Capitolo 4

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Pov's Rebecca

Abbiamo finito di vedere 30 minuti fa il film. Ashley se ne andata a casa più sconvolta che mai. Mentre Jack non ha proferito parola da quando ha raccontato di Roy.
Roy é il suo peggior nemico, ma non lo teme nemmeno un po.
Chi mi preoccupa di più qui é Ashley. Sembra una ragazza forte, ma crolla anche lei. Ho paura che Roy torni a darle fastidio e lei crolli di nuovo.

Vedo Jack dirigersi verso il bagno, forse si farà una doccia. Così ne approfitto per prendere il suo telefono e chiamare Peter.
Noto che si sono già sentiti mentre io e Ashley guardavamo il film...
"Peter, sono Rebecca" Gli dico dal telefono
"Oh ciao Rebe" mi saluta
"Sai la storia di Roy? E poi quella di.."
Mi blocca
"Rebecca so tutto, e preferirei non saperlo"
"Che casino!"
"Ascolta domani ti passo a prendere e andiamo a scuola insieme. Non aspetteremmo ne Jack ne Ashley"
"É perché?" domando confusa
"Così possono parlare con calma."
"Loro parlare con calma? Non succederà mai!"
"Devono farlo. Non dico che devono andare d'amore e d'accordo, ma almeno devono fare le persone mature e parlare come tutti i cristiani"
"Hai ragione... Ora vado, non dire Jack che ti ho chiamato. Ciao a domani"
Non lo lascio rispondere e chiudo il telefono.
Peter ha ragione.
Jack e Ashley si sono sempre odiati. Non sono mai riusciti ad andare d'accordo nonostante Ashley fosse la mia migliore amica, e per me é come una sorella maggiore. Poi é accaduto il grande danno tra Roy (ex di Ashley) e Katia (ex di Jack), e da allora si odiano ancora di più anche se sanno di avere questo particolare in comune, di aver sofferto allo stesso modo.
Jack era preso da Katia, proprio come Ashley era presa da Roy.
Non so cosa voglia dire "quest'anno sarà diverso" ma quando Roy dice una cosa quella é.
Però per ora Roy non é nemmeno il problema più grande. Ora il problema più grande sono mio padre e il padre di Ashley.

Vedo Jack uscire dal bagno e dirigersi in camera sua.
Dopo circa 10 minuti arriva nostro padre e nostra madre ci chiama per la cena.
"Com'è andata oggi ragazzi?" Ci chiede nostra madre.
Mia madre sa tutto solo che non dirà niente perché non c'è mai stata per noi. Per me c'è sempre stato Jack. Anche se per lui non c'è mai stato nessuno. Cadeva e si rialzava da solo. Non voleva l'aiuto di nessuno.
"Oggi ero a scuola affacciato alla finestra e ho sentito una madre dire al figlio, che non doveva nascondergli più niente. Che si doveva fidare di lei. Lei dice infine che i segreti non devono esistere nella famiglia... Vero papà?" Domanda Jack più arrabbiato che mai.
Ovviamente la storia di Jack non é vera.
"Non capisco dove vuoi andare a parare Jack" risponde mio padre, facendo il finto tondo. Mentre mia madre inventa una scusa per allontanarsi dalla tavola.
"Io penso che sai benissimo di cosa sto parlando e penso sia ora di dire a tutti che diventerai socio con Mirko Miller o sbaglio?" conclude con un sorriso amaro
"Come fai a saperlo? Lo avremmo annunciato ad una cena tutti insieme"
"Cioè?"
"Faremo una cena, con te me, Mirko e sua figlia."
"Io sarò assente" annuncia Jack
"No, tu verrai. E non si discute più."
Vedo Jack stringere i pugni e alzarsi da tavola.
Dopo qualche minuto arriva mia madre e chiede dov'é andato
"Margaret, se solo fossi rimasta a tavola avresti sentito" le dice mio padre
"Perché usi sempre delle scuse assurde per poi scappare dalle discussioni?" chiedo a mia madre... Ma capisco che non mi risponderà.

Cosí mi alzo e raggiungo Jack in camera sua.
Lo vedo sul letto che fissa il soffitto. So che é arrabbiato così mi distendono vicino a lui.
"Jack, ascolta domani Peter mi passa a prendere così tu parli con Ashley" lo avviso
"Non ho inte..." inizia a parlare ma lo fermo subito
"Tu lo farai. Devi farlo. Stare zitto e ignorarla non servirà a nulla."
"Lei non vorrà mai parlare con me"
"Dopo la chiamo e le parlo, ma tu promettimi che farai del tuo meglio per avere una conversazione normale e seria con lei"
"Promesso" mi risponde soltanto.
Esco dalla sua camera e chiamo Ashley per convincerla.

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