340 giorni
Sono passati otto giorni dalla fiera ed io e Lucas ci siamo sentiti molto meno in confronto a prima. E poi siamo entrambi presi dallo studio, la scuola sta per terminare e siamo sommersi di interrogazioni e verifiche. Tra meno di tre settimane ci sarà la gita in Francia. Sono super elettrizzata all'idea, anche se con tutto quello che è successo, non so se sarà piacevole come l'avevo immaginata.
Ho letto un articolo l'altro giorno sulla cultura giapponese. Narra che ci sia questo 'stile di vita', così lo chiamano, che prende il nome di Zen. Praticamente, consiste nel prendere tutto così come viene, restare calmi, vivere il presente. Nessuna preoccupazione, nessuna programmazione, respirare e vivere. Solo questo. Abbiamo bisogno di vivere ogni tanto, tutti quanti. Ma vivere davvero. Essere felici, spensierati. Ed io voglio provarci, voglio provare ad essere Zen. Inizierò da oggi, più nessuna preoccupazione, per nulla, eccetto la scuola, ovvio. Zayn, Lucas, più nulla. Ho deciso di prendere le distanze da entrambi, per schiarirmi le idee. Per il misterioso ed affascinante moretto, provo sicuramente qualcosa. Quando lo incrocio in casa o nei corridoi della scuola, mi si contorce tutto lo stomaco, anche se lui mi evita. Come dargli torto. E Lucas.. beh, Lucas trova ogni scusa per parlarmi, ma questa volta sono io a tenere un po' le distanze. Non mi sono ancora abituata a questo nuovo sentimento che prova nei miei confronti, anche se dovrei iniziare ad accettarlo se non voglio ferirlo. Ma comunque non saprei come fare, cosa fare. Non so nulla, sono Zen. Non penso a niente. E' una cosa buona non dar peso a nulla? Per una ragazza che ritiene importante ogni piccolo sospiro, parola, sguardo che si concede, beh, si, è una cosa ottima.Proviamo questo nuovo esperimento.
<<E' permesso?>>
Step entra in camera mia, silenziosamente e quasi intimidito, guardandomi studiare sul letto. Annuisco mentre lui è già vicino a me e si siede di fianco, spostando il mio libro di storia.
<<Possiamo parlare?>> mi dice.
<<Certo>>rispondo.
<<Mi dispiace per come ho reagito questa mattina>>
<<In effetti non mi sarei aspettata una cosa del genere>> alzo le spalle <<alla fine, non ti importa nulla di quello che faccio>> tengo lo sguardo fisso sul libro.
<<Certo che mi importa Luna, sei mia sorella. Anche se non parliamo quasi ma io comunque non sappiamo nulla delle nostre vite, non significa che io non mi preoccupi per te>> mi guarda e io alzo lo sguardo.
<<Ti preoccupi per cosa esattamente?>>
<<Beh, sai com'è Zayn..>> Già, so com'è con le ragazze.
<<Un conto è giocare con le ragazze, un altro è farlo con mia sorella>>
<<Tranquillo, non ho intenzione di dargli corda>> gli sto mentendo? O forse sto mentendo a me stessa?
<<Io ricordo che ti piaceva anni fa e..>>
<<Appunto Step>> lo interrompo. <<Anni fa, ora è diverso>> lui mi guarda per qualche secondo in silenzio.
<<Centra Lucas?>> Va bene, ora sta entrando troppo nel personale. Non so io cosa voglio Step credi che possa dirlo a te?
<<Forse>> faccio spallucce guardandolo. <<Ora scusami ma dovrei finire di studiare>>
<<Oh certo, vado>> accenna un sorriso e si alza. Prima di uscire, si gira e guardandomi dice: <<Fammi sapere se qualcuno ti infastidisce, sono sempre tuo fratello maggiore>> sorride e finalmente mi lascia sola in camera mia.

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Come un angelo
RomantizmNon dimenticherò mai il modo in cui mi guardava. Uno sguardo profondo, un po' ingenuo forse, ma incantevole. Non dimenticherò mai le sue labbra. Il modo in cui mi baciava, il suo sorriso. Non dimenticherò mai le sue braccia. Come mi stringeva, come...