Capitolo 6

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POV Annie
Mi sveglio tra le sue morbide e calde braccia. Affondo la testa nel suo petto tentando di riprendere sonno, ma è inutile. Alzo lo sguardo verso lui notando che sta ancora dormendo, dunque sgattaiolo via dalle sue braccia andando in cucina; ho intenzione di preparare una cioccolata calda e di portargliela a letto. Mentre aspetto che la cioccolata si prepari, sbadiglio e penso a quanto sia stato bello dormire con il mio Armin. Sorrido, poi verso la cioccolata in una tazza bianca e la appoggio su un piccolo vassoio d'argento, infine mi dirigo in camera sua.
Poso il vassoio sul comodino, mi sdraio sopra di lui e lo sveglio dandogli un dolce bacio sulle labbra:" Buongiorno dormiglione" dico sorridendo
"Buongiorno mia cara! Cos'è questo buon profumino?"
"Ti ho preparato la cioccolata calda" detto ciò prendo dal vassoio la tazza e gliela porgo. Lui si solleva, prende la tazza e beve un po' di cioccolata:" È squisita!" esclama sorridendo. Noto che il suo labbro superiore è sporco e questo mi fa ridere:" Perché ridi?" mi chiede
"Sei sporco di cioccolata"
"Dove?"
"Proprio qui" detto ciò gli lecco il labbro mentre lui diventa tutto rosso in faccia. È buffo, ma mi piace.

********

Essendo domenica decidiamo di fare una passeggiata. Usciamo e ci incamminiamo per le strade della città; camminiamo l'uno accanto all'altra e ogni tanto le nostre mani si sfiorano provocandomi dei piccoli brividi lungo la schiena che si intensificano quando lui mi afferra la mano e io ricambio la stretta. Lo so che stiamo insieme e questo è un gesto normale per due che hanno una relazione ma ogni volta che le nostre dita si intrecciano e i nostri sguardi si incontrano non posso fare a meno di sentirmi in paradiso, non sono mai stata così felice in tutta la mia vita. Sono così presa dai miei pensieri che non mi rendo conto della strada che abbiamo preso e infatti ci ritroviamo davanti alla casa dove Armin era stato rinchiuso da Gaia. La sua stretta sulla mia mano aumenta, mi volto verso di lui e lo vedo tremare leggermente così lo abbraccio e lui si tranquillizza
"Calmati, ormai Gaia non c'è più"
"Gaia non c'è più" Una voce alle mie spalle mi interrompe "Fossi in te non ci conterei molto!"
Mi volto vedendo una figura uscire fuori dai resti di quella casa che solo ora noto essere ricoperti di strane rampicanti che continuano a crescere. La figura si avvicina; non ha vestiti, il suo corpo è ricoperto di edera e le rampicanti che crescono sulla casa ora cominciano ad avvolgergli le gambe salendo poi lungo il suo corpo fino al volto.
Io mi metto davanti Armin per proteggerlo pronta a trasformarmi
"Come fai ad essere ancora viva?!"
Lei ride, una risata isterica che mi fa andare su tutte le furie
"Cara Annie, credevi davvero di avermi uccisa? Gli esperimenti che hanno fatto su di me mi permettono di rigenerarmi anche se rimane solo una piccola parte del mio corpo rendendomi così un essere quasi immortale. Ma in ogni caso ora non ho intenzione di combattere contro di te, tanto sappiamo bene entrambe che Armin sarà mio."
"Non ti permetterò di avvicinarti a lui e poi anche se tu non hai intenzione di combattere cosa ti fa pensare che io ti lasci andare via?"
"Semplice, il fatto che oltre noi tre si stanno avvicinando altre persone. Persone che conosci molto bene e sono sicura che non vuoi che loro sappiano la verità su di te. Immagina come ti tratterebbero una volta che ti avranno vista trasformata!"
Mi volto di lato notando Eren e gli altri che si avvicinano e una volta che ci hanno visti corrono verso di noi. Penso"Accidenti non possono scoprire la verità..." Mi volto nuovamente verso Gaia ma lei sta sparendo nel terreno andando sempre verso il basso fino a sparire lasciando spazio solamente a piccoli ciuffi d'erba.

Una Cotta Scolastica (Armin x Annie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora