Capitolo 11

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《Beh》inizio《diciamo che fino a due anni fa ero una gran troia. Nel senso che facevo tutto a tutti. E non ho mai voluto smettere, finché ho cominciato a tagliarmi e ho deciso di voler venire qui. Comunque adesso sono cambiata e non ho intenzione di sbagliare di nuovo.》dico tutto d'un fiato.
Lui mi fissa negli occhi e poi mormora《Non preoccuparti. Io mi fido di te.》
Non posso fare a meno di sorridere. So che non tutti la prenderanno così bene quando lo sapranno.

Continuo a raccontargli della mia vecchia vita, finché vedendo che sono quasi le tre, si alza per andare dato che ha gli allenamenti.
《Se vuoi puoi seguirmi e venire a vedermi mentre gioco.》mi propone allegro e lì mo rendo conto di quanto tempo ho passato con lui in una sola giornata e di quanto potremo approfondire questa amicizia andando avanti.
《Ci sto.》rispondo buttandomi sul pavimento a infilarmi le scarpe.

Lui segue attentamente ogni mia mossa, poi mi porge la mano per alzarmi da terra e scendiamo.
Senza avvisare, usciamo e salgo sulla sua auto parcheggiata.
Il viaggio prosegue veloce e tranquillo, mentre canticchiamo alcune canzoni trovate alla radio.
Arriviamo di fronte alla palestra e mi apre lo sportello per scendere. Non ci credo che questo ragazzo così gentile sia qui per me e mi scappa una risata.
Entro prima di lui e subito, in quell'istante, i miei occhi incontrano quelli di Nash. Distolgo immediatamente lo sguardo e vado ad abbracciare Jack e ascoltare le presentazioni di alcuni suoi amici.

Sento i suoi occhi addosso e mi irrita da morire quando qualcuno mi fissa. Di solito era per colpa dei pregiudizi, tutti mi guardavano e spettecolavano, ma ora so per certo che non lo é, perché so esattamente cosa é successo tra me e lui.

Ma proprio mentre stavo elaborando i miei pensieri, vedo con la coda dell'occhio che viene verso di noi, ma si ferma al mio fianco per ascoltare la conversazione tra Cam e tutti i loro amici. Non riesco a seguire i loro discorsi, sono troppo agitata dalla presenza di Nash Grier al mio fianco. Senza farci caso, mi giro verso di lui e osservo i suoi occhi blu guardare in direzione dei compagni e la sua bocca fare piccoli sorrisi ad ogni battuta. Dopo qualche istante, però, si fa serio e senza degnarmi di uno sguardo mormora a denti stretti《Che vuoi?》
Mi giro di scatto e decido di evitare di rispondere. Quel bastardo non si merita minimamente una spiegazione.
Cosa gli avrò fatto per cominciare a odiarmi così tanto? Insomma si, l ho baciato e poi sono scappata... me ne vergogno troppo, come ho potuto? Senza neanche sapere cosa provava lui per me... mi sento davvero una deficiente.

Dopo qualche minuto un ragazzo biondo con i capelli leggermente lunghi, esclama che gli allenamenti stanno per iniziare ed é meglio andare a cambiarsi.
Cam mi si avvicina e sussurra《Siediti sugli spalti, il punto della vittoria lo segnerò io per te.》e mi fa un sorriso, prima di entrare negli spogliatoi.
E io rimango lì con un sorriso da ebete di fronte alla porta.

In quel istante, una mano mi afferra la spalla e mi obbliga a voltarmi.
《Devi stare lontana da lui, hai capito?》ringhia Nash.
Ma che problemi ha?
《E chi saresti tu per ordinarmelo? Non ho mai ascoltato neanche mia madre, dovrei ascoltare te?》sbotto io.
Lui si avvicina e in tono minaccioso《È solo uno stronzo bastardo e puttaniere.》
Lo guardo piena d'ira.《E tu cosa saresti allora? Ti stai comportando come un coglione, non voglio niente da te e tu non vuoi niente da me. Perché dovremmo perdere tempo?》
A queste parole si incupisce, apre la bocca per ribattere ma non dice nulla, non avendo parole per darmi torto. Mi supera e entra nella porta alle mie spalle.
Ecco, la mia giornata è stata appena rovinata.

Vado sugli spalti e attendo l'ingresso della squadra.
Appena arrivo, noto che Cam sta ridendo e scherzando con i suoi amici, ma non appena mi vede alza la mano per salutarmi e io ricambio. Invece, quel gran simpaticone di Nash se ne sta in disparte e guarda con aria minacciosa Cam.
Come si può dar retta ad uno del genere quando tutti vanno d'accordo con Cam? Oltre tutto, in questo poco tempo che ho passato sia con uno che con l'altro, ho notato che quello più antipatico e stronzo è proprio Nash.

Durante la partita, non mi soffermo troppo sul gioco, ma in particolare su Nash. Forse non dovrei guardarlo, ma devo ammettere che gioca davvero bene. Meglio di tutti gli altri, oserei dire.
Non mi ha rivolto neanche uno sguardo ma non mi stupisco. Cam invece si girava ogni tanto e io gli sorridevo, in modo che lo facesse anche lui.

Finiti gli allenamenti, vado verso Cam, che, come aveva detto, mi ha dedicato l'ultimo canestro, battendo la squadra in cui era Nash.
《Allora, come sono stato?》domanda sorridente.
《Meglio di tutti.》mento.
《Ti ringrazio.》dice e mi circonda le spalle con le braccia.
Vedo dietro di lui Nash che distoglie lo sguardo e se ne va. Ma è possibile che debba sempre esserci per rovinare tutto?
Il ragazzo che ho a fianco mi sorride e va verso lo spogliatoio, staccandosi da me.

《Hai passato il pomeriggio con Cam?》esclama Jex con notevole falso entusiasmo.
《Bhe si...》dico leggermente imbarazzata e mi domando se anche lei abbia qualcosa contro Cam.
《Ally, stai solo attenta a lui.》continua lei.
《Non siamo niente più di amici.》preciso io.
Lei sorride un po' più sollevata.
Forse dovrei dirle della discussione con Nash? No, in questo momento non voglio pensarci.
《E ti ha chiesto di vedervi ancora?》domanda aspettando la mia risposta.
《Non lo so, non direttamente, ma penso ci vedremo in giro.》le spiego.
Lei rimane incantata nei suoi pensieri, poi sua madre ci chiama perché é pronta la cena e scendiamo.

《Dopodomani inizia la scuola...sei pronta Ally?》mi chiede Delia durante la cena.
Mio padre non ha ancora aperto bocca, forse per la scenata di oggi pomeriggio.
《Credo di si.》rispondo senza darle troppa attenzione.
Delia guarda mio padre Jason e poi guarda me, poi Jex, me, Jason, me, Jex.
Che sta succedendo?

Changed-Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora