POV Armin
Non riesco a credere ai miei occhi. Non può essere vero! È sicuramente un sogno ora aprirò gli occhi e mi sveglierò nel mio letto. Questo è solo un sogno anzi no, è solo un incubo. Eren e gli altri si avvicinano, ci salutano, parlano e ridono ma io non sento niente. Tutto intorno a me è ovattato, le parole sembrano molto lontane, sono dei semplici mormorii. Eren mi poggia una mano sulla spalla e mi dice qualcosa con uno sguardo preoccupato, ma io non lo sento. Non rispondo, sto semplicemente a testa bassa, gli occhi spalancati dalla paura, la mia gola e le mie labbra si sono seccate all'improvviso.Le mie braccia sono tese lungo i fianchi e le mie mani sono strette a pugno tanto forte da far sbiancare le nocche. Ho paura ed è inutile negarlo, provo a chiudere gli occhi per calmarmi ma non appena le mie palpebre si chiudono le immagini di quel giorno mi ritornano in mente; la stanza buia, l'odore del sangue, il dolore , la fredda lama del coltello e la risata isterica di Gaia. Spalanco gli occhi terrorizzato e corro via senza pensare agli altri, scappo mentre delle calde lacrime scendono lungo il mio viso.Non so come ma sono arrivato in un parco o meglio nel mio adorato parco. Ci venivo spesso con mia mamma quando era ancora viva, ricordo che stare qui con lei mi tranquillizzava sempre. Mi siedo accanto a un albero in mezzo al prato verde e come faccio sempre quando sono triste do sfogo ai miei pensieri a voce alta come a voler parlare con mia mamma.
"Perchè tutto accade a me? Perché Gaia è tornata? Perché proprio ora che io ed Annie siamo felici insieme? È tutta colpa mia. Se non fossi mai nato tutto ciò non sarebbe successo"
"Non è vero" la voce di Annie mi interrompe facendomi sobbalzare; mi volto e lei si siede accanto a me abbracciandomi "Se tu non fossi mai nato, io non avrei mai conosciuto la felicità. Se non fossi mai nato, non avrei mai avuto qualcuno per cui combattere. Se tu non fossi mai nato, parte di me ne avrebbe risentito. Tu sei tutto per me. Senza te non ho niente" dopo un attimo di esitazione ricambio l'abbraccio e gli do un leggero bacio sulle labbra.Ci stacchiamo e lei si alza porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi; io l'afferro e mi alzo. Poi lei comincia a camminare tenendomi stretta la mano.
"Dove andiamo?" le chiedo
"A casa mia"
"A casa tua?"
"Sí, devo mostrarti una cosa e vorrei arrivare in fretta per evitare di incontrare Gaia se mi scontro con lei in un luogo pieno di verde come un parco verrei sconfitta."
Lei mi stringe leggermente la mano tremando, si vede che ha paura
"Tutto bene?"
"Sí, sto bene, ho solo un po' paura di perderti...ma non ti preoccupare mi passerà." Corriamo a casa sua e senza lasciarmi la mano mi trascina nel seminterrato. Apre la porta di legno, scendiamo le scale e lei accende la luce: subito delle luci al neon illuminano l'enorme stanza dal pavimento di mattonelle rosa pallido e i muri bianchi. Ci sono enormi librerie che si estendono fino all'alto soffitto piene di libri, tavoli in legno ricoperti di strumenti, contenitori e provette piene di strani liquidi colorati, poi ancora altri tavoli pieni di fogli contenenti appunti , schemi e calcoli di ogni tipo. Poi nel lato opposto all'entrata c'è un'enorme teca trasparente piena di un liquido verde chiaro, e alcuni lettini in metallo con attaccate delle cinghie di pelle nera che probabilmente servivano a tenere ferma la persona oggetto di quegli esperimenti o torture a giudicare dagli strumenti posizionati su un tavolino affianco tra cui bisturi, pinze, forbici e siringhe tutti ricoperti da sangue ormai secco. La cosa però che si nota subito e la grande quantità di polvere presente su ogni cosa in questa stanza segno che ormai questo laboratorio è inutilizzato da anni. Lei mi prende per mano e sospirando mi porta, anzi, mi trascina fino ad una scrivania piena di fogli.
"Questi sono gli appunti sulle ricerche e gli esperimenti che hanno fatto su me e Gaia, forse troveremo qualcosa che ci può essere utile per batterla..."
Prendo uno di quei fogli analizzandoli: contengono informazioni sulla trasformazione di Annie e qualche dettaglio su Gaia. Leggendo l'appunto su Annie scopro una sua abilità molto utile così glielo passo; l'abilità consiste nell'indurire il corpo da gigante cristallizzandolo così che sia più resistente e difficile da penetrare. Lei ammette di avere indurito la pelle ma involontariamente, dunque decide che nel weekend si sarebbe allenata con quella tecnica in luogo segreto dove si recava spesso suo padre per testare degli esperimenti.
Riprendo a leggere, stavolta gli appunti su Gaia. Attaccato al foglio, vi era un disegno che raffigurava una colonna vertebrale avvolta da rampicanti; deduco che fosse di Gaia. Noto una rampicante, più grossa delle altre, che era collegata al cuore; accanto vi era la descrizione dello schema. Lo leggo a voce alta:" La colonna vertebrale del Soggetto Tre si presenta spinosa e molto flessibile ed è circondata da numerose rampicanti. Solo una tra queste è collegata al cuore; è chiamata infatti 'Rampicante Base' perché se tagliata impedisce al soggetto di rigenerarsi." Faccio una breve pausa, poi mi rivolgo ad Annie con aria rallegrata "Abbiamo trovato il suo punto debole! Sarà facile sconfiggerla adesso!" Lei mi salta letteralmente addosso cingendo le braccia al mio collo. Mi bacia dicendo "Finalmente potremo sconfiggerla per poi vivere felici insieme!" le sorrido mentre lei si stacca da me. Riordiniamo gli appunti; essendo ormai sera, ceniamo insieme e poi andiamo a dormire.**********
Mi sveglio infastidito da uno strano rumore proveniente da fuori: devo aver dimenticato sicuramente la finestra aperta. Sono le tre di notte, Annie non è a letto. Noto che la porta del balconcino della camera è aperta; mi avvicino per chiuderla, ma mi fermo vedendo Annie fuori. Esco coprendomi con una coperta e mi avvicino a lei: sta piangendo.
"Hey Annie, come mai piangi?" la stringo forte a me. Lei affonda la testa nel mio petto e singhiozzando risponde: "Io...Io ho paura di non farcela. Sono troppo debole, lei mi sconfiggerà di sicuro e ti perderò" solleva la testa guardandomi negli occhi: i suoi bei occhi azzurri erano rossi e pieni di lacrime. Le asciugo una lacrima e le dico:" Tu non mi perderai. Sono sicuro che la sconfiggerai! Tu sei più forte di lei. E anche se lei dovesse prendermi, io non la amerei mai perché il mio cuore appartiene solo a te!" la bacio, poi riprendo "Io ti amo e ti amerò per sempre!" Si asciuga le lacrime e mi bacia con le sue calde e morbide labbra. Dopo qualche secondo ci stacchiamo l'uno dall'altra; la copro con la coperta, poi la prendo in braccio portandola a letto. La stringo forte a me per poi addormentarmi.
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Una Cotta Scolastica (Armin x Annie)
FanfictionNuova fanfiction Aruani (Armin x Annie) scritta da me e da @Sweetdeath36 Lasciate tanti bei like e commenti! OwO