Capitolo 3

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Dopo che lui se ne andò,la giornata fu completamente noiosa.Dicendoci la verità la sua sorpresa mi scombussolò la mente.Quel bacio,quel sorriso vero,perchè proprio lui.Perchè proprio il ragazzo che odiavano dall'inizio della scuola.Il ragazzo che cercavo di evitare,colui che non calcolavo proprio.
Che mi stava succedendo?

Passai tutta la notte a guardare al soffitto e a pensare.
Erano le 3 di notte e non prendevo sonno così decisi di accendere il telefono,che per tutta la serata era rimasto sul comodino,e vidi un messaggio da...Luca.

<<Buonanotte piccola <3 >>

Okay.Stavo avvampando.
<<Notte;)>>mi limitai a rispondere e dopo qualche minuto il sonno prese il possesso del mio corpo.

La mattina seguente mi svegliai particolarmente felice e mi preparai per poi dirigermi a scuola.
Questa volta dovetti andare a piedi quindi indossai le mie cuffiette ,schiacciai il Play su Uncover e iniziai a cantare.
<<Nobody sees,nobody knows.
We are a secret,can't be expose.
That's how it is,that's how it goes.
Far from the others ,close to eachother.
In the daylight,in the daylight.
When the sun is shinin'.
On the late night,on the late night.
When the moon is blindin'.
In the plain sight,in the plain sight.
Like stars they hiding.
You.And.I.Burn.On.On.
Two and to-gether,forever will never change.
Two and to-gether,will never change>>

Sul più bello arrivai a scuola.
Ero al settimo cielo e non sapevo perchè.
Entrai in classe e non c'era nessuno.
Presi il telefono e iniziai a navigare sulle poche applicazioni che avevo sul telefono.
Decisi di controllare i messaggi,ma non ne avevo nessuno.
La classe si riempì,e lui non c'era.
Passarono due ore e Luca si fece vivo.
Si sedette vicino a me senza guardarmi.
Ma che gli prendeva adesso.
Durante l'intervallo rimanemmo entrambi in silenzio finchè non venne Emanuele che fece uscire Luca dalla classe.
Con la scusa di andare in bagno seguii i due che si stavano avviando verso la palestra.
MA perché?
All'inizio avevo l'intenzione di seguirli ma poi vidi che a loro si aggiunsero altri due ragazzi.
Uno biondo,occhi castani,fisico palestrato anche lui,con un espressione sul viso molto...antipatica.
E l'altro era castano occhi celesti,fisico palestrato,anche lui,con un espressione più simpatica sul volto.
Andranno in palestra 5 volte alla settimana,di sicuro.
Non si accorsero di me,fortunatamente.
Non riusciii ad ascoltare molto ma venni a conoscenza del nome del biondo.
Noah.
Il castano mi sembra che si chiamava James.Una cosa del genere.
Dovetti andarmene perché Emanuel sembrò capire che c'era qualcuno che li seguiva.
Entrai in classe e aspettai che la campanella suonasse per farci capire che l'intervallo era finito.
Dopo 10 minuti dal suono della campanella Luca rientrò .
Era impassibile.
Ma che cazzo gli prendeva.
Prima mi baciava e poi?
Bah,chi capisce gli uomini.
Ero così persa nei miei pensieri che non mi accorsi che tutta la classe,compreso il professore mi stava guardando.
Tranne Luca.
È malato.

<<Allora signorina vuole venire alla lavagna o vuole avere un due?>>mi disse il tanto odiato professore di matematica.
Mi alzai e iniziai a fare gli esercizi che il professore mi disse di fare e mi beccai un bel 6.
Il voto più alto che abbia mai avuto.
Luca durante tutta la durata della mia interrogazione ,continuava a scrivere su un biglietto,che si mise in tasca appena io mi sedetti al mio banco.
Mi stava nascondendo qualcosa.
Ma cosa?
Le lezioni finirono ed io corsi subito fuori dalla classe,alla velocità della luce,ma venni presa per il polso e portata nel retro della scuola.
Luca.
<<Brava ti sei presa un bel 6 in matematica,se fossi andato io avrei preso 2>>disse sfoderando uno di quei sorrisi.
Ma sta male veramente?
<<Dopo una giornata intera che mi eviti mi porti qui e ti congratuli con me per la mia interrogazione alla lavagna?Ma stai bene?>>sbottai.
<<Hai ragione,scusa,è che non so come comportarmi con te>>disse lui guardandomi negli occhi.
<<Siamo amici,comportati come un amico>>dissi io più calma

<<è difficile con te.Cazzo tu non sai quanto mi provochi ogni giorno>>disse lui avvicinandosi.
io indietreggiai.
<<Sei pazzo.>>dissi io
<<di te>>disse lui prendendomi una mano.
Stava per baciarmi ma non potevo.
<<Non scappare>>disse e mi cinse la vita con un braccio,appiccicandosi a me come una cozza.
Sentivo il suo cuore battere.
Mi baciò...dolcemente.
Misi le braccia attorno al suo collo per spingerlo di più a me e lui mi fece indietreggiare facendomi trovare schiacciata tra il muro e il suo petto.
Iniziai a tirargli i capelli e lui iniziò a mugulare.
Iniziò ad accarezzarmi i fianchi poi si fermò.
<<cazzo>>disse e si staccò da me.
MA perché?
<<perché ti sei fermato?>>gli dissi cercando di attirare il suo sguardo.
Così successe.
<<sennò finisce male>>disse serio ma a me venne da ridere vedendo la sua aria preoccupata.
All'inizio mi guardò sorpreso ma poi si mise a ridere anche lui.
<<vieni ti accompagno a casa>>disse lui tornando serio.
Quanti sbalzi d'umore.
Arrivammo al cancello della scuola quando lui mi fece fermare.
<<anzi è una pessima idea è meglio se ce ne andiamo ognuno per conto proprio>>disse iniziando ad allontanarsi.
<<ma che ti prende?>>urlai per farmi sentire
<<meglio se ci...evitiamo>>disse per poi girarmi le spalle.

<<Va a farti fottere Luca>>gli urlai contro e me ne andai.
Lo sentii imprecare ma non ci feci caso

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