I'm a singer.

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Povs. Calvin

"Ti aiuto a sparecchiare." Taylor si offre volontaria per aiutare sua madre, cosí, quando vanno entrambe in cucina, resto solo con il padre.
È imbarazzante, tutta la cena lo é stata.
Non vedo l'ora di tornare alla mia normale vita con Tay, voglio andare alle solite feste con la musica alta e riprendere a fare il mio lavoro, cosa che ho trascurato per restare il piú possibile vicino a mia moglie.

"Allora, Adam, come hai conosciuto mia figlia ?" ecco, quello che temevo.
"A una festa, dopo una premiazione." gli sorrido imbarazzato.
"Da quanto vi frequentate, dunque ?" stiamo peggiorando.
"Qualche mese"
"Uhm... non é tanto."
"Già..." sono davvero davvero imbarazzato.
Prima che possa chiedermi altro, per mia fortuna, arrivano Taylor e sua madre.

"Ragazzi potete dormire nella camera degl'ospiti. La stanza di Tay é troppo piccola per entrambi." sorride la donna. Avrá cinquant'anni, piú o meno.
"Dormite insieme ?" continua l'interrogatorio il padre.
"Non so se l'hai notato, ma sono incinta." sbotta Taylor. É molto nervosa, lo é stata per tutta la cena.
"Già" mormora il padre.
Cala un silenzio imbarazzante.

"Allora andiamo !" esclamo, per cercare di allegerire la situazione. Cosa che non accade, visto che Taylor si limita ad annuire.

Saliamo le scale ed entriamo nella camera degl'ospiti. É abbastanza spaziosa, con le pareti chiare. Sui comodini ci sono delle abat-jour.
"Non é stara una buona idea venire qui." sospira, lanciandosi a peso morto sul letto matrimoniale.
Chiudo la porta e inizio a disfare le valigie dentro l'armadio, dandole le spalle.
"Grazie per essere venuto con me" dice piano, come se non volesse essere sentita.
Sorrido spontaneamente, ma non aggiungo niente. So che arrossirebbe in modo inverosimile e che mi darebbe dello stupido.

"Ti aiuto." prende un respiro profondo e inizia a piegare i vestiti.
"Ne hai portati troppi" le dico, facendola ridere.
"E questo é niente !" esclama.
Ridiamo entrambi, ma per motivi diversi. Lei per la questione dei vestiti, io perché sono felice se lei lo é.
Non sopporto vederla piangere, vorrei che fosse sempre sorridente, perché é davvero stupenda quando sorride. Puó suonare sdolcinato, ma é cosí.

"Io ho finito !" annuncia, chiudendo le ante dell'armadio.
"Ti amo." la bacio a stampo e poi vado a sedermi sul letto. La sento ridacchiare e prendo il telefono.
Entro su snapchat e inizio a fare un video. Inquadro Taylor che non sembra molto d'accordo, visto che grida "Se lo pubblichi ti uccido !" e poi corre alle mie spalle, per non essere vista. Le rispondo con un semplice "Shh" e finisco la panoramica. Anche se rischio la mia vita, lo pubblico.

"Ti odio, Adam." mormora, per poi iniziare a spogliarsi.
Non le stacco gl'occhi di dosso, é sempre piú bella.
"Sei imbarazzante" mi fa notare, ma la ignoro completamente.
Indossa una mia t-shirt - che la copre davvero poco - e si infila sotto le coperte. Anche io mi spoglio e rimango solo in boxer. Spengo la luce e la raggiungo al caldo e le cingo la vita per avvicinarla al mio corpo e baciarla.
É fredda, ma appena ci tocchiamo sento che la sua temperatura aumenta.

Quando il bacio si sta per trasformare in qualcosa di piú, si allontana e mi poggia le mani sul petto.
"Non possiamo" sussurra.
"Hai ragione, non é stata una buona idea venire qui !" le dico sottovoce, facendola ridere.
"Amore dovremo trattenerci solo per qualche giorno."
"Qualche ? Tay sei mia moglie, non si scandalizzeranno." provo a convincerla, ma scuote la testa.
"Non cedo. É stato già imbarazzante dire a mio padre che dormiamo nella stessa camera, immagina a fare... certe cose." conclude imbarazzata. Sono sicuro che stia arrossendo.
"Ti amo troppo e questo mi fa diventare manovrabile." sospiro. Mi allungo per spegnere l'abat-jour sul mio comodino e lo stesso fa lei.
Dopo poco si addormenta tra le mie braccia e le bacio i capelli.
Lei é tutto quello di cui ho bisogno.

