere sulla riva. E sentivo il suo cuore. E lei sentiva il mio. Erano due cuori uniti. Il primo ostacolo fu il pensiero di Veronica, che ai tempi non aveva una grande considerazione di chi si definiva Omosessuale. Fu tutto diverso con lei. Fu un discorso unidirezionale. Lei capí. Ma non ci fu quel calore degli altri. Ci fu solo una (troppo) gelida accettazione. Forse, quello non era il nostro tempo.
E cosí il cerchio era quasi chiuso. Il mio mondo era quasi al completo.
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La Vita In Un Anno
Short StorySuccesse tutto all'improvviso. Quel giorno, esattamente quel giorno lí, iniziò la mia seconda vita.