Okay,sono qui a scrivere il mio primo libro e lo dedico semplicemente alle persone che non hanno smesso di credere,che non si sono mai arrese,che hanno affrontato ostacoli,che sono grandissime fan di Percy,figlio di Poseidone.
Lo dedico alle due rom...
Vado a cercare Percy e scappo da Martin intento a fare non so che cosa con me,sta di fatto che gli ormoni se ne erano andati nel caos letteralmente a vedere un David di Michelangelo vivente,trall'altro bello pure di faccia,avevo detto che Luke mi aveva chiamato,ma era una scusa per non cadere tra le mani di Martin. -Percy. -Bella. -stai bene? -si ma cosa è successo? Dove siamo? -siamo svenuti,prima di essere stati salvati e... -...chi è lui? Indica la soglia della porta della cabina dove c'era Martin. -Martin,lieto di conoscerti. -Percy,lo stesso per me. Alle tre,quando dormono tutti,vado da Martin che era nella sala di controllo. -cosa avevi intenzione di fare? Gli dico con la mano sul tavolo,avevo dei jeans attillati,una maglia bianca con lo scollo a barca e una giacca lunga beije. Si gira,sulla sedia con le rotelle. -Bella senti io.... -COSA AVEVI INTENZIONE DI FARE? -(sbuffa) baciarti,ecco. Dice con tono rassegnato. -mi conosci da appena sei ore e già tenti di baciarmi? Dico con aria furiosa. -non ti agitare, lo s... -sei ore ti rendi conto? -ho capito. -e perchè l'hai fatto? -perchè,ah non lo so, impatto. Quando ti ho presa in braccio ho sentito un nonsocchè di particolare,qualcosa che non avevo mai provato prima. -Martin,cosa? PARLA! -amore. Okay? Amore. Lo sbatto contro al muro,quel mio dannato subconscio diceva "bacialo,bacialo,bacialo,bacialo,bacialo,bacialo" ed io "ma stai zitto tu". Si avvicina con le labbra piano,mentre io lo tengo per la maglietta bianca, le mie labbra non resistono,gli vanno incontro e sbaaaaaaamm. Bacio. Bello pure. Alla fine del bacio mi dice: -ma non ci conoscevamo da poche ore? -non è colpa mia se gli ormoni se ne vanno per fatti loro. Mi sorride mentre io lo tenevo ancora avvinghiato. -adesso mi lasci andare? Dice ridendo. -oh si,scusami. Fortunatamente la porta era chiusa. "ISABELLA MCCALLISTER,credo che questa sia stata la fortuna più figa della tua vita". Diceva il mio subconscio mentre io mi dicevo "chi me l'ha fatta fare?" -lo sai che ho un marito no? Un figlio. -lo so. -e cosa ci provi? -sei tu quella che sei caduta in tentazione. Dice sorridendomi. Quel sorriso da favola,gli occhi azzurri,un filo di barba,i capelli scuri fluenti. -guai per te se questa cosa continua.
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