Capitolo 5.

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Sono le 5:00 del mattino, non riesco a dormire, non mi ha mandato un messaggio, niente.
Sapevo che era troppo bello per essere vero. Gira e rigira si sono fatte le sei.
Bussano alla porta. Speravo fosse James, ma a chi prendo per il culo non mi avrebbe cercata lo stesso. Entra mio fratello.

"Se devi cominciare a urlare quella è la porta esci." mi metto subito sulla difensiva.
"No, non voglio urlarti. Ieri ho esagerato, mi dispiace. Sono venuto per dirti quale fosse il motivo della mia reazione." dice con tono avvilito.
"Va bene, ascolto."
"Beh ti ricordi Sophy?" dice.
"Sì che mi ricordo volevi chiederle di sposarti perché pensavi che fosse quella giusta e lei ti disse di no. Anche se per me siete molto giovani."
"Fino a qui ci siamo. Lei aveva accettato ma non ve lo avevo detto perché il giorno dopo ho sorpreso lei e James fare sesso nel letto della casa che avremmo affittato." dal suo tono capisco che sta di merda anche solo a ripensarci.

Non so cosa rispondere,sento una fitta allo stomaco come se avesse fatto un torto a me. Immaginavo fosse successo qualcosa tra loro ma non una cosa del genere.

"Non so cosa dire." ed è la verità. Mi coglie alla sprovvista. Sento che sto per piangere.
"Voglio solo che tu stia attenta." dice.
"Te lo prometto." ora scoppio a piangere.

Mio fratello è sempre stato iper protettivo nei miei confronti perché è il più grande, ha 24 anni. Ne ha passate di tutti i colori. Era un tossico finché non conobbe Sophy che lo tirò fuori dal giro della droga si misero insieme, dopo 4 anni che stavano insieme lui decise di fargli la proposta e stavano per affittare un appartamento, dovevano solo avere un colloquio per firmare, ma di tutta questa storia non ne sapevo niente. Da quando si è lasciato con Sophy ha deciso di non avere più rapporti stabili, ogni fine settimana si porta a casa una ragazza diversa.

Conosco James da poco ma non mi aspettavo che fosse una persona così. Con me si è sempre comportato bene.

~

Passano alcuni giorni senza sentirlo e capisco che non vuole avere più niente a che fare con me. O quando mai ne ha avuto intenzione, mi ricorda il mio subconscio.
Tra qualche giorno ricomincia la scuola e ricomincerà la solita monotonia: casa, scuola, scuola, casa.
È da un paio di giorni che non sento nemmeno Ethan e Kate. Prendo il telefono e gli scrivo su whatsapp.

*Raga usciamo oggi pomeriggio?*
*Ci incontriamo alle 15:30 al parco?*
*Perfetto.*

Sono le 14:00 quindi ho ancora un'ora e mezza per prepararmi.
Vado in bagno e vedo che ho finito l' eye-liner. Prendo in prestito quello di mia madre tanto lei non si trucca mai, non se ne accorgerà.
Prendo qualche vestito a caso, mi vesto, prendo la borsa e ci metto qualche soldo, un libro e le chiavi poi esco di casa.
Sono arrivata al parco e manca ancora mezz'ora prima che arrivino Kate e Ethan, prendo il libro 'Il diavolo veste la 40' che avrò letto 50 volte come minimo e comincio a leggere per passare il tempo.
Arriva Ethan finalmente. Non lo vedo dal giorno del raduno... chissà cosa ha combinato.

"Oi! Finalmente ci si rivede eh?" dico con tono ironico per fargli capire che non si è fatto sentire per un bel po'.
"Ho avuto da fare, sai problemi in casa." dice.
"Ah, mi dispiace, va tutto bene?"
"Sisi, non ti preoccupare."

È arrivata anche Kate.

"Natalie! Ho tante cose da raccontarti!" dice con tanto entusiasmo.
"Ho tutto il pomeriggio." gli rispondo.
"Tu? come vanno le cose con James?"
"Preferisco non parlarne." rispondo schietta. Mi guarda come per dire che ha capito tutto o più o meno, non insiste e cambia argomento.

Trascorriamo il pomeriggio a chiacchierare di ciò che è successo in questi giorni senza andare nei particolari, fare battute, alcune veramente disgustose e a criticare le persone che passano, praticamente passiamo tutto il pomeriggio a ridere. Verso le sei andiamo a comprare il gelato che non riesco a finire e lo dó a Ethan, fa una faccia disgustata ma alla fine lo accetta. Kate si è informata e a scuola abbiamo due nuovi compagni di classe. Sto fantasticando su chi possa essere. Quest'anno faccio il quarto perché ho iniziato la scuola un anno prima mentre Kate ha cambiato sezione e da due anni sta in classe con me.
Sono le otto e devo tornare a casa, spero mia madre ci sia, ultimamente la vedo poco niente.
Voglio parlare con mia madre, sfogarmi raccontare cosa è successo senza dire la storia di mio fratello che se non l'ha raccontata ci sarà stato un motivo. Mi manca quando parlavamo tutti i giorni prima di andare a dormire ora con il secondo lavoro ha sempre da fare, non c'è mai.

"Ciao ragazzi io devo andare!" saluto gli altri.
"Ci vediamo domani?" mi chiede Ethan.
"Okay."
"Vieni a casa mia." dice mentre me ne vado.
"Va bene." non so perché ma mi viene da ridere.

Torno a casa e mia madre è nervosa. Decido di non parlare per evitare di dire la cosa sbagliata e farla innervosire ancora di più. Deve ancora preparare la cena allora me ne vado in camera mia, prendo il portatile e apro Facebook, non lo usavo da tanto. Poi mi metto ad ascoltare un po' di musica. Dopo mezz'ora mia madre mi chiama.

"Natalie! È pronta cena!" urla mia madre.
"Sto arrivando!" rispondo.
"Muoviti lumaca." dice mio fratello scherzosamente.

Vado in cucina e mi metto al lato di mio fratello.

"Da oggi trascorreremo più tempo insieme." dice mia madre.
"Ma non hai il lavoro?" chiedo.
"Mi hanno licenziata, stanno mandando via un po' di persone e io faccio parte di quelle." dice.
"Mi dispiace." dice mio fratello.
"Almeno non starò fuori tutti i giorni, avrò più tempo per me e per voi." dice sollevata.

Adoro mia madre, non perché è stata licenziata ahaha,ma perché vede sempre la parte positiva in tutto e in tutti. Riesce sempre a far sembrare bella una cosa brutta.

"Natalie domani andiamo a fare shopping?" mi chiede con un enorme sorriso.

Non voglio dire di no perché non passo tempo con mia madre da un bel po' ma avevo detto a Ethan che sarei stata con lui.

"Mamma può venire anche Ethan?" le chiedo sperando che mi dica di si.
"Ethan il tuo amico? Non state.."
"No! Mamma!" non la faccio neanche finire di parlare perché già sapevo cosa stava per dire.

Ci mettiamo a ridere tutti e tre. Non mi ricordo neanche da quanto non ridevamo così insieme. Finita la cena torno in camera e chiamo Ethan per fortuna che per lui non ci sono problemi a venire, mi sarebbe dispiaciuto disdire con uno dei due. Finito di parlare al telefono mi butto a peso morto nel letto, e in poco mi addormento.

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