Sono un po' di giorni che mi sveglio di malumore;nervosa,stanca,malinconica.
E non ho nemmeno il ciclo. Stamattina mi chiedevo perché,appena alzata,mi dovessi sentire così.
E ho pensato.
Ho pensato che prima del risveglio c'è il sonno,e il sonno contiene sogni.
Erano un po' di giorni che non ti pensavo,o meglio:che facevo finta di non pensarti.
Non ti aspetto più,non ci spero più,e invece? Invece ti sogno.
E invece mi abbracci,in quel sogno.
E invece sorrido,mentre mi abbracci,in quel sogno.
Mi abbracci da dietro,e a me fanno impazzire quegli abbracci lì,da cui non ti puoi difendere,perché le mani non si posano sulla schiena ma sul busto,si posano troppo vicino al cuore.
Quegli abbracci in cui ti senti protetta,perché sai che alle tue spalle c'è lui.
Che poi,lui chi? Non puoi diventare un pronome,forse avresti potuto ma... non hai voluto.
Mi manchi,un po'.
Anche se non voglio ammetterlo,anche se non posso ammetterlo.
Ed è dura perché non ho soluzioni,non ho cure.
Questo male non ha cure: per sentirmi bene dovrei correre incontro al mio pugnale.
Mi voglio bene,però,almeno un poco,almeno quel che basta per non scriverti,non cercarti,non pensare troppo tempo a te.
Il tempo mi serve per guarire. Quella sì,quella è l'unica cura.
Per ora mi manchi,e posso dirtelo (so dirtelo) solo nei sogni.
Susanna Casciani