"Che ci fai qui Lucas?" dice mio fratello.
"Ho accompagnato tua sorella a casa."
"Accompagnarla per te significa che dopo puoi baciarla?"
"L'ho baciata perché mi piace."
"Ah."È andata meglio di quanto sperassi. Ha detto che gli piaccio. Ma a me piace? Non so se sento le stesse cose, è dolce, difensivo etc.. è perfetto forse proprio per questo che non mi attira al cento per cento. A me piacciono i completi disastri.
"Dopo dobbiamo parlare."dice mio fratello.
"Di cosa?" chiede Lucas.
"Di te e mia sorella."Penso che stanno correndo un po troppo io sono qua davanti a loro e fanno finta che non ci fossi, mica valutano di chiedermi se ci voglio stare o no. Lucas e mio fratello si dirigono nella sua stanza a parlare.
Vado a tirar fuori la pasta altrimenti si scuoce poi fa schifo. Apparecchio e chiamo gli altri."È pronto!"
"Arriviamo."Forse potrei provare a stare con Lucas per dimenticare James, non sarà facile dal momento che lo vedrò ogni giorno per il prossimo anno ma ci posso sempre provare. Con me è sempre stato carino e gentile.
Che stupida che sono stata. Mi sono affezionata troppo in fretta a James non conoscendolo nemmeno e ci sono rimasta fregata come al solito."Cosa c'è per pranzo?" chiede mio fratello.
"Tagliatelle al ragù."
"Buone." interviene Lucas.
"Sai dire solo buone?"Scoppiano a ridere, io no. In che situazioni imbarazzanti mi vado a cacciare sempre? Finiamo di mangiare con qualche battuta di mio fratello che a dire il vero non fa affatto ridere, dopo cinque minuti che mi ha stressata gli tiro un calcio sotto al tavolo e per il resto del tempo sta zitto. Per fortuna.
"Ti va di andare a fare un giro più tardi?"mi chiede Lucas.
"Va bene."
"Verso che ora sei libera?"
"Sempre."
"Verso le 16:00 ti passo a prendere?"
"Mi farò trovare pronta."Sorride e io sorrido. Ha un sorriso perfetto.
A dire il vero potrei anche farci un pensierino. Ma mai quanto quello di James. Chiamo a Kate e gli dico cosa è appena accaduto è l'unica cosa che mi sa rispondere è 'WOW'.Vado in bagno e mi lavo la faccia dato che il trucco di oggi è rovinato lo rifaccio.
Mi vesto e sono pronta."Come hai conosciuto Lucas?"mi chiedo mio fratello.
"Era nello stesso gruppo di James, tu come lo conosci?"
"Facevo parte di quel gruppo."
"Veramente?"
"Eh sì, lì ho conosciuto Sophy."
"Non ripensare al passato."
"Facile a dirsi."
"Almeno provaci."
"Ci proverò, ora vai che tra un po' arriverà Lucas."
"Okay."Mi siedo in salotto e aspetto che arrivi Lucas.
'DRIIN!'"Aiden io esco!"
"Alla sette a casa."
"Si sì."Scendo le scale e Lucas è bellissimo.
Aspe, se lui ha la macchina perché prende la corriera? Mi apre la portiera e mi fa entrare."Dove andiamo di bello?"
"Usciamo con il gruppo."
"Ah."Usciamo con il gruppo? Ma che problemi ha?
Non voglio vedere né James né Rick. Li odio entrambi. Chissà cosa gli avrò mai fatto per farmi odiare così.
Arriviamo e James non c'è. Però c'è Rick e dopo quello che mi ha detto Lucas lo odio ancora di più. Già non mi andava a genio da quel giorno in spiaggia figuriamoci adesso.
Lucas mi prende per mano davanti a tutti. Dentro di me sto pensando 'ma che diavolo sta facendo?' Noi due non stiamo insieme perché sta facendo così?
Rick ci sta guardando e probabilmente si starà chiedendo perché le nostre mani sono intrecciate. Me lo sto domandando anche io. Spero solo che James non si faccia vedere, non riuscirei ad immaginare quanto imbarazzante possa essere se lui fosse qui."Buona sera." dice una voce dietro di me, fa che non sia lui. Mi volto ed è James. Mi si è bloccato il cuore.
"Ciao James." James guarda le nostre mani e di scatto me ne libero.
"Che ci fa lei qui?"
"Già che ci fai tu qui?" ripete Rick.
"Sta con me." interviene Lucas.
"Bene."Il resto del pomeriggio lo passano a parlare delle ragazze della scuola e a pensare chi si porteranno a letto. Poi Rick tira fuori un pacchettino dalla tasca. Penso che sia fumo.
Si è fumo. Si stanno per fare una canna.
Rick la accende poi la passa."Vuoi?" mi offre. Ho intenzione di dire no.
"No lei non fuma." dice James al posto mio. Lucas gli rivolge uno sguardo minacioso.Sono ancora pazza di quel bellissimo ragazzo. Dalla prima volta che l'ho visto ho avuto le farfalle nello stomaco e le ho ancora oggi ogni volta che mi rivolge la parola o mi guarda. Amo quando mi difende in quel suo strano modo di fare le cose. Lui mi fa uno strano effetto.
Spero ancora che venga da me a darmi una spiegazione che io possa comprendere, fare pace e tornare insieme. Se si può chiamare così la nostra 'relazione'."Natalie." mi ero imbambolata a guardarlo. Lucas mi tira fuori dai miei pensieri.
"Si."
"Va tutto bene?"No che non va tutto bene! Sono qui con il ragazzo sbagliato mentre il ragazzo che penso di amare sta davanti a me e mi sta ignorando.
"Si va tutto bene." rispondo.
Sono le 18:00 e voglio tornare a casa il prima possibile.
"Nata ti accompagno io a casa." dice James.
"Non ti preoccupare vado con Lucas." mi guardo in torno e vedo che Lucas non c'è.
"Aveva da fare gli ho detto che ti avrei accompagnata io." dice James.Andiamo di male in peggio. Non posso andare a casa con James. Apparte il fatto che mio fratello non lo può vedere, non posso stargli lontana senza avere la voglia di zompargli addosso e come al solito rischierei di ripiangere davanti a lui.
"Non fa niente andrò a piedi."
"A piedi? È un bel po' lontano sai? Terrò le mani a posto."
"Non ti preoccupare, non vorrei che tu rischiassi di farti vedere in giro con una come me."
"Sei arrabbiata per l'altra volta?"
"Non saprei, dimmelo tu."Mi prende per un braccio e mi porta in macchina.
"Non fare storie ti accompagno io a casa."
Non avendo scelta mi tocca accettare.
Per tutto il viaggio non fa altro che parlare per cercare di chiarire. Ma non lo ascolto. Alla fine mi chiede se lo posso perdonare. Ma io non rispondo.
"Allora? Mi perdoni?"
"Non lo so."Mi giro verso di lui mi avvicino, mi allontano di scatto e scendo dalla macchina correndo in casa, lasciandolo sulle spine.
Dentro non c'è nessuno quindi vado in camera mia a leggere.
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~In Real Life.~
Teen Fiction~ Natalie è una ragazza di 16 anni, insicura e sbadata che non aveva mai programmato niente nella vita e viveva ogni giorno come se fosse l'ultimo, senza pensare a un domani. A due anni il padre se ne andò di casa, per lei e il fratello Aiden,sua ma...