Capitolo 20

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Cercando di tornare ad avere un espressione più seria, lo guardo sedersi sul letto, appoggiare i gomiti sulle ginocchia e mettersi le mani tra i capelli. Proprio nervoso.
《Ti ricordi quando ti ho detto quella frase? Che eri.. boh, speciale?》mormora alzandosi di scatto e venendo verso di me.
Io annuisco con la testa.
《Ecco》dice mettendo le mani sulle mie guance e avvicinandosi《lo sei fottutamente tanto. E non faccio altro che ripetertelo, ma tu continui a uscire con quello.》
Detto ciò, mi si avventa sulle labbra e non posso fare altro che ricambiare.
È in assoluto il momento più bello di tutta la mia vita. Il bacio che può farmi dimenticare tutto io passato e per una volta farmi vivere solo al presente.
《Ti amo..》sussurra lui.
Rimango come bloccata da quelle parole.
Non può averlo detto.
Lui mi.. ama?
Non può amarmi.
E io non posso amarlo!
Non credo nell' amore.
Dio, che pasticcio.
E adesso che gli dico?
Magari si è sbagliato...
No.

Senza poter trovare migliore via di scampo, lo spingo leggermente via da me e corro in camera mia come se fossi inseguita da un assassino.
Appena chiudo la porta, scoppio a piangere. Ma non uno dei miei pianti corti e silenziosi, un pianto disperato, per gettare fuori tutto il dolore accumulato.
Perché sono scappata?
Ho paura di lui?
No. Io non ho paura di nessuno.
Mi butto sul letto continuando a urlare e piangere, poi pian piano mi addormento.
Qualche ora dopo la voce di mio padre mi sveglia e noto che sono già le 19.30
《Ally! Apri perfavore?》sta dicendo.
《Arrivo!》rispondo alzandomi dal letto.
Passo di fianco allo specchio e noto di avere la faccia sporca di trucco, colato mentre piangevo.
Non voglio farmi vedere così vulnerabile neanche da mio padre.
《Ora non posso.. é urgente?》dico.
《No, volevo solo dirti che io e Delia stiamo uscendo. Torneremo domani per mezzogiorno, mi raccomando state attenti.》
《Sì va bene papà. A domani》esclamo.

Poi vado verso il letto e mi ci butto sopra, sbadigliando e cercando di pensare a cosa mettermi per la festa, che sarebbe cominciata 1 ora e mezza dopo, verso le nove.
Esco di soppiatto dalla stanza e sento delle voci di alcune ragazze dal salotto. Che palle, non ho voglia di avere gente in casa già a quest ora.
Entro in bagno e inizio a struccarmi, devo prepararmi da capo. Decido di mettere un po di eyeliner, correttore e abbondante rossetto rosso. Poi mi farò qualche boccolo ai capelli e.. mi rimarrà solo da scegliere l outfit.

Dato che sono a casa mia, decido di optare per un top nero e una minigonna stretta sempre nera.

Ore 20.30.
Ho fame.

Vado verso la cucina e trovo sul divano Nash con Cloe e Anne.
《Dov è Jex?》chiedo cercando di non guardarlo.
《Da quanto tempo è qui?》domanda Anne riferendosi a me.
《Credimi: lo stesso tempo di lui.》rispondo entrando in cucina.
Ma seriamente...dov é Jex?

Dato che Nash non ha intenzione di rispondermi e io non ho intenzione di richierderlo, cerco il numero di mia sorella sul cellulare e la chiamo.
Non risponde.
Fantastico!

Decido di uscire sulla terrazza a fumare una sigaretta. La accendo e in quel momento un rivoltante pensiero mi giunge alla mente.
Oggi. Avevo. Il. Mio. Secondo. Allenamento. Di. Pallavolo.

L'ho saltato!
Come cazzo ho fatto a dimenticarlo?

《Merda!》urlo sbattendo la porta e attraversando il salotto sotto gli occhi dei tre.
Butto sul pavimento di parquet la sigaretta e inizio a schiacciarla e prenderla a calci. Sono davvero incazzata con me stessa.
Poi la raccolgo e la butto nel cestino. Non ci tengo ad appiccare un incendio.

Un paio di minuti dopo, sento la voce di Jex e mi precipito da lei. Era all'allenamento.
《Ally!》esclama appena mi vede già pronta《stai bene? Ho bussato un bel po alla tua porta ma non rispondevi. .. mi sono spaventata. Poi Nash ha detto che non stavi bene e volevi dormire.》
《Sì più o meno è andata così.》annuisco.
《Ora vado a prepararmi, non so neanche cosa mettermi.》dice aprendo la porta del bagno.
Io torno nella mia camera e aspetto che inizino ad arrivare gli invitati. Che la festa abbia inizio!

Dopo un quarto d'ora Jex esce dal bagno e corre in cortile a far entrare gli invitati. Io rimango seduta sul divano osservando ogni persona che entra in casa mia. La mia camera e il mio bagno sono chiusi a chiave, quelli di mio padre anche e la palestra pure. Spero non rompano niente.

《Ragazzi, lei è Ally. È la figlia di Jason.》mi presenta Jex a un gruppo di ragazzi ben messi.
Uno ad uno si presentano e inizio a imparare qualche nome. Inoltre riconosco Zack che è con altri amici.
Troppa nuova gente.
Giro un po per le stanze, quando lungo il corridoio vedo già Nash e Cloe che pomiciano attaccati alla parete.
Immediatamente quella visione mi causa un male improvviso al petto e le mie gambe fanno retromarcia da sole verso la cucina.
È solo da una decina di minuti che è iniziata la festa e già se ne vanno in camera...e pensare che ha detto di amarmi.
Come osa dirmi questo e poi andare a letto con un altra? Bah, cazzi suoi. Non voglio essere dipendente dall'amore.

Finalmente, in mezzo a tutti, riconosco Cam. Lo chiamo e per la disperazione momentanea lo abbraccio. Scambiamo alcune parole su come ci pare la festa, ma poco dopo Jex fa partire la musica e mi invita a salire sul tavolo con lei.
Io mi metto a ridere ma la raggiungo subito e sotto gli occhi di tutti iniziamo a ballare. La festa procede bene, sembra che tutti si divertano e anche io voglio divertirmi.
Nash sta attaccato a Cloe come se stessero per sposarsi ed é l'unica cosa che mi mette di malumore, ma decido di non pensarci.

So solo che da una mezz'oretta sta tutto migliorando, credo sia tutto l alcol che ho bevuto con Jex.
Io e lei ci buttiamo sul divano praticamente ubriache e insieme a Dana e Jasy, che sono nella nostra stessa situazione, decidiamo di giocare ad obbligo e verità con chi si offre.
Naturalmente arrivano Jack, Nash, Cloe, Anne, Marie e Sarah. Poi si uniscono anche Zack e un altro ragazzo di cui non ho neanche capito il nome.
Cloe ha baciato di nuovo Nash sotto i miei occhi.
Adesso.
Il mio Nash.
Che??
No, Allyson.
Calma. Non dire cavolate.

Changed-Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora