Capitolo 7.

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È domenica e domani ricomincia la scuola. Odio le superiori, i compagni e tutto ciò che riguarda la scuola. Le  perfettine che fanno di tutto per farti sentire un pesce fuor d'acqua. Quanto le odio. E i ragazzi del 'quinto' che sono i più fighi,  appena li vedi la prima cosa che fai è vedere se sei apposto. A scuola mi sono sempre sentita quella esclusa, ma alle superiori cambiò qualcosa forse il fatto di avere più amici mi ha resa leggermente un po' più sicura di me. Ma non cambia il fatto che sono sempre la solita combina guai, maldestra, sbadata e insicura. Esco di casa per farmi una passeggiata per schiarirmi le idee e pensare a tutto quello che è successo negli ultimi giorni.
Sono successe un bel po' di robe.
Cammino fino ad arrivare davanti le scuole medie dove andavo, mi metto seduta sotto un albero e i ricordi cominciano a riaffiorare, belli e brutti. Ripenso dalla prima media fino alla terza, quante ne ho combinate in terza e com'ero stronza..beh le cose non sono cambiate poi così tanto.

Senza rendermene conto mi sono addormentata sotto l'albero. Ultimamente sono così stressata. Guardo il telefono e si sono già fatte le 18:30 mi avvio verso casa.
Questa sera non devo uscire quindi vado in camera mia prendo i vestiti, l'intimo e gli asciugamani e vado a farmi la doccia.
Finita la doccia mi asciugo, metto il pigiama e avvolgo i capelli nell'asciugamano.

Dopo cena mi chiama Kate.

*Sei pronta per domani?* mi chiede Kate.
*A dire il vero no.*
*Come no?*
*Ho paura.*
*Ancora con quelle tue seghe mentali?*
*Può Essere.*
*Non ti preoccupare, andrà tutto bene.*
*Speriamo.*
*Approposito prendiamo la corriera o vieni con me?*
*Per me è uguale.*
*Facciamo Corriera?*
*Perfetto ora vado che devo preparare le cose per domani.*
*Notte princesa.*
*Notte sister.*

Stacco la telefonata e preparo i vestiti. Penso che metterò i jeans nuovi, quelli neri con i strappi alle ginocchia e il maglioncino con le strisce orizzontali bianche e nere. Infine prendo le Adidas 'super star' bianche e nere.
I miei pensieri tornano riguardo a James. Oggi non si è fatto sentire per niente. Si farà sentire domani spero.

~

Suona la sveglia, sono le 7:15 vado in bagno a prepararmi poi prendo un cornetto e scendo dalle scale. C'è Kate che mi aspetta per andare alla fermata insieme.

"Ben svegliata dormigliona. Sei pronta?"
"Si dai."
"Sei veramente pronta??"
"Mmhh..no in realtà sono spaventatissima e ansiosissima."
"Lo immaginavo."
"Ora andiamo altrimenti perderemo la corriera."

Siamo arrivate alla fermata e la corriera arriva dopo 5 minuti. Entriamo e vedo Lucas. Lucas? Cosa ci fa qua? Prendo il telefono e per non farmi sentire mando un messaggio a Kate.

*Kate c'è Lucas!😨*
*Lucas quello della festa?*
*Si proprio lui!*
*Che ci fa qua?*
*Se lo sapevo non te lo dicevo,no?*
*Giusto.*
*Lui non va a scuola, vero?*
*Non lo so.*

Siamo arrivate a scuola. Fuori ci sono tutti gli studenti e i nuovi primini. Mi fanno veramente ridere. Poi arriva il gruppo degli 'In' e le 'perfettine' e mi prende l'ansia. Sto andando nel panico. Mi vergogno tantissimo qualsiasi ragazza è più bella di me.
Suona la campanella e mi avvio verso la classe. Nel corridoio intravedo una persona familiare. Lo seguo e vedo James. Ha ricominciato la scuola? È impossibile me lo avrebbe detto. O almeno credo.

"James!" urlo. Lui si ferma e si gira.
"Si, chi sei?" dice.

Vicino a lui ci sono delle ragazze bellissime, come ha potuto dire 'chi sei?' come se non lo sapesse seriamente. Mi è venuto un buco allo stomaco. Non ci posso credere che lui faccia finta di non sapere chi sono. Con due parole mi ha distrutta. La campanella per entrare è già suonata e come al solito arriverò in ritardo anche il primo giorno.
Entro in classe.

"Signorina Jones anche quest'anno vuole iniziare in presidenza per le entrate?"
"No grazie."

Figura di merda davanti a tutti.
Iniziamo bene l'anno scolastico la professoressa 'Taylor' già ce l'ha con me.
Insegna storia e Italiano le materie che odio di più. Mi siedo accanto a Kate e Mary che mi hanno tenuto il posto. Dopo venti minuti entrano 5 ragazzi 'i nuovi'.

"Ragazzi siamo a metà della prima ora non potete entrare, dovete portare la giustificazione."
"Non trovavamo la classe." risponde uno dei cinque.

"Guarda un po' chi si rivede Natalie." mi dice Rick.
"Chi non muore si rivede." cerco di fare un po' di sarcasmo.

I nuovi ragazzi sono quelli del gruppo di James. La professoressa non risponde, strano questa perde subito la pazienza con tipi come loro. Loro non sembrano dargli retta, entrano spostano qualche banco e si siedono in fondo.

"Ah comunque io sono Rick."

Adesso capisco cosa intendesse dire con 'ci vedremo molto presto' almeno credo. Non immaginavo ritrovarlo in classe. La professoressa propone di presentarci ai 'nuovi compagni' tutti dicono il nome, l'età e da dove vengono.
Ora tocca a me.

"Mi chiamo Natalie, per gli amici Nata. Ho 16 anni e vengo da Washington." dico ricordandomi che mi sono appena smascherata davanti agli amici di James. Non potevo dire dall'inizio che avevo 16 anni invece di 17. Le cazzate si scoprono sempre.

"Io sono Rick ho 20 anni."
"Io sono Lucas ho 19 anni."
"Io sono Loris ho 19 anni."
"Io sono Ale ho 21 anni."
"Io sono Federico ho 20 anni."

"Un po' grandini per frequentare il quarto non credete?" dice la professoressa.
"Bocciati ed espulsi un paio di volte."
"Un paio?"
"Un po tante."

Alla faccia che avevano tutti 18 anni.
La campanella suona e il resto delle ore passano tutte uguali.

E finalmente suona anche l'ultima ora. Cerco di uscire quando Rick mi blocca.

"Cosa vuoi?"
"Giocare un po'."
"Ma levati."

Lo spingo e riesco ad uscire dalla classe. Ma cosa vuole questo da me?
Mi sbrigo e raggiungo Kate che è avanti.

"Nata hai visto che c'è anche James e Mirco?"
"Guarda lascia stare."
"Non sei contenta che c'è anche James?"
"Contenta per cosa per il fatto che mi ha umiliata davanti a quelle troie? L'altro ieri mi chiedeva un'ultima chance e oggi mi dice 'chi sei?' ti rendi conto? La faccia tosta di dirmi davanti a tutti 'chi sei?'Si guarda sono contentissima che mi abbia fatto fare la figura dell'idiota." ho parlato così in fretta che non ho più fiato.
"Non lo sapevo mi dispiace."
"Tranquilla non è colpa tua."
"Dai si risolverà tutto."

Andiamo a prendere la corriera e torniamo a casa. Kate resta da me, sono completamente distrutta. Non ho né voglia di andare a scuola né di vedere James. Quel coglione. Dopo che sapevo cosa aveva fatto a mio fratello mi sono pure fidata di lui che idiota che sono stata. A dare seconde possibilità ci si rimette e basta.
Scoppio in lacrime come una bambina ed è la terza volta che piango per lui. Non ce ne saranno altre. Kate cerca di consolarmi poi gli squilla il telefono e va a rispondere.

"Devo andare, mia  madre ha bisogno di aiuto a lavoro."
"Va bene, ci sentiamo domani."

Quando se ne va mi addormento sul divano. Non ho fatto nemmeno cena. Mi sveglio quando mio fratello mi prende in braccio per portarmi a letto e mi copre con trentamila coperte. In fondo so che mi vuole bene ma é troppo orgoglioso per ammetterlo.

"Buonanotte Aiden." mi esce quasi come un sussurro.
"Notte scema."e mi dà un bacio sulla fronte.

E in pochi secondi mi sono già riaddormentata.

~In Real Life.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora