Sento dei rumori, decido di alzarmi e noto che ho la felpa di Hayes. Guardo fuori dalla stanza e vedo Nash e Jo che litigano. Scendo di corsa e domando che cosa sta succedendo.
Joanna: succede questo, Madeleine è passata stamattina e ci ha accusate di averle tagliato i vestiti e di averle scritto che tanto non le servivano!
Nash: io credo a Made perché so che tu la odi e saresti l'unica capace di fare una cosa così!
Hayes: Holland dimmi la verità?
Guardo Joanna in cerca di una risposta, ma lei si gira dall'altra parte. Decido di dire la verità, ma mi prenderò la colpa solo io.
Holland: si è vero, sono stata io, Joanna non c'entra ecco perché lei non ne sa niente, scusate.
Corro di sopra, spero di averli convinti, non voglio che Jo litighi con Nash.Bussano alla porta.
Joanna: Holly non devi prenderti tutta la colpa solo per coprirmi.
Holland: ma si, non ti preoccupare. Tu qui ci vivi, devi avere una buona reputazione, io sono appena arrivata e presto me ne andrò.
Joanna: perché? Ricordi qualcosa?
Holland: veramente no, ma non fa nulla, mi sento come se fossi un peso.
Joanna: ma smettila! Sei la mia migliore amica non te lo permetterò mai di andartene!
Mi giro dall'altro lato, mi sembra strano che una persona tenga così tanto a me. Mi sta per scendere una lacrima così alzo lo sguardo.
Joanna: hey non piangere.
Mi abbraccia. Mi sento protetta tra le braccia della mia migliore amica. La porta si apre ed entra Hayes. Ho già capito perché è qua, la sua felpa. Mi guarda e si stupisce perché sto piangendo. Mi slaccio la felpa e glia porgo. Me la strappa di mano, mi guarda storto e se ne va. Ingoio la mia delusione e mi giro a guardare Joanna.
Joanna: cosa mi sono persa?
Holland: niente.
Joanna: allora perché avevi la sua felpa? A lui non piace imprestare le felpe.
Le spigo ciò che è successo la notte scorsa. Ora sto piangendo a dirotto, lui era veramente arrabbiato. Mi ripeto che va bene così, non devo dire tutta la verità, devo coprire Joanna.
Joanna: ora andiamo giù e gli spieghiamo tutto.
Holland: no Jo, non devi farlo.
Joanna: io devo farlo, la mia migliore amica non merita questo!Scendiamo giù, Hayes mi guata con disprezzo e Nash non si accorge di nulla.
Joanna: bene, ora vi racconto io come sono andate le cose. Io ho convinto Holly ad aiutarmi, l'idea è stata mia, ho fatto tutto io, Holly mi serviva solo da palo. Quindi Hayes non prendertela con lei perché non c'entra.
Hayes: lei c'entra, è tua complice!
Joanna: ma cos'è abbiamo commesso un delitto?! A me sembrava solo un piccolo scherzo!
Hayes: piccolo?! Jo non so se ti ricordi quella volta...
Joanna: zitto! Abbiamo detto che quello era un segreto! Nessuno doveva dire più una parola su quell'argomento! Non dire più niente Hayes! La discussione è chiusa.
Non capisco di cosa stiano parlando, guardo Nash, ma lui si gira dall'altro lato, sia Jo che Hayes fanno la stessa cosa. A quanto pare non me lo vogliono dire. Joanna sembrava veramente infuriata. Dev'essere qualcosa di veramente grosso perché non ho mai visto Jo così preoccupata e arrabbiata nello stesso tempo.Sembra essere tornato tutto a posto. Hayes mi parla e oggi andremo a continuare le sedute per poter recuperare la memoria.
Hayes: oggi andremo nel bosco a cercare un frutto, è rarissimo trovarlo, praticamente cresce dentro un fiore viola e giallo, il frutto dovrebbe essere rosso e rosa, la forma è più o meno quella di una pallina da ping-pong.
Holland: ma cosa ci devo fare con il frutto?
Hayes: devi mangiarlo e ti potrebbero ritornare i ricordi.
Sono contenta, magari capirò da dove vengo.Siamo nel bosco già da un paio di ore. Non parliamo, stiamo cercando ininterrottamente. Ho male ai piedi, sono stanca e mi fa male anche la testa.
Holland: Hayes?
Hayes: trovato?
Holland: no, ma ho male dappertutto.
Hayes: vuoi tornare indietro?
Holland: no, ma possiamo riposarci un po'?
Hayes: si, siediti li.
C'è un bellissimo tronco d'albero tagliato. Mi ci siedo e mi riposo. Hayes mi si avvicina e si siede accanto a me. Sta fissando il vuoto e poi sorride.
Hayes: ancora che mi guardi?
Giro la testa di scatto e lui ride. Mi abbraccia. Io faccio per girarmi e mi ritrovo faccia a faccia con lui. Le nostre fronti si toccano. Chiudo gli occhi, la sua bocca mi sfiora, sento il suo respiro su di me. Mi bacia. Questa volta non è un bacio a stampo, è qualcosa di più, c'è più passione, ma anche tranquillità. La sua bocca sa di menta e basilico, mi piace. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
Hayes: Holly per me sei importante.
Holland: come un'amica?
Hayes: no, tu sei di più. Vorrei che tu fossi la mia ragazza, ma non posso. Ho fatto una promessa e se non la mantengo neanche lei manterrà la sua.
Holland: lei? Promessa?
Hayes: Madeleine. Ho perso una scommessa e perciò ho dovuto prometterle che sarei stato il suo fidanzato finché voleva lei, perciò non posso stare con te, non posso amarti altrimenti lei rivela il mio segreto.
Mi sento a pezzi, come si avessero portato al mattatoio. Mi viene da piangere. Hayes mi abbraccia. Non capisco perché tutti hanno questi segreti qui.
Holland: perché avete tutti dei segreti?
Hayes: non lo so, ma ti assicuro che ne io ne Joanna li vorremmo avere.
Holland: okay, va bene, ho capito.
Mi alzo e faccio per andarmene quando Hayes mi afferra per un braccio. Mi giro, siamo a pochi centimetri dal baciarci di nuovo e lui annulla la distanza. Questa bacio è diverso però, è pieno di paura, dubbi, speranza e passione. Sembra un bacio di addio, ma sia io che lui sappiamo che non è così.
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Trapped in myself||Hayes Grier
Teen FictionCosa faresti se un giorno ti svegliassi in un luogo che non conosci? Sai solo il tuo nome, Holland, non conosci nessuno, ma improvvisamente ti innamori di un bellissimo ragazzo. Trovi anche un'amica. Ma ci sono segreti che non conosci, nessuno te li...