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330giorni



In questi giorni siamo tutti presi dai preparativi delle valige per la gita in Francia. Anche io, nonostante i tanti pensieri e gli sguardi pessimi di Kyle, mi sto concedendo un po' di serenità pensando aquesto viaggio. Non sarà di certo come l'ho immaginato ad inizio anno, con Lucas. Forse sarà un po' diverso tra noi, e poi ci sarà anche Kyle a ronzarmi intorno. Spero solo che non mi rovinino questa vacanza.

Mi tornano in mente le parole di Kyle prima del nostro primo bacio.

"Non sarà più lo stesso"

Come faceva a saperlo? Maledizione. Da quel momento è davvero cambiato tutto. Non solo tra me e lui, ma anche tra me e Lucas, persino Step è cambiato. Come se già sapesse tutto. Ed io non gli ho dato ascolto,ma non me ne pento minimamente.

Leggoun romanzo sulla veranda, mamma ha messo un tavolo con delle sedie in mezzo al grande giardino che abbiamo. Pieno di fiori, di cespugli ben messi e alberi, e di mezzo ci sono io, tranquilla, a leggere. Questo pomeriggio mi vedo con Melanie, la ragazza della mia classe e andiamo a fare compere per la Francia. Abiti, occhiali da sole, macchinette fotografiche (serve a me che mi è caduta a terra mentre cercavo dimetterla nello zaino, al posto delle mani ho la ricotta, si), e cose di questo genere. Oggi fa abbastanza caldo, spero stia arrivando l'estate nel pieno del suo splendore. Non ne posso più di quest'arietta fresca. Chissà come sarà il clima in Francia,dobbiamo prepararci anche a qualsiasi temperatura ci sia lì.

Vedo la porta d'ingresso aprirsi e uscire Kyle da dentro casa. Prende il pacchetto di sigarette dalla tasca del jeans e si guarda intorno estraendo una sigaretta. Poi guarda me, giusto in tempo per distogliere lo sguardo da lui. Si accende la sigaretta e resta lì,in piedi, vicino la veranda a fumare e a guardarsi intorno.

Io tengo lo sguardo sul libro fingendo di leggere, ma con il cuore che mi batte a mille. Indossa un paio di jeans neri e una maglietta bianca attillata che contrasta con la sua pelle olivastra. Calma Luna. Puoi farcela. Resto a fissare per non so quanti minuti la pagina del libro, cercando di capire il significato delle parole, di comprenderle. Possibile che tutto ad un tratto è diventato così maledettamente difficile leggere?

<<Anche in Francia vieni a dare fastidio?>>

Al suono della sua voce, sento un brivido attraversarmi tutto il corpo.Così dolce e fredda allo stesso tempo. Alzo gli occhi per guardarlo. Tiene lo sguardo fisso avanti a sé, rivolto alla strada deserta, e aspira la sigaretta. Gli guardo le labbra. Morbide, rosee,mi viene voglia di baciarle nel vederle giocare con il filtro della sigaretta. Socchiude gli occhi mentre aspira, poi deglutisce mentre il mio sguardo segue il suo collo ed infine fa uscire il fumo rimasto nella sua bocca. Poi si gira verso di me.

<<Sveglia,mi senti? E' con te che parlo>> ripete.

Oh,scusami, mi ero fermata un secondo a guardare la tua incredibile bellezza. Dicevi?

<<Cosa vuoi?>> rispondo, non ricordando effettivamente la sua domanda.

Lui scuote la testa.

<<Lascia stare>> dice e torna a guardarsi intorno continuando a fumare.

Io annuisco piano e mi mordo le labbra tornando a fissare il libro.Restiamo per qualche minuto così, in silenzio, quando poi lui si avvicina posando la sigaretta ormai finita nel posacenere. Così vicino a me, e neanche uno sguardo. Sono come pietrificata. Si gira di spalle e lo guardo. La schiena, perfetta come il resto, e questa maglietta che gli delinea perfettamente la vita a V.

Come un angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora