Terzo Capitolo

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"Quindi questi due Salvatore vi conoscevano già?" Disse Caroline, con aria curiosa  nella cucina Gilbert. "No non abbiamo detto questo, semplicemente sono stati troppi gentili e poi sembravano conoscere ogni nostro particolare, tanto da sapere esattamente cosa dirci" rispose Virginia. "Esatto, e poi sembravano troppo strani, anche fisicamente, voglio dire, del tipo che mi giro un attimo e dopo non ci sono più, non so se ci stiamo spiegando" disse Elena, come al solito in modo tranquillo e paziente. "No, abbiamo capito, magari posso fare qualcosa, voglio dire, io sono magica" scherzó Bonnie. "Ah, Ah, e io sono la Regina, ma perfavore Bon" Esclamò Caroline ridendo. "Non ti stai facendo prendere troppo la mano con la storia della sensitiva?" Disse Elana ridendo anche lei. "Nah" rispose Bonnie facendo altrettanto. Virginia non disse nulla, continuava a giocherellare con il cucchiaino immerso nella tazzina di caffè. Sua sorella se ne accorse "Tutto bene?" Chiese preoccupata. "Si, tutto benissimo" Rispose la bionda accennando un sorriso. "Va bene ragazze, devo proprio andare, Vi mi accompagneresti alla porta?" Chiede Bonnie sorridendo dolcemente. "Certo Bon Bon" Risponde Virginia. " Ok io vado tra un'oretta, così evito di incontrare mia madre e di sentire i suoi interrogatori". Esclama Caroline. Elena si limita a scuotere la testa arrendendosi alle parole dell'amica.

"Allora miss 'mi accompagneresti alla porta' cosa succede?"  "Perché non me lo dici tu, miss 'tutto benissimo'?" Dice Bonnie rispondendo alla gemella bionda. "Non sono solita a raccontare i miei problemi a qualcuno, ma è una cosa che solo una personcina strana alias una delle mie migliore amiche può capire quindi..."  "Sono tutta orecchie" Afferma la mora. "Perfetto. I due fratelli Salvatore, hanno qualcosa di molto strano. Quando li ho toccati un brivido freddo e oscuro ha percorso il mio corpo. Subito non ci ho pensato, ma poi, mentre ne parlavamo pochi minuti fa, beh mi è rivenuto in mente...quindi credo che ci sia qualcosa che non vada. Soprattutto negli ultimi tempi, non sono più la stessa...vedo tutto amplificato, prevedo le cose, appaiono numeri ovunque, faccio spegnere le luci...voglio dire, che cosa mi sta succedendo Bon Bon?" Dice con aria preoccupata. Bonnie accarezzandole il braccio, la rassicura dicendo: " Sta tranquilla, va tutto bene, credo che anche tu abbia qualcosa di magico. Vieni domani pomeriggio alle 17 a casa mia, sono certa che mia nonna ti può aiutare" "Grazie" Esclama Virginia. Bonnie si limita a sorridere ed ad uscire dalla casa.
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"Allora come ti sono sembrate?" Domanda Stefan a suo fratello. "Bellissime, soprattutto la bionda" Risponde Damon poggiando il bicchiere di Barboun sul tavolo del grande salotto. " Non scherzare, lo sai che prima o poi glielo dovremo dire..." . "Stefan, smettila, questo tuo atteggiamento mi sta seccando. Se sarà troppo rischioso o impegnativo proteggerle le uccideremo e basta."  "Non lo faresti mai Damon, sei innamorato di lei e non uccideresti mai sua sorella." Detto ciò, Stefan esce dalla stanza e lascia Damon lí, senza parole, ma quest'ultimo sapeva benissimo che suo fratello aveva ragione.

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