Capitolo 45

10.9K 433 13
                                    

Claudia
Speriamo che sia Luca.
Non volevo che fosse lui ma allo stesso tempo volevo che fosse lui.
Il dubbio svanì quando fui portata in un bagno.
Non era Luca,ma era l'unica persona che non avrei mai pensato di incontrare.
<<Da quanto tempo eh?>>disse Giuseppe sbattendomi al muro.
Ma ora questo che voleva?
<<Cosa vuoi?>>dissi io indifferente.
Non avevo paura,e non ero emozionata nel vederlo,ero indifferente,per il semplice motivo che ,l'unico,che mi faceva provare tutte le emozioni era Luca.
<<È dal primo giorno che ti ho vista che ho aspettato questo momento...>>disse lui avvicinandosi a me e iniziando a far scendere le mani.
<<Ma che cazzo vuoi?Levati di dosso>>dissi e lo spinsi per poi cercare di uscire dal bagno.
<<Dove vai puttana?>>disse e Violentemente mi prese il braccio e mi scaraventò a terra,buttandosi su di me.
Iniziò ad accarezzarmi le cosce e ad alzarmi il vestitino.
<<AIUTOO>>urlai piangendo e lui mi diede uno schiaffo che mi fece paralizzare.
Chi era questo mostro?
Improvvisamente non sentii più la pressione sul mio corpo e ,piano piano, aprii gli occhi per vedere.
Vidi Giuseppe a terra,con un labbro e il naso sanguinante,ed un occhio nero.
E sopra di lui c'era Luca,che fu fermato da Emanuele,che era entrato poco dopo di Luca.
<<Luca bastaa!!>>disse Emanuele tenendo Luca per le braccia.
Guardai il viso di Luca e mi spaventai.
Non l'avevo mai visto così,insomma,si sapevo che a volte prendeva a botte con qualcuno,ma non l'avevo mai visto in azione.
<<Questo stronzo la deve pagare>>disse Luca urlando e sbattendo Emanuele per l'aria ,allo scopo di fiondarsi di nuovo su Giuseppe.
Entrò un altro ragazzo che ,insieme ad Emanuele,fermò Luca.
Giuseppe era privo di sensi,ed io ero ancora traumatizzata tanto che non avevo smesso di tremare e respirare affannosamente.
I due ragazzi presero Giuseppe  e lo portarono fuori .
Contemporaneamente Luca si avvicinò a me,mi prese in braccio e mi fece sedere su una sedia che c'era in bagno.
Si,c'era una sedia in bagno.
<<Picco...Claudia tutto bene?Che ti ha fatto?Vado un attimo ad ucciderlo aspetta>>disse cercando di allontanarsi ma io lo presi per il braccio e l'abbracciai.
Rendendomi conto di quello che avevo fatto,mi staccai subito e lui si rattristò.
Dalla sua espressione si vedeva che era preoccupato per me,ed io ero felice per questo,ma lui mi aveva fatto male.
Mi aveva tradita e non potevo perdonarglielo .
<<Non sto bene,voleva...insomma...>>dissi io ma lui mi fermò ,visibilmente incazzato e mi accarezzò la guancia per poi aggiustarmi il vestito.
<<Claudia mi dispiace...Non sarebbe successo se non fosse stato per me.
Mi dispiace veramente,ma io ti amo,e...>>disse ma lo fermai perché non potevo ricadere nella sua trappola.
<<No Luca,grazie di avermi salvata dalle grinfie di quello stronzo ma...non posso dimenticare quello che mi hai fatto>>dissi io alzandomi e andando davanti allo specchio per sciacquarmi.
Ovviamente Luca mi seguì e si appoggiò al lavandino per guardarmi.
<<Non ti dico di dimenticarlo ma...almeno cerca di capirmi>>disse lui .
<<Capirti?Dovrei anche capirti?Secondo te quello che hai fatto è comprensibile?Ma sei serio o stai giocando?>>dissi io sembrando un'isterica.
<<Hai ragione però io ti amo.
Sono serio,ti amo,come cazzo devo fartelo capire?Secondo te se non ti amavo picchiavo a sangue quello stronzo,provocandomi queste nocche?>>disse lui indicando le sue nocche insanguinate.
<<Luca,quante volte devo dirtelo?Come faccio a perdonarti,ma dico io...ti rendi conto di quello che hai fatto?Hai tradito la mia fiducia, sapendo che per me,questo è fondamentale.
Vali ciò che fai,non ciò che dici,Luca>>dissi io e lui rimase in silenzio,limitandosi a respirare.
<<Non mi ami più?>>disse lui guardandomi negli occhi e notai che i suoi erano...vuoti.
<<Certo che si,ma non posso perdonarti...non adesso>>dissi io abbassando lo sguardo.
<<Claudia io ti amo,e credimi che se non fosse per il fatto che so,che tu odi la violenza,andrei di là,troverei quello stronzo e lo ucciderei,per averti toccata.Mi sto trattenendo solo per te,per farti capire che voglio cambiare e diventare il ragazzo che ti meriti>>disse lui avvicinandosi ed io riflettei sulle sue parole.
Non aveva tutti i torti ma non potevo abbattere quelle mura che stavo iniziando a ricostruire per non farmi fare più del male.
<<Vieni qui e fatti curare le ferite>>dissi io prendendo il kit del pronto soccorso che si trovava sotto il lavandino del bagno ed estrassi dell'acqua ossigenata e un batuffolo di cotone.
Mi avvicinai a lui e gli curai le ferite,e nel momento in cui stavo per togliere la mano,lui appoggia la sua sulla mia e chiude gli occhi.
<<Ti prego Claudia,non lasciarmi,fallo per me>>disse lui supplicante con gli occhi pieni di lacrime.
Non sapeva quanto volevo perdonarlo e baciarlo in quel momento,ma non potevo.
Mi aveva fatta stare male.
<<E a me?A me chi mi pensa?Tu non sai quanto io stia soffrendo in questo momento.Prova a metterti nei miei panni e poi fammi sapere cosa faresti tu,con uno squillo.
Forse era destino che succedesse ciò,per rafforzare o spezzare il nostro rapporto.Ci ritroveremo quando il destino deciderà di farci ritrovare.Nel frattempo abbi cura di te>>dissi dandogli un bacio sulla guancia per l'ultima volta.
Dovevo andarmene da quella discoteca,dai paraggi,da quel paese.

•|Innamorata di un cattivo ragazzo|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora