capitolo 24

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Faccio una premessa prima che iniziate a leggere il capitolo... sarà particolare perché ci sarà un POV diverso... ossia il mio quello di autrice perché mi ispirava! Questo è il primo messaggio che vi scrivo come vera e propria "autrice" se così mi si può definire... se ne volete altri lasciatemi un commento!! Un bacioo♡♡
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1 MESE DOPO

SOFIA'S POV
Passavano i mesi, e con loro svanivano anche le mie speranze.
Era passato un mese da quel messaggio.
E non avevamo più saputo niente l'uno dell'altra, 3 mesi da quando ci eravamo lasciati, 3 mesi da quando quello che infondo era sempre stato il mio peggior incubo si era avverato.

Era marzo, era una bella giornata sembrava quasi primavera, così avevo deciso di andare a fare una passeggiata al mare.
Camminavo con le scarpe in mano e i calzoni tirati su, anche se era gelata camminavo vicino all'acqua così che ogni piccola onda mi bagnasse i piedi.

Era davvero un periodo schifoso, senza la ginnastica non mi rimaneva più nulla.
Impiegavo tutto il mio tempo libero a studiare o a sparare cazzate con Ali e Riccardo.
Perché erano gli unici che mi facevano sorridere, erano gli unici che si accorgevano di quanto stessi male.
Solo loro due sapevano.
Avevo la tempesta dentro, ma la nascondevo come potevo.

Guardavo l'orizzonte, il cielo era limpido, il sole splendeva e i suoi raggi arrivavano caldi sulla mia pelle.
Era uno di quei giorni in cui vedevi tutti sorridere.
In cui tutti erano felici e spensierati.
Tutti tranne me.
Perché io ancora pensavo a Paolo, ancora pensavo a quello che era successo.
Io ancora avevo i ricordi nella mente e la malinconia nel cuore.
Quella storia mi stava cambiando... diventavo piano piano sempre più fredda e costruivo delle corazze intorno a me.
Ogni volta che il mio pensiero toccava l'argomento la tristezza prendeva possesso di me e inevitabilmente mi chiedevo se almeno lui fosse riuscito ad andare avanti.
Perché si alla fine si meritava di essere felice, dopo aver assecondato tutti i miei capricci e tutte le mie richieste se lo meritava.
Doveva andare avanti, doveva essere felice.
Ma se la pensavo così, allora perché al solo pensiero mi sentivo male?

PAOLO'S POV
Chissà come stava, chissà se la sua vita era soddisfacente e piena di nuove emozioni.
Chissà se aveva trovato qualcuno che prendesse il mio posto.
Chissà se c'era un altro.
Non sapevo più niente di lei e della sua vita, l'unica cosa che sapevo era che mi mancava un casino, che volevo indietro ciò che avevamo, sapevo solo che ero stato un idiota a lasciarla andare così, sapevo che l'unica cosa che volevo era risentire il tocco magico delle sue labbra sulle mie, volevo solo sapere che lei nonostante tutto quel tempo voleva ancora me! Eppure non avevo avuto il coraggio di tornare da lei, prenderla e baciarla.
Non avevo avuto il coraggio di sapere se lei nell'ultimo mese era andata avanti.
Non sapevo cosa fare, però non so cosa, forse la pazzia del momento, mi spinse a buttarmi e prendere una scelta dopo tre mesi...

SOFIA'S POV
Ero sul letto con Alice che chiacchieravo
《Ma quindi davvero ti porta fuori a cena stasera??》
《Siii mi ha detto di mettermi elegante penso che andremo sul lungomare!!》
Mio dio adoravo cenare sul mare, di sera a Pesaro era tutto illuminato e i ristoranti erano accoglienti e ottimi in tutti gli aspetti.
Era di nuovo sabato e io sarei rimasta in casa.
《Oddio Ali che romanticooo》
《Ma non so che cavolo mettermi...》
《A che ora andate?》
《Allora lui è fuori perché doveva andare a cercare delle cose non so è stato molto ambiguo... in ogni caso sono le 18.30... tra circa tre quarti d'ora sarà qui》
Mi alzai di scatto e la trascinai in camera sua urlando che avevamo pochissimo tempo.

