PAOLO'S POV
Passavano i giorni e Sofi in chat era breve e incisiva.
Rispondeva a monosillabi.
Era terribilmente distaccata e mi iniziai a chiedere se avessi fatto bene a lasciarla li con quel bastardo di Marco.
L'avevo lasciata con il deficente che per mesi aveva cercato di portarmela via.
Perché infondo io avevo paura.
Sarebbe potuto succedere in tutti i momenti e io non ne sarei stato al corrente, quel ragazzo la faceva diventare diversa.
Sofi mi regalò tante prime volte, tra queste anche la gelosia e un forte istinto omicida.
Lei mi cambiò, ma il problema era che anche Marco stava cambiando lei.
E io non avrei sopportato di perderla.
Era tutto quello che avevo, era la mia metà, aveva una parte del mio cuore.
E vi prego spiegatemi come si fa a vivere senza una parte del proprio cuore.
Perché di quello stavamo parlando.
La stavo lentamente perdendo, me la stava portando via.
E io sarei crollato.SOFIA'S POV
I giorni passavano eppure avevo ancora le stampelle.
Non avevo più visto o sentito Marco e con Paolo cercavo di essere fredda, io non lo meritavo.
Ero un disastro.Decisi di andare a fare una passeggiata nel parco dietro casa, e mi sedetti di nuovo su quella panchina, sulla panchina dove tante cose erano cambiate.
Notai subito due corpi vicini tra loro che se stringevo, riconobbi subito Marco che questa volta era con una bionda dal fisico spettacolare.
Li fissai per svariati minuti e poi vidi ciò che in realtà sapevo ma non volevo credere: le loro labbra si stavano scontrando in un bacio appassionato.
Mi alzai presi le stampelle e iniziai a camminare, gli passai anche vicino per farmi vedere.
Ma stavano ancora limonando.
Mi stavo allontanando lentamente quando sentii dei passi veloci dietro di me
《Sof ti posso spiegare》
《Non c'è niente da spiegare Marco io e te non stiamo insieme, non mi devi nessuna spiegazione》
Sinceramente si, ora lo volevo far soffrire quanto lui aveva fatto soffrire me.
《Ma alcune sere fa...》
《Si sono caduta e mi sono fatta anche male! Tu mi hai baciato e poi non ti sei più fatto sentire. Ma ora basta stare ai tuoi giochetti di merda chiaro? Io non sto con te! E non ritorneremo mai ad essere quello che eravamo stati! Chiaro!? 》
《Sof non fare così》
《Parli come se fossi la tua fidanzata...》
《Beh lo sei quasi...》
《Questo lo dici tu Marco, io non lo ho mai detto》
Stava per ribattere ma poi mi squillò il telefono.《Ei Paolo》
《Ei che fai?》
《Nulla sono al parco tu?》
《Sei sola??》
Guardai Marco poi allontandomi riposi
《Si》
《Ultimamente sei molto strana So e mi chiedevo se questo fosse a causa mia, capisco che la distanza è un ostacolo, che molti la sentono e alla fine ne vengono sopraffatti e forse è questo che ci sta succedendno.
So anche che sei confusa, perché infondo sappiamo entrambi che non sei più indifferente a Marco.
Prima di fare qualunque cosa pensa a ciò che essa potrebbe significare So.
Forse davvero è più difficile di quanto pensassimo...》
《Paolo io...》
《No non dire niente, va bene così...》
Non potevo credere che stesse succedendo davvero
《No non lasciarmi ti prego...》
Inizia a singhiozzare come una bambina.
《So non è finita è una pausa. Tu devi capire cosa vuoi, e io non posso stare qui a opprimerti. Non posso essere un peso. Io voglio che tu sia felice, e verrò a trovarti comunque anche se significherà vedere Marco baciarti e abbracciarti, anche se significherà vedere lui al mio posto》
Non riuscivo nemmeno più a respirare, mi stavo soffocando con le mie stesse lacrime.
《Mi dispiace così tanto Paolo...》
《Ei So tranquilla, nel mio cuore ci sarà sempre un posto per te...》
《Quindi è finita?》
Non volevo ascoltare la risposta, sarei crollata.
《Si So, per ora è finita》.Entrai in casa piangendo e lasciai cadere le stampelle e con esse caddi anch'io.
Ali si fiondò da me
《Sof che hai??》
《P..P..Paolo...》
《Cosa Sof??》
《Mi... mi ha lasciato》
《No perché!?》
《È... colpa mia... ha... ha capito... Cos. ..cosa stava... succedendo con Marco》
《Sof si risolverà tutto okay? Ti giuro che io sarò sempre qui! Chiaro?》
《Gr...grazie... va...vado di sopra o..ora》Salii velocemente in camera e iniziai a strappare tutti i fogli che trovavo o a rompere tutto ciò che mi dava fastidio o potesse ricordarmi Marco.
Perché infondo era colpa sua se era successo. Se non mi avesse incasinato la vita io ora starei ancora con Paolo e non sarebbe successo nulla.Ricordavo ogni sua singola parola che corrispondeva a una lacrima versata.
Lo avevo ascoltato, e mi ero accorta di quanto io non lo meritassi, di quanto speciale fosse.
E di come lo avevo trattato, dopo tutto quello che aveva passato per stare con me con Irene.
Dopo che lo avevo trattato male per il malinteso di quella foto.
Dopo tutto ciò che avevamo dovuto superare era finita così.
Ricordavo ogni sua singola frase parola.
Come potevo essere così stronza! Come potevo aver fatto innamorare un ragazzo così magnifico? Per la prima volta da settimane desiderai ardentemente rivedere quegli occhi blu, trovare sicurezza in quegli occhi che erano stati un punto fermo per mesi.
Avevo bisogno di sapere che lui c'era e ci sarebbe sempre stato.
Nella mente passavano le sue frasi, le frasi di una persona speciale che avevo fatto soffrire, una persona che si era fatta in quattro per me.
Che aveva sempre cercato di rendermi felice e di non farmi mai mancare il sorriso.
Di quella persona che in pochi giorni mi aveva fatta innamorare, che mi aveva dato ragioni per andare avanti e non mollare mai.
Le parole di una persona che mi aveva capita senza bisogno di dire nulla.Rimasi li per ore ma non piangevo più ormai avevo finito anche le lacrime, verso le 21.00 uscii in terrazzo.
Mi sedetti sul divanetto che avevo messo le fuori e iniziai a fissare il cielo stellato, quando mi accorsi di quanto Paolo mi mancasse.
Di quanto la sua presenza costante fosse indispensabile nella mia fottuta vita.
Perché si ero innamorata di lui ma avevo combinato un casino.
Fissavo il cielo e non riuscivo a fare nulla, rimanevo li a pensare a quanto la mia vita fosse stata triste e allo stesso tempo magnifica negli ultimi mesi.Fissavo le stelle quando poi una frasi mi tornò in mente.
"Siamo pur sempre sotto lo stesso cielo no?"E mi sfuggì un'altra lacrima.
STAI LEGGENDO
Lost in a pair of blue eyes
RandomDAL CAPITOLO 27 Il pensiero delle stagioni mi fece pensare: infondo eravamo come la primavera, dolce e soleggiata un giorno e tempestosa e piovosa il secondo. Eravamo imprevedibili, nessuno sapeva cosa avremmo potuto fare fino al momento in cui ciò...