<Flashback>
-Mamma, papà dove andate?
Chiese il bambino moro con gli occhioni azzurri puntati sui genitori:
-Io e la mamma stiamo via qualche ora, bada tu a tua sorella Teresa.
Disse il padre:
-Ve ne state andando per colpa dei soldati?
Chiese ancora il bambino:
-No tesoro... È un'altra cosa, ma tu e tua sorella dovete rimanere qui e non uscire per nessuna ragione.
Disse amorevolmente la madre cercando di nascondere un singhiozzo; l'uomo aprì la porta:
-No... MAMMA PAPÀ NON ANDATE.
La porta si chiuse e la serratura scattò non lasciando che l'oscurità; non sarebbe passato molto prima che la luce tornasse ma quel momento avrebbe segnato la fine di ogni cosa.
<Fine flashback>
Aprii gli occhi di scatto, ero completamente sudato e il mio respiro era affannato "ancora quei ricordi", ma che diavolo era successo? Ricordavo solo un grande dolore alla testa:
-Ti sei svegliato... Bene, bene mi hai messo in guai seri sai, se questo episodio arrivasse all'orecchio di una delle principesse sarei stata sicuramente fregata.
V era così vicina che i nostri nasi quasi ai toccavano, mi staccai bruscamente:
-Cosa è successo?
Chiesi cercando di simulare indifferenza:
-Niente che io possa spiegare a un'ignorante e incosciente come te n.87.
-COS- tu maledetta, e poi io mi chiamo Rezor non 87.
-Rezor è morto ora esiste solo n.87, e se sarai fortunato qualche nobile ti prenderà con se e a quel punto sceglierà il nome per te.
"Classica arroganza dei demoni pensare di essere superiori a tutti" ma feci silenzio:
-Esattamente perché sei nella mia stanza e dov'è Ken?
-Il tuo amico sta facendo le solite esercitazioni, oggi iniziavano gli esercizi sulle armi da taglio, ma da quei che ho visto voi non ne avete bisogno; per quanto riguarda me ero qui solo per osservare i progressi dell'esperimento... Ed ora che ci penso è molto tempo che non ho un uomo per me.
Detto ciò si mise a cavalcioni su di me iniziando a strusciarsi delicatamente:
-Non dire idiozie.
La presi e me la tolsi di dosso, era estremamente leggera:
-Peccato.
Disse lei con una risatina.
45 giorni più tardi...
La voce si sparse e così io e Ken diventammo degli eroi nonché leader degli S.D.A.; tutti non facevano altro che parlare della nostra tentata evasione e di come avessimo sbaragliato da soli dieci demoni di classe D, per non parlare del fatto che per fermarci sia dovuto intervenire un classe SS, ciò ci fece ottenere il titolo di leader indiscussi, tutti gli sguardi erano rivolti verso di noi e potevamo leggere ammirazione nei loro occhi; ormai avrebbero eseguito ogni nostro ordine.
Ma quando stavamo già progettando un'altra evasione di massa arrivò un messaggero al castello per consegnare una lettera a V.
La duchessa ci fece chiamare tutti poco dopo, ci riunimmo nell'enorme salone, la guardai e notai una nota di disapprovazione o persino incredulità nel suo sguardo che era puntato su di me:
-Bene, sono felice di comunicarvi che siete stati promossi da reclute a soldati semplici classe E...
Un mormorio entusiasta si scatenò nella sala, ma a quanto pare V non aveva finito perché alzò la voce e continuò:
-In quanto soldati semplici verrete mandati a fronteggiare l'armata che si sta dirigendo qui, dovrete resistere fino all'arrivo delle truppe ordinarie e verrete capitanati da Rey classe D.
Un urlò di insubordinazione si alzò dalla folla e non si placò neanche quando i classe D fecero un passo avanti, tra le urla si udì distintamente V anche se aveva un tono calmo:
-Se volete disubbidire... Non c'è motivo per cui voi dobbiate vivere, no?
Le proteste si spensero come erano iniziate ed uno ad uno se ne andarono tutti tranne me, feci segno a Ken di andare e quando si allontanò mi diressi a passo deciso verso V, lei era ferma lì come se mi aspettasse:
-Allora... Quanti uomini contano le truppe nemiche?
-Circa 3.000 da ciò che hanno detto gli esploratori.
"3.000 contro 800 è chiaramente un suicidio, che abbiano deciso di usarci come un diversivo sacrificabile?".
Non dissi nulla e me ne andai, dovevo assolutamente pensare a qualcosa o saremmo stati eliminati.
-Ecco prendi...
Mi voltai, mi stava porgendo una piccola pillola, la presi confuso, mi prese per l'uniforme e mi sussurrò all'orecchio:
-Ingoiala se dovesse succedere ciò che è accaduto l'altra volta... Se tornerai vivo potrei aprirti una bella porta.
C'era una nota di perversione nella sua voce, mi staccai e me ne andai, sentivo ancora il suo fiato sulla guancia quando entrai in camera e mi stesi sul letto senza dire una parola ad un confuso Ken.
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-In pausa-Demon Inside: What have i become?
ParanormalMorire è stato così semplice... Ah, che meraviglioso oblio, ma qualcosa non va sento ancora il mio corpo fisico... Quei demoni devono avermi fatto qualcosa, si intendo proprio demoni con le ali. Nome... Beh diciamo n.87 Età 18 I demoni mi hanno tolt...