Dopo 40 minuti era prontissima: occhi contornati da un leggero ombretto argento e sottolineati da matita e mascara, rossetto rosso fuoco perfetto che le faceva risaltare le labbra.
Indossava i miei tacchi neri chiusi, ovviamente tacco 12 perché per una cena romantica non si sarebbe mai risparmiata, e un vestito attillato semplicissimo rosso che le arrivava a metà coscia.
Era davvero bellissima.
Alle 19.15 arrivò Riccardo pumtualissimo e i due uscirono insieme.

Mi buttai sul divano mentre aspettavo la pizza che avevo ordinato, iniziai a guardare Insurgent, pensavo a quanto fosse perfetta infondo la relazione tra Tris e Quattro... pensavo che io avevo avuto la possibilità di creare qualcosa di simile, ma che poi dei capricci l'avevano spezzata.

Alle 19.30 sentii il campanello così misi in pausa il film, presi il portafoglio e andai ad aprire, mentre cercavo di tirare fuori i dieci euro che avevo dissi
《Dieci giusto?》
Non mi rispondeva quindi alzai lo sguardo e le lacrime mi salirono subito agli occhi
《Mh mi accontento di un abbraccio》
Rividi quegli occhi blu che tanto mi erano mancati, rividi lui che era stato motivo di lacrime e sorrisi per circa 5 mesi. Le lacrime iniziarono a scendere e mi buttai fra le sue braccia
《Paolo》
《Ei So》
Sempre tra le sue braccia entrambi in casa e io gli misi le gambe intorno alla vita.
Mi era mancato così tanto...
《Scimmietta così mi stritoli》
Mi sedetti sul divano poi andò a prendere la pizza lasciata all'ingresso.
Si mise vicino a me e iniziammo a mangiare la pizza
《Come hai fatto a prendere la pizza?》
《Ho visto il tipo delle consegne qui davanti così ho pagato e gli ho detto che te l'avrei consegnata io》
Sorrisi e lui ricambiò, dio il suo sorriso quanto cavolo era bello?!
《Allora come stai So?》
《Ora bene...》
Lo guardai e subito iniziai a fantasticare, ma poi mi resi conto che dovevo fargli quella domanda di cui temevo tanto la risposta. ..
《Paolo... perché... perché sei tornato?》
《Perché mi mancavi So, ti ho lasciata solo per renderti felice ma non ce la facevo più a starti lontano...》
《E allora non farlo, rimani qui con me》

Mi guardò quasi stupito poi mi prese il visto tra le mani e mi baciò, era un bacio dolce e lento, portai le braccia intorno al suo collo e lui portò le sue sui miei fianchi.
Tra un bacio e l'altro mi sussurró
《Sai che mi era mancato davvero tanto questo?》
《Facciamo in modo che non succeda mai più...》
E continuò quel bacio che si prolungò per quanto? Minuti? Ore? Secondi? Non lo saprei dire nemmeno io.

WRITER'S POV
Paolo e Sofia erano strani, litigano per fare pace, si urlavano in faccia per baciarsi e si perdevano per ritrovarsi.
Prendevano tutto come capitava, si accontentavano di stare insieme, non volevano essere invidiati... volevano essere felici, erano due ragazzi incasinati.
Non sapevano ciò che volevano, gli bastava stare insieme eppure ogni volta finivano per discutere.
Erano due casini talmente grandi da essere perfetti solo insieme.
Si completano come i pezzi di un puzzle e che senso ha un puzzle senza una parte?
Che senso avevano da soli?
Erano incompleti.
Ma forse ora si sarebbero potuti fermare ad ammirare ciò che avevano creato, perché avevano trovato il loro posto, ed erano convinti a rimanere insieme... ma ovviamente sapevano che la vita non era tutta rose e fiori

Lost in a pair of blue eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora