Capitolo 12.

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Finisce la ricreazione e torno in classe. Le ragazze del gruppo di Mary fissano tutti dalla mia parte e quella di Kate, mi sento un po' in soggezione. Si apre la porta.

"Rick in presidenza." dice la segretaria.

Per fortuna l'attenzione si è tolta da me e tutti stanno blaterando su cosa potrebbe essere successo.

"Kate! Secondo te è stato chiamato in presidenza per quello che è successo l'altra volta?" chiedo.
"Non lo so può essere." risponde.
"Continuerà a rompere."
"Ma ora c'è James che ti difende." mi fa uno sguardo malizioso.

Oggi usciamo un'ora prima e mi sono dimenticata di dirlo a James.

*James oggi non esco alla solita ora.*
*Va bene.*

Mi ha risposto 'va bene' sto riandando in paranoia forse vuole togliermi di torno per andare con altre. Perché deve essere tutto così complicato? Non è giusto.

"Hai detto a James che esci prima?"
"Si."
"E che ha risposto?"
"Ha detto 'va bene.' "
"Ah."
"Non so cosa pensare forse sono paranoica io."
"Non preoccuparti rilassati, tanto se fa qualche stronzata ci perde lui."
"Ma non voglio perderlo."

Finalmente suona la campanella e dobbiamo uscire. Con calma prendo la mia roba ed esco con Kate. Rick mi sta dietro. È stato quasi un'ora in presidenza e penso che chiameranno anche me, ma ora penso solo ad andarmene prima che mi raggiunga. Quando esco dalla scuola, davanti al cancello c'è James in macchina che mi fa cenno di andare verso lui, mi avvicino ed entro in macchina.

"Cos'è quella faccia?"  mi chiede.
"Quale faccia?"
"Quella che stai facendo in questo momento."
"Niente." dico e mi metto a ridere.
"Mmhh.. Va bene, dove vuoi che ti porti?"
"Non so, fai tu, mi fido di te."

In macchina ascoltiamo un po' di musica dalla radio e dopo circa cinque minuti arriviamo in un parco.

"Meno male che hai messo scarpe comode." mi dice.
"Perché?"
"Perché andremo a campi." mi risponde ridendo.
"Cos'è quello?"
"Un cestino da pic-nic."
"Quando lo hai programmato questo?"
"Beh dato che sapevo che uscivi prima ho pensato di andare a fare un giro io e te."
"Come facevi a saperlo?"
"Eheh ho i miei informatori segreti."

Mi prende la mano e mi salgono i brividi su per la spina dorsale. Attraversiamo il parco e ci incamminiamo verso un campo, la terra è sterrata liscia e piana, non ci sono quei massi enormi, poi c'è un prato con l'aria che muove l'erba che lo fa sembrare un mare verde e poi è così silenzioso e tranquillo. Di tutte le volte che sono passata da queste parti non mi sono mai accorta di quanto fossero belli questi posti.
James sta mettendo due coperte unite per terra per fare più spazio, poi mette dei tovaglioli e dei piatti con dei panini sopra le coperte, ci sono anche i muffin glassati che fanno al bar vicino casa mia, sono deliziosi. Finisce di sistemare tutto e si alza per venire da me.

"Allora cosa ne pensi?"
"Non ci posso credere! È tutto così meravigliosamente perfetto!"
"Sono felice che ti sia piaciuta la sorpresa. Non ti voglio più veder soffrire a causa mia."
"Bisogna essere pazzi ma anche fottutamente coraggiosi a donare il cuore a qualcuno, io lo sto facendo con te, ti prego non farmene pentire."
"Non te ne pentirai."

Mi abbraccia e mi bacia. Poi ci mettiamo seduti sulle coperte, chiacchieriamo, non mi ero mai accorta di questo suo lato dolce e devo dire che non è affatto male. Anzi mi piace. Di sicuro è meglio di quando fa il bastardo insopportabile.
Spero non mi faccia più soffrire come ha detto lui.
Fra tutto quello che c'è nel cestino decido di prendere un muffin, li adoro. Do un morso e si mette a ridere.

"Cosa c'è di tanto divertente?" chiedo in imbarazzo.
"Beh hai la glassa nel naso." mi dice accennando un sorrisetto.

Ci mettiamo a ridere entrambi, quando ad un certo punto si avvicina per pulirmi il naso, quando mi tocca sobbalzo, come se mi avesse mandato una piccola scarica elettrica.
Mi trovo veramente bene  con lui e spero che questi momenti non finiscano mai. Ma tanto si sa niente è per sempre.

"Ehi a cosa pensi?"
"Io? A niente perché?"
"Stavi fissando il vuoto e quando qualcuno fissa il vuoto non è mai a niente che sta pensando."
"Stavo solo pensando al fatto che è tutto così troppo bello per essere vero."
"Mettiti il cuore in pace io ho scelto te."
"Ma se un giorno tutto questo finirà?"
"Se finirà vuol dire che uno dei due è stato un coglione perché ha fatto modo che potesse accadere."

Mi avvicino e lo abbraccio perché non so cosa rispondere, ma ho veramente paura che tutto questo finisca, immaginarlo tra le braccia di un altra mi ucciderebbe.
Lui risponde abbracciandomi più forte e non c'è niente di più bello che avere questa sensazione di protezione fra le sue braccia.

Passiamo il tempo a chiacchierare e a immaginare il nostro futuro, il che mi fa una speranza che ci sarà un 'noi' molto a lungo e questa cosa mi dà una gioia immensa. Passa il tempo e comincia a calare il sole. James si alza e mi prende per mano per farmi alzare.

"Prendi. Vieni qua."

Mi porge il telo, lo prendo e andiamo dalla parte opposta da dove stavamo, dietro a dei alberi. Sistemiamo i teli a terra e ci sediamo.

"Guarda quanto è bello il tramonto visto da qua."
"Si è bellissimo, ma come conosci tutti questi posti?"
"Quando litigavo con quelli del gruppo me ne andavo e andavo alla ricerca di posti tra la natura per stare in pace."
"Infatti si sta bene."
"Facciamo così, questo sarà il nostro posto."
"Ci sto, quando litigheremo verremo qua e ci ritroveremo."
"No."
"Cosa no?"
"Noi non litigheremo."

Quel 'non litigheremo' mi fa stare bene. Forse dovrei essere meno paranoica e forse tiene veramente a me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 28, 2023 ⏰

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