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Ci siamo accampati in una radura. Sono passati altri sette giorni è ancora nessun villaggio. Io e Hayes ci stiamo per baciare. Lui mi ha messo una mano sulla guancia. Sento una scossa elettrica. Incomincio a vederlo sfuocato, non sento più la sua mano sulla mia guancia, lui però sorride. Ora non lo vedo più. C'è soltanto nero e sento delle voci che non conosco. Ho paura. Apro gli occhi e vedo delle persone vestite di bianco che gridano che mi sono svegliata finalmente. Escono dalla stanza in cui mi trovo. Sono sdraiata su un letto e c'è una flebo attaccata al mio braccio. Entra un ragazzo dalla porta. Ha gli occhi lucidi, sorride e piange allo stesso tempo. Mi prende la mano e mi dice " finalmente di sei svegliata principessa mia". Principessa mia? Ma chi è questo?
Holland: scusa ma chi sei?
Sembra stupito dalla mia domanda. Piange adesso, piange e basta. Non sorride più. Gli leggo la disperazione negli occhi.
Holland: che cosa ci faccio qui?
Lui mi dice che si chiama Cameron.
Cameron: davvero piccola Holly non ti ricordi niente?
Holland: piccola Holly? Ma chi sei?
Non lo conosco ma lui sa chi sono.
Cameron: prima che tu finissi qui in coma noi stavamo insieme. Piccola Holly era il tuo soprannome, eri la mia ragazza. Teoricamente lo sei ancora ma non ti ricordi.
Holland: come ho fatto a finire in coma?
Cameron: eravamo insieme in macchina e un camion ci è venuto addosso. Io non mi sono fatto niente, ma tu...
Holland: c'è Hayes?
Cameron: Hayes? Non c'è nessuno che si chiama Hayes che conosci.
Holland: Joanna? Madeleine? E Carter?
Cameron: no mi spiace.
Entra una specie di dottore, sul cartellino c'è scritto Mr. Middle.
Middle: Cameron per favore esci un secondo, fammi parlare con questa signorina.
Cameron esce e io rimango sola con lui. Mi spiega che è uno psicologo e mi aiuterà a recuperare la memoria. Mi dice di raccontargli che cosa ho sognato o visto in questo periodo. Gli racconto di aver conosciuto Joanna, Madeleine, Carter, Nash e Hayes. Anche se non gli ho raccontato tutta la storia lui mi spiega che loro nella realtà non esistono. Sono solo frutto della mia immaginazione. Mi saluta e esce dalla stanza.

Quindi tutte le emozioni che ho provato in questo tempo non sono reali?Hayes non esiste?Piango. Il ragazzo di cui mi sono innamorata non esiste, è solo frutto della mia immaginazione. Cameron è il mio ragazzo? Ma io non lo amo. Io provo dei sentimenti solo per Hayes. Entra qualcuno. Sono due persone sulla quarantina. Dicono di essere i miei genitori. Mi abbracciano e piangono. Raccontano storie ma non li ascolto. Penso a Hayes. Nella mente ho impressa la sua immagine. Il ricordo di lui, del suo profumo e delle sue labbra, ma soprattutto della sua voce. Mi salutano e escono. Entra Cameron. Non ho proprio voglia di vederlo. Non so perché, ma non mi piace stare con lui perché mi sembra di tradire Hayes. Hayes che però non esiste. Già. Me ne devo fare una ragione, ma non ci riesco, sono troppo stanca. L'ultima cosa che vedo è Cameron che piange e mi tiene la mano. Poi mi addormento.

Sono uscita dall'ospedale. Ho recuperato a pieno la memoria. I medici sono stupiti. Ricordo i momenti che ho passato con Cameron, l'amore che provavo, ma ora non c'è più. Io amo Hayes. Anche se so che è frutto della mia immaginazione non riesco a fare a meno di pensare a lui. Ma può essere un sogno così realistico?

Trapped in myself||Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora