Capitolo 9

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4 Ottobre 
<< Potresti notare dei cambiamenti nella pelle: sono dovuti alla presenza degli ormoni della gravidanza nel tuo organismo ... Gli arti del bambino si sviluppano molto in fretta, cominciano a definirsi le dita delle mani e dei piedi. >>

Mia sfilò la busta da dietro l'orologio e la tenne qualche istante sopra il bollitore, in modo che il vapore la aprisse. L'aveva già fatto talmente tante volte che sapeva calcolare quanto esporla prima che la carta si bagnasse e l'inchiostro si sciogliesse .
Questa volta, però, sul retro c'era un indirizzo diverso. Bristol. 

Caro David,
mi dispiace sia successo così all'improvviso. Sono alle prese con una serie di cambiamenti, come avrai notato dall'indirizzo. Abbiamo traslocato nel weekend ma ci sentiamo già a casa. Abbiamo iniziato ad arredare. Il soggiorno sta venendo proprio carino: pareti color crema, tappeto e coperture dei divani chiari, tende blu scuro. E poi, libri e fiori dappertutto, come ho sempre desiderato. C'è persino un giardino! Non abbastanza grande per farci crescere un tiglio, come quello che avevamo a Whitecross, ma credo che potrei piantarci un ciliegio, che fa dei  bellissimi fiori. 
È un po' tardi per seminare, ma per la prossima primavera ho intenzione di interrare bulbi di bucaneve e narcisi. Sarà bellissimo, vedrai. Il prossimo fine settimana daremo una festa e sarebbe carino se venissi anche tu. Ti va? Bryan è d'accordo. Porta le ragazze, ovviamente ... sempre che vogliano venire. 
Spero che vada tutto bene. Ho ricevuto una cartolina da Kate, da un qualche posto in Francia. Dice che si sposteranno più a sud, con la vendemmia, e poi in Italia. Ma certo te 'avrà già detto lei. Sarai entusiasta dei suoi eccellenti risultati scolastici. Come me, del resto. Penso che prendersi un anno sabbatico sia stata una gran bella idea. 
Uno dei vantaggi del trasloco è che potrò vedere Laura molto più spesso. Anche se non è mia intenzione starle addosso, comunque. E in ogni caso non avrò molto tempo, con il lavoro al Centro che, alla fine, è diventata un'occupazione a tempo pieno. Soltanto una tazza di tè insieme ogni tanto: sarà più simile a un normale rapporto madre e figlia. Abbiamo parecchio da recuperare, sai. Magari adesso che se ne stanno andando di casa sarà più facile per loro vedermi.
Deve essere strano per te e Mia, gli unici rimasti a casa. Spero che lei non si senta troppo sola. Dille che adesso abbiamo una stanza per gli ospiti e che quindi potrà venire qui e fermarsi anche per qualche giorno, se le va. Ma penso che non lo farà mai. Suppongo che per lei sia più difficile che per chiunque altro, perché era piccolissima quando me ne sono andata. 
È sempre così arrabbiata. Anche quando cerco di parlarle al telefono ...

Quei silenzi imbarazzanti, i sospiri pesanti, i monosillabi di Mia. Come va la scuola? Una noia. E tu come stai? Bene. Ti piacerebbe vedermi? No. Raccontami cosa stavi facendo di bello. Niente. 
Ecco a cosa si riferiva sua madre. Era la ragione per cui aveva smesso di chiamarla. Se soltanto avesse risposto, quel giorno in cui il telefono non la smetteva più di squillare. Magari era proprio lei, che aveva intuito che Mia si trovava nei guai e aveva bisogno del suo aiuto. Qualche volta succedono cose del genere, no? Una specie di telepatia fra madri e figli.

Bryan sta organizzando una vacanza speciale per noi  ... 

Mia accartocciò la lettera in un impeto improvviso di disgusto.
Le veniva sbattuta dritta in faccia. La verità. Perché non la affrontava e basta? Che razza di madre era una che viveva a Bristol, a centinaia di chilometri da lì, con un nuovo compagno, una nuova casa e una nuova vita? Era talmente ovvio! La mamma non voleva avere niente a che fare con il suo passato a Whitecross, e neanche con Mia. Non era forse così? Stava ricominciando da zero, con il suo meraviglioso giardino e i suoi cuscini bianchi. Mia non rappresentava nient'altro che un problema. Figuriamoci Mia incinta. 

Il guaio di non andare a scuola, era che trascorreva troppo tempo da sola. Suo padre non aveva la minima idea di come affrontare la faccenda. Aveva messo a punto quello stupido piano insieme alla signorina Blackman, per permettere a Mia di riposare molto e di non sentirsi sotto pressione. Non le avrebbero chiesto alcuna spiegazione, a scuola: avrebbero detto che si era presa un virus. Dopo avrebbe potuto tornare tranquillamente in classe e riprendere gli studi e la sua vita di sempre, e nessuno avrebbe saputo nulla. 
"Dopo." 
Non voleva nemmeno pensarci. Non adesso.

Un' estate, una vita  Julia GreenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora