350 giorni.
<<Secondo te, tutto questo, ha una logica?>>
<<Cioè?>>
<<Tutto. Il cielo, il mare, gli uccelli, i prati.. Perché esistono?>>
<<Perché esistiamo noi>>
<<E perché esitiamo noi?>>
Fa spallucce.
<<Non lo so, perché noi siamo vita, forse>>
<<La vita l'ha fatta Dio, non noi>>
<<Questo è quello che dice la bibbia>>
<<Stai dicendo che secondo te, tutto questo non è frutto di Dio?>>
<<Dico che nessuno ha le prove per accettarlo>>
<<Nessun essere umano sarebbe capace di fare una così, di creare il mondo.. E' qualcosa di magico>>
<<Io non credo nella magia>>
<<Non magia tipo 'bidibi bobidi bu', ma qualcosa di superiore alla nostra mente.. Qualcosa di soprannaturale>>
Lui resta in silenzio e rimaniamo a fissare il lago. C'è un filo di vento che fa ondeggiare piano l'acqua e qualche fogliolina cade dagli alberi posandosi sulla superficie. Oggi al parco c'è più gente del solito, bambini, donne anziane, persone adulte. Davvero molta gente.
Io e Lucas siamo seduti sulla staccionata che divide il lago dal resto del parco, e ci godiamo il panorama. Veniamo spesso qui. Non ci si sente mai soli con tutti questi cinguettii degli uccelli, il rumore dolce dell'acqua e il poco vento che tira. Sembra qualcosa di.. Magico! Non so, oggi sono fissata con questa parola. Quando ero piccola trovavo che ogni cosa intorno a me fosse infestata dalla magia, o forse ci speravo solo. Ero una bambina che sognava molto. 'Sei sempre con la testa tra nuvole', lo ripeteva sempre mia madre, insopportabile. Perché dovrei accettare questo mondo di egoismo e cattiveria? A me piace sognare una vita solare, tranquilla, felice. Una vita che probabilmente non ci sarà mai. Sono stanca di preoccuparmi per tutto, voglio godermi ogni secondo delle giornate. In fondo, la vita è breve.
Percorriamo il parco lentamente in silenzio, io ho lo sguardo fisso a terra mentre lui si guarda intorno.
Arriviamo al ponte di South Lister, dove una volta passava il treno. Ci appoggiamo al muretto di pietra che da sulle vecchie ferrovie ricoperte dalle erbe e rimaniamo ad osservare il tutto, come se fosse la prima volta. Per tutto il tempo siamo stati in assoluto silenzio, non una parola. E' davvero alto, saranno sette metri di altezza. Come faceva, una volta, il treno a passare qui sotto? È anche un po' in salita. Di sicuro dovevano rallentare la velocità, è abbastanza stretto e si rischia molto.
<<Novità con Zayn?>>
La voce di Lucas mi riporta alla realtà, lasciando i miei complessi sui treni e sulle loro velocità da parte.
Scuoto la testa guardandolo e incrocio il suo dolce sguardo.
<<E' proprio uno stupido sai?>> dice ridacchiando.
<<E perché mai?>> rispondo ridendo.
Lui scuote la testa girandosi con tutto il corpo verso di me e tenendo solo un braccio sul muretto.
<<Perché io, al posto suo, mi sarei accorto subito di te>>
Io sorrido abbassando lo sguardo per qualche secondo di imbarazzo, e poi lo guardo.

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Come un angelo
RomanceNon dimenticherò mai il modo in cui mi guardava. Uno sguardo profondo, un po' ingenuo forse, ma incantevole. Non dimenticherò mai le sue labbra. Il modo in cui mi baciava, il suo sorriso. Non dimenticherò mai le sue braccia. Come mi stringeva, come...