Capitolo 25

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Mi svegliai e non riuscii a muovermi.
Luca mi cingeva la vita fortissimo e avevo la mia testa incastrata nel suo collo.
Cercai di liberarmi cercando di non svegliarlo,e mi accorsi che era l'alba.
Avevamo dormito sulla spiaggia perché...perché lui mi aveva fatto la sorpresa migliore della mia vita.
In quel momento ricordai...ero ufficialmente maggiorenne.
Non che la cosa mi cambiasse qualcosa,anzi sinceramente non ero nemmeno così entusiasta.
La mia vita sarebbe stata la stessa.
No vabbè stessa no,simile.
I miei genitori non sono mai state persone molto presenti per me e ogni singolo avvenimento che doveva essere 'speciale' lo festeggiavo grazie a mio Fratello.
Se devo dirla tutta,Antonio per me è molto più importante sia di mia mamma e sia di mio padre.
Quando ero piccola lui mi faceva sia da papà sia da mamma e sia da fratello.
I miei lavoravano e non andavano d'accordo,di conseguenza le poche volte che stavano insieme litigavano sempre.
Ma quella che ci rimetteva ero io,perché mio padre poi picchiava me.
5 volte a settimana venivo picchiata da mio padre,senza dire niente.
Ero una bambina.Dovevo essere la sua bambina.
Io odiavo i compleanni,soprattutto a causa di mio padre.
Chissà se col tempo questo sarebbe cambiato,ma ne dubitavo.
Ero talmente sommersa dai miei pensieri che non mi accorsi delle carezze che Luca mi stava facendo.
<<ehi piccola buongiorno>>disse lui e io mi girai a guardarlo.

Come era possibile che questo essere,anormale,era bello anche appena sveglio?
<<Buongiorno>>dissi io sorridendo e allargando le braccia per abbracciarlo.

Si catapultò tra le mie braccia e mi strinse fortissimo,tanto che in un momento pensai di avere qualche costola rotta.
<<a cosa pensavi prima?>>disse lui sciogliendosi dall'abbraccio,per guardarmi negli occhi ,anche se distolsi lo sguardo.
Iniziai ad ammirare il sole che nasceva dal mare e il cielo ricco di sfumature.
Per me quello sarebbe stato il paradiso.
Il mare mi trasmetteva tranquillità,sempre.
<<Claudia?>>chiese Luca accostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Niente d'importante>>dissi io sorridendo e abbassando lo sguardo.
<<È importante se ti fa stare così>>disse lui avvicinandosi a me e mettendomi una mano dietro la schiena,per rassicurarmi.
<<Niente,pensavo solamente ai miei vecchi compleanni>>dissi io non entrando nei dettagli anche se lui non si fermò.
<<Voglio sapere tutto Claudia,sono il tuo ragazzo,e i fidanzati conosco tutti i problemi che affliggono l'altro.>>disse lui prendendo la mia mano e stringendola.
<<Io festeggiavo i miei compleanni grazie a mio fratello,l'unica mia salvezza,perché i miei genitori non erano mai stati presenti durante la mia infanzia.
Sembrerà strano ma preferivo spegnere la candelina su un muffin con mio fratello,piuttosto che con mia madre o mio padre.Non tanto per mia madre,anzi poverina,ha sempre dovuto contare su se stessa a causa di mio padre,che non portava lo stipendio,se non era per lei adesso sarei in mezzo alla strada.Non è mai stata presenta nella mia vita ma le voglio bene comunque.Invece mio padre...quello che provo per mio padre e odio profondo.>>dissi io cercando di non approfondire l'argomento 'papà'.
<<Perché?>>disse lui guardandomi negli occhi.
<<Per il semplice fatto che ,la mia infanzia per colpa sua,è rovinata>>disse e presi un sospiro ma subito continuai<<Mio padre era un alcolizzato e lui e mia madre litigavano la maggior parte delle volte,però lui sfogava la sua rabbia su di me.
Mi veniva a prendere in camera mia e iniziava a picchiarmi con tutto.TUTTO.
Ero una bambina ,un'innocua bambina che vedeva le sue amiche essere amate dal proprio papà,e si sentiva sempre più sbagliata.
Non potrò mai dimenticare il giorno del mio decimo compleanno.
La mia infanzia è stata complicata e dolorosa e ciò ha influito sulla mia persona,trasformandomi in quella che sono adesso>>detto questo iniziai a piangere.
Un motivo preciso non c'era,avevo bisogno di piangere.
La storia non era tutta ma non ero pronta a parlarne.
<<E perché adesso vive ancora con voi?>>chiese lui rosso in volto.
<<secondo mia madre è cambiato,e lui dice di non bere più,ma io non ci credo.>>dissi io.
<<e come fai a resistere?Se sarei stato io l'avrei ucciso>>disse lui sempre più arrabbiato.
<<appunto io non resisto ,vado a casa solo per dormire.Sto cercando un appartamento il più lontano possibile da quella casa ma vicino anche alla scuola.Stavo aspettando questo giorno>>dissi io sollevata nel sapere che avrei potuto lasciare quella casa ,che doveva essere 'mia' ,e andare a vivere una vita mia,senza la persona che me l'ha rovinata.
<<Anche io sto cercando un appartamento ,che ne dici di andare a vivere insieme?>>disse lui speranzoso.
Vivere insieme?Adesso sta correndo.
Non sono pronta per questo.
<<Andiamo piano,okay?Poi si vedrà>>dissi io sorridendogli.
Luca mi spinse verso di lui e mi baciò.
Ricambiai il bacio e mi sentii subito meglio.
Tutto il nervosismo,sviluppato a causa dell'argomento su mio padre,si era dissolto.
<<Claudia,ti amo>>disse lui baciandomi dinuovo.
<<Tiamo>>dissi io cercando di ribaciarlo ma lui si alzò.
Non capivo adesso.
<<Dobbiamo andare perché oggi abbiamo molte cose da fare e devi cambiarti.>>disse lui prendendomi a modo di sposa e poi posandomi a terra.
<<Ma sono le 7:00 >>mi lamentai io.
<<Si ma tieni conto che tu sei una lumaca nel prepararti>>disse lui scoppiando a ridere.
Scoppiai a ridere anche io e in quel momento immaginai io e Luca festeggiare il compleanno di nostro figlio e ridere insieme a lui.
Chissà se tutto ciò sarebbe successo!

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