Capitolo 12

72 5 1
                                    

Pov's Jack

É appena arrivata Ashley e noto un velo di tristezza nei suoi occhi.
Cosa sarà successo?
Chiediglielo
Certo

"É successo qualcosa?" le chiedo mentre posa la sua roba nella stanza di Rebecca.
Sta sera dormirà li, ma domani sera starà con me. Immagino già il peggio. Litigheremo tutta la notte!
"Niente" sorride
Mente!
"Sei una bugiarda"
"Anche tu"
"Io? Cosa ti ho fatto?"
"Fingi di essere preoccupato per me"
"Non sto fingendo"
"Neanche io"

Lei mente. É successo qualcosa. Ne sono più che sicuro.
Scommetto che non dice niente per non far preoccupare mia sorella.

"Puoi venire un attimo?" domando
"Rebecca ti vuole Jack" urla e mia sorella sbuca dalla cabina armadio
"No, volevo te"
"Me?" domanda
"Si. Ashley Miller la conosci?"
"No"
"Fortunata te, é odiosa"
"Mi dispiace per lei che deve sopportare un essere come te" Ribatte
"Vuoi venire?"
"Dopo che mi dai dell'odiosa no"
"Ashley non é una domanda, é un'affermazione."
"Vai Ashley ti aspetto qui" le dice Rebecca
"Uff, ti odio, anzi vi odio tutti é due"
Rebecca scoppia a ridere seguita da me
"Ride bene chi ride ultimo" replica seguendomi

"Cosa vuoi Clipper?" Domanda acida
Chiudo la porta della mia stanza e le chiedo cosa è successo
"Niente perché?" guarda in basso
"É colpa di Roy?"
"Cosa? No. Lui non c'entra niente"
"Allora vuol dire che é successo qualcosa"
"Nulla di nuovo"
"Racconta" mi siedo sul letto
"Lunga storia"
"Prima inizi prima finiamo"
Si siede affianco a me
"Allora tutto é iniziato quando avevo 8 anni, credevo di essere felice e credevo che la mia vita fosse perfetta. É infatti lo ero.
Vivevo a New York e mia madre morì per colpa di uno stupido riscatto."
La blocco
"Non ti ho chiesto di parlami della tua vita"
"Fammi finire."
"Va bene"
"Dopo un mese dalla sua morte mio padre inziò a dare di matto, qualsiasi cosa le ricordava mia madre, così decise di venire qui a San Diego. Voleva vederci crescere e sopratutto voleva vedere me prendere, in futuro il suo posto. Così abbandonò la casa, mia madre e la città, per venire qui. Per ricominciare a vivere.
Inutile dire che lui ci riuscì, forse ci sono riusciti tutti. Tranne me.
Per rispondere alla tua domanda ti dico solo che ho discusso con la mia balia, riguardo a mia madre"
"Cosa vi siete dette?"
"Crede che mio padre non abbia mai abbandonato mia madre, sostiene che lei vive nei nostri cuori. Cosa non vera perché mia madre si trova a New York e mi dispiace dire che per me vive nei miei incubi. Da li ha incominciato a farmi domande a raffica.
Chiedeva perché i sogni di mia madre erano incubi, chiedeva se nascondevo qualcosa e voleva che dicessi la verità"
"E tu cosa hai fatto?" domando spaventato
"Ho semplicemente detto che prima dicono loro la verità e poi potrò dirla io"
Trema.
Gli prendo la mano.
"Mi dispiace, so che soffri per la morte di tua madre, ma pensaci, hai sofferto abbastanza. Tua madre non ti vorrebbe mai vedere così, vorrebbe vederti felice"
"Credimi se ti dico che ciò ho provato ad essere felice, ma non ci sono mai riuscita.
Arrivata qui era devastata. Ho trovato amici solo alle superiori, perché alle medie non volevo nessun rapporto. Poi ho provato ad essere felice con Roy, ma sai meglio di me com'è andata a finire. Ho avuto un padre che non é degno di essere chiamato così.
Ci ho provato Jack. Ma ho sempre fallito"
"Il vero fallimento lo hai quando smetti di provarci"
"Grazie" esclama abbracciandomi
"Promettimi che cercherai di essere felice?" le domando
"Promettimelo anche tu, non so cosa hai passato, ma la vita dei ricchi non é mai rosa e fiori."
"Io te lo prometto e tu?"
"Promesso."

Pov'Ashley

Sto scendendo in cucina a prendere qualcosa da bere.
Le parole di Jack mi sono servite davvero tanto.
Di solito quando parlo di mia madre dopo mi sento uno straccio battuto e ribattuto per terra, invece lui é riuscito a farmi stare meglio.
Non so se riuscirò a mantenere la sua promessa, ma ci proverò con tutta me stessa.

Amore e OdioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora