Quando decidi di mettere in un ripostiglio il cuore non c'è un momento preciso.
Non te ne rendi conto.
In realtà ti sembra di essere come al solito, un po' più tranquilla,ma comunque la stessa di sempre.
Hai appuntamenti,dai baci,ti sembra anche di esserti presa una cotta.
Fai quello che tutto si aspettano: fai le tue esperienze,insegui i tuoi obiettivi, cerchi un po' di felicità.
E intanto non ti accorgi di esserti persa.
Hai smesso di piangere la notte.
Hai smesso di leggere.
Hai smesso di fare discorsi seri.
Hai smesso di dire "dai,vieni qui...dimmi cosa non va" alle amiche.
Hai iniziato a dire "via, tanto ti passa".
Tra un po' di buon sesso e tanti giochi e tanto sesso,tante parole,tanto amore, scegli di giocare.
Perché ti va, dici.
Il fatto è che a nessuno va di smettere di sentire.
A nessuno.
Quindi non lo ammetterai mai,non lo dirai mai alla tua amica che hai un buco in testa e uno in pancia.
Non dirai mai che tocchi gli oggetti ma non li senti.
Che abbracci e vorresti essere altrove.
Che eviti accuratamente qualsiasi cosa che possa creare scompiglio o lacrime.
Non lo dirai mai,ma se ne accorgeranno tutti quando una sera, all'improvviso,scoppierai a piangere (apparentemente) senza motivo e inizierai a dire che ti manchi. Che ti manchi,che ti manca la te capace di soffrire.
— Susanna Casciani