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Povs. Harry

"Come stai ?" mi chiede Zayn, sedendosi davanti a me. Rido istericamente. "Come pensi che stia ? Sono in un cazzo di carcere !" gli ricordo.
"Amico, calmati. Erano frasi di circostanza. Comunque quando sará il processo, se ci sará ?"
"Tra due settimane. Grazie di essere venuto." mormoro. Mi imbarazza ringraziarlo, i rapporti tra noi non sono proprio idilliaci.
"Hai sentito Taylor ?" mi chiede.
"Non mi importa un cazzo di lei." dico duro, sbattendo la mano sul banco.
"Ti hanno mai detto che non sai mentire ?" ridacchia e lo fulmino con lo sguardo.
"Non ho mentito. L'ho chiamata ed é stata chiara, ha reciso il nostro rapporto, é come se volesse cancellarmi dalla sua vita."

Delle guadie mi prendono per le braccia e mi fanno alzare forzatamente.
"Zayn verrai ?" gli chiedo a voce alta, alludendo al processo.
"Certo amico !" grida, mentre mi trascinano fuori.

Mi fanno entrare nella mia cella, grigia e fredda. Chiudono quella specie di cancello con un lucchetto e se ne vanno.
Qui ci sono solo io, non so se sia una specie di isolamento o una cosa del genere.

Odio stare qui, odio il fatto di non poter fare i concerti, odio non poter leggere i commenti delle fans, odio non poter far emozionare qualche ragazza abbracciandola.
Mi manca la mia vita e sono qui da pochi giorni, pochissimi.
Vorrei tornare a ció che ero prima di questo, prima di incontrare nuovamente Taylor nel giardino di quel locale. Non mi importava niente degl'altri e lei era solo una mia ex che ogni tanto mi tornava in mente, ma niente di piú. Mi ha cambiato, quasi manipolato, a suo piacimento. Mi ha fatto tornare a chi ero quando noi stavavamo insieme, un ragazzino che mostrava troppo le proprie emozioni.
La odio, Dio se la odio per questo.
Ma la amo e negarlo ora sarebbe stupido.
Lei è stato il primo vero amore della mia vita e ho paura che sia l'ultimo. Ho paura di non potermi piú innamorare di un'altra donna, di restare ancorato a lei.
Quando é venuta in carcere, io ho pensato che mi amasse ancora, solo che fosse spaventata ad ammetterlo.
E invece é cosí, lei non prova piú niente per me. Fa dannatamente male.
Taylor é fantastica, bellissima e con un carattere assolutamente incredibile. É cosi... non lo so, nell'insieme é perfetta.
Sento quella specie di porta con le sbarre aprirsi e poi una guardia mi fa cenno di uscire.
Lo raggiungo e mi dice che é l'ora di falegnameria. Conclude con un "Muoviti coglione" ma ci passo sopra. Non letteralmente, anche se vorrei.

Mi accompagna sino all'aria dove facciamo quest'attività ricreativa che mi sta sul cazzo e nella quale sono negato.
Vado a un banco e inizio a tagliare un'asse di legno, piú che altro per sfogarmi. Immagino ci sia la faccia di... non so neanche con chi prendermela.

"Ho sentito che sei famoso, lí fuori." dice un tipo, avvicinandosi. È alto piú o meno quanto me, ma é piú muscoloso, é rasato e ha una grossa cicatrice sull'occhio. Il tipico carcerato americano, insomma.
"Sono un cantante." gli dico.
"E te ne vuoi stare qui dentro vent'anni ?" mi sussurra, con una punta di ironia.
"Non vedo altre soluzioni, amico." sposto da una parte i pezzi di legno e prendo un'altra asse.
"Bhe, io ho un'idea, fratello." mi dá una pacca sulla spalla e ride. Okay, mi fa paura ma potrebbe essere un buon alleato qui dentro.

I want you 2 - Non é finita